“È stata una grande, grandissima emozione compiere gesti antichi, ritrovarci nei campi come una volta, con l’unico rumore quello delle falci e delle risate delle persone che erano con noi”.
Così alcuni anziani che hanno partecipato alla “Mietitura de na vorta”, sabato scorso, a Castel Viscardo, svoltasi con le cadenze, gli arnesi ed i metodi di una volta. L’evento rientrava tra gli appuntamenti del secondo fine settimana di “Laudato Sii Alfina, alla scoperta delle ricchezze dell’Alfina”, manifestazione ideata dall’Unità Pastorale del territorio, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Castel Giorgio e Castel Viscardo e con le Pro Loco di Castel Giorgio e Castel Viscardo e Monterubiaglio.
Grande successo l’ha ottenuto anche “I ritmi dell’anima” a Monterubiaglio, venerdì sera, grazie alla bravura di Clarissa Sabatini, alle percussioni, e del gruppo di flamenco di Castel Giorgio, “La compagnia del Cellaio”, con special guest Israel e Concetta Di Leone.
Un importante momento di riflessione l’ha offerto il dibattito “Laudato sì, 8 anni dopo, tra l’indifferenza e la disinformazione” in cui Luigi Russo, ambientalista, naturalista, attualmente presidente dell’Associazione Culturale Pervinca – Comunità Laudato Sì Gargano Nord, ha letto e riportato molti passi dell’enciclica di Papa Francesco, insieme a immagini molto forti inerenti i danni che sta compiendo l’essere umano al pianeta terra, facendo capire che le buone pratiche che possono aiutare a prendersi cura della “Casa Comune” non sono ancora entrate nella quotidianità delle persone.
Molto partecipato anche l’aperitivo “Natura a Corte” presso il Castello della famiglia Di Montevecchio a Castel Viscardo, con musica sulle note dal vivo dei “TriTone, buon cibo e la presentazione del libro “Wild Beauty” di Michele Bavassano, nello splendido e suggestivo Giardino del Castello di Madonna Antonia.
La giornata, così piena di bellezza, cultura, riflessione e ricordo si è chiusa con un inno ai quattro elementi, fuoco, acqua, aria e terra, nella frazione di Benano, in una veglia di preghiera piena di significato.
Domenica, dopo l’impegnativa quanto bella camminata “L’Alfina e la sua archeologia”, organizzata dalle Polisportive di Castel Viscardo e Castel Giorgio e dal Gruppo Archeologico dell’Alfina ci sono state le “Messe con preghiere sui temi dell’Enciclica “Laudato sì”, le visite presso i produttori agricoli, il teatro a Castel Viscardo con “Madonna Antonia”, messa in scena dal Piccolo Teatro delle Fontane e i “Giochi popolari”, sempre a Castel Viscardo.
Continuano a registrare grandi affluenze di visitatori le mostre: “Carte Sacre e Tondi d’autore”, di Giuliano Baglioni e “Vedute e personaggi dell’Alfina su cotto” di Bianchini e Tabarrini a Castel Viscardo; “C’era una volta l’Alfina in legno e tufo”, di Picciolini e “I Casolari dell’Alfina e dintorni” di Giuseppe Sabatini a Monterubiaglio; la mostra fotografica di Tatiana Dyga, Marco Pacetti e Benedetta Lupi, “Feste e tradizioni di comunità, vestiti, ricordi e cimeli delle figlie di Maria e degli Alzatori dell’antica tradizione del maggio” e “Idee e ricami dell’Alfina” a cura di Marisa Basili e Antonella Cirifino a Castel Giorgio; “Alla scoperta della vita contadina, la gioia di rivivere le antiche tradizioni”, di Maria Assunta Pioli e Veraldo Serranti a Viceno.
Grande attesa per il fine settimana conclusivo con – il 30 – le “24 ore per l’Avis”, a cura dell’Avis di Castel Giorgio, la passeggiata “I Tramonti dell’Alfina” e “Musica per un mondo nuovo”, il concerto della Banda dell’Alfina. Il primo luglio si proseguirà con la “Passeggiata tra le edicole dedicate a Maria”, la tavola rotonda “Laudato Sii per noi”, con la partecipazione di Sua Eccellenza Monsignor Fabio Fabene, Segretario della Congregazione Cause dei Santi e “Improvvisamente”, sfide teatrali con la Compagnia del Cellaio. Domenica, dopo la Santa Messa conclusiva, in località Case Rosse, si terrà la “Trebbiatura de na vorta” e la cena “Sotto le stelle”.
“Questo nostro invito a lodare Dio per quanto ci ha donato – dice Don Domenico Cannizzaro – è stato molto ben accolto ed in questo sta il senso di tutto l’evento. Come dice Papa Francesco è fondamentale vivere la Chiesa anche in uscita e con “Laudato Sii Alfina” lo stiamo mettendo in atto. Soprattutto stiamo facendo sentire la presenza di Dio attraverso non solo la bellezza di questo territorio, ma tramite la sua cultura, la sua musica, la sua arte, i suoi mestieri ed i suoi uomini e donne, anch’essi espressione del Creato”.