Hanno fatto molto rumore le dichiarazioni del senatore Stefano Candiani sulla discarica di Orvieto. In effetti sono molto pesanti e stridono con quello che è stato sostenuto dalla giunta regionale a trazione leghista e dalla maggioranza in Comune, che vede il partito di Salvini come azionista di controllo. Questa dicotomia è stata notata sia da Fabio Paparelli, portavoce di minoranza in consiglio regionale, sia da Emma Pavanelli, senatrice del M5S.
In una nota il consigliere del PD Fabio Paparelli dichiara, “le recenti dichiarazioni rilasciate dal senatore della Lega Stefano Candiani, con cui è stata definita la discarica di Orvieto la pattumiera di tutto il centro Italia, ribadiscono ancora una volta l’inadeguatezza e la schizofrenia con cui il partito di Salvini continua a governare la nostra regione”. Continua Paparelli, “solo qualche settimana fa la Giunta Regionale a trazione leghista, ha scelto di inserire proprio la discarica de Le Crete di Orvieto, tra quelle che saranno ampliate ulteriormente, in attesa della realizzazione di un fantomatico termovalorizzatore, che comporterebbe gravi danni e riporterebbe l’Umbria indietro di almeno trent’anni rispetto alle politiche ambientali e di gestione dei rifiuti”.
Sulla stessa linea la senatrice del M5S, Emma Pavanelli, tra l’altro membro della Commissione ambiente di Palazzo Madama. “Il fallimento della giunta regionale umbra a trazione leghista sul nuovo piano dei rifiuti è sotto gli occhi di tutti, anche il senatore Candiani della Lega se ne è accorto. E lo ha manifestato chiaramente ieri, durante l’audizione con il ministro Cingolani sul piano di attuazione del Pnrr in Senato. Se da una parta la Lega Umbria nel suo piano rifiuti indica la strada dell’aumento della capienza delle discariche regionali, incluso quella di Orvieto, dall’altra i suoi vertici in Senato sono radicalmente contrari a queste politiche. E’ un fallimento, ma anche una sorta di commissariamento da parte dei vertici della Lega che confermano l’inadeguatezza di questa Giunta Regionale che ancora oggi, invece di parlare di economia circolare e quindi nuovi posti di lavoro, parla di discariche e di inceneritori”.