Nei giorni scorsi è rientrata nella discussione amministrativa orvietana la scelta di collocare nell’ex ospedale di piazza Duomo la futura Casa di Comunità e l’Ospedale di Comunità, previsti dalla legge sulla sanità dello scorso anno e finanziati attraverso il Pnrr, oltre risorse regionali. Otto milioni disponibili, forse, se l’Italia riuscirà ad attuare i piani e le riforme previste dall’Europa data la condizione politica.
In occasione dello scontro, più che dibattito, sono emerse valutazioni su quell’intervento davvero sconcertanti. Si continua a spacciare l’occupazione dell’ospedale da parte della Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità come un’occasione di sviluppo del centro storico, nonostante sia evidente che l’unica cosa che può attrarre un simile servizio è il traffico veicolare e non certo persone che hanno voglia di girare e spendere, prima o dopo una visita o un intervento sanitario. Ma, si dice, quell’immobile finora non si è riusciti a venderlo e quindi tanto vale indirizzare lì risorse recuperabili, al di là dell’opportunità specifica, perché poi la Regione consente anche di usare il frontale adiacente a piazza Duomo per il sevizio di accoglienza turistica. È un ragionamento superficiale e deve esserci sotto qualcosa che ancora non sappiamo, dato che si poteva decidere di costruire la casa di comunità nella porzione di Piave dove era prevista, già proprietà dell’Asl e che sembra diventerà sede di un archivio Asl, sulla cui produttività è inutile discutere.
Non ci torna il ragionamento, troppe forzature logiche, troppa leggerezza, come quella di sottovalutare la difficoltà di accesso e di sosta all’ex ospedale da parte di migliaia utenti di tutto l’Orvietano senza ostacolare il loro diritto di un servizio agevole da raggiungere e senza inficiare la vivibilità della piazza o del centro storico. A tal proposito ricordiamo all’assessore Mazzi la promessa che ha lanciato oltre cinque mesi fa di spiegare ai cittadini come si svolgerà senza problemi il traffico intorno all’immobile e nella città.
Noi, cittadini dubbiosi di tutta l’operazione, siamo qui ad attendere delucidazioni, dopo reiterate e ignorate richieste di sapere, semplicemente per capire.
Associazione Prometeo Orvieto