Il Centro Studi Gianni Rodari, attivo in un’area della Nuova Biblioteca Comunale Luigi Fumi, è tornato argomento di stretta attualità politica. C’è chi lo ritiene ancora chiuso e inattivo mentre, in realtà, da almeno tre anni funziona a pieno ritmo. Abbiamo intervistato Alda Coppola, delegata del sindaco nel consiglio di amministrazione del Centro Studi Gianni Rodari per capire lo stato dell’arte. Fin dal 2019 il Centro è stato riaperto nella vecchia sede di via Bonaventura Cerretti su appuntamento. A marzo del 2021 è stato completato il trasferimento in un’ala della biblioteca comunale con apertura tutti i giovedì e su appuntamento anche negli altri giorni della settimana. Il personale della biblioteca che si occupa della pagina Facebook pubblica anche i post a nome del Centro e fa da collegamento per le esigenze di studio e ricerca. Sempre dal 2019 si può entrare in contatto sia con un link raggiungibile dal portale del Comune sia per mail: centrostudirodari@gmail.com
Alda Coppola ha sottolineato il rinnovato interesse della famiglia Rodari che “è tornata a depositare i libri sia in lingua italiana che le traduzioni. Sono già arrivate, tramite corriere più di 15 casse di libri già, per la maggior parte catalogati”. I libri sono stati tutti inventariati, catalogati e collocati con una foto della copertina e un breve abstract. La parte più difficile è la catalogazione delle monografie in lingua straniera che in Italia non possiede alcuna biblioteca. In questo caso devono essere compilate nuove schede bibliografiche e, per le lingue con alfabeto non latino, si deve procedere ad una traslitterazione secondo la normativa ISO e seguendo le regole italiane di catalogazione.
Ecco, in sintesi, alcune attività del Centro Studi Gianni Rodari dal 2019 a oggi: organizzazione visita guidata del Centro del 10 novembre 2019 richiesta dalla Presidente dell’Associazione pedagogisti italiani di Fermo Prof.ssa Daniela Di Ruscio per inaugurare l’anno rodariano (30 insegnanti 8 bambini). Per l’occasione è stato aperto il centro e allestita una piccola mostra con spiegazione del materiale esposto. E’ stato realizzato anche un opuscolo prendendo spunto da uno precedentemente realizzato da Mario Di Rienzo, ex-direttore del Centro.
- Allestimento mostra “Rodari nel mondo” a Palazzo dei Sette che è stata mantenuta aperta dal 10 novembre 2019 fino al 6 dicembre 2019 e successivamente spostata nella Chiesa di San Giuseppe, grazie alla disponibilità di don Marco Pagnotta, fino al 5 marzo 2020.
- Contatti con Simona Sagone dell’Associazione Culturale Youkali APS di Bologna per il convegno dedicato a Rodari che si è svolto a Bologna il 12 dicembre 2019 dal titolo “Rodari 1920- 2020: è scoppiata una torta in cielo. La pace in filastrocca”. Ha partecipato Lucia Vergaglia in qualità di consigliere del Centro https://www.youtube.com/watch?v=rl32isulVT8
- Contatti con UISP nazionale e di Orvieto per collaborare alla organizzazione dell’anno rodariano di UISP con la realizzazione di un evento dedicato a Rodari che si sarebbe dovuto svolgere a maggio 2020 a Orvieto ma che causa covid è stato rinviato.
- Realizzazione di due documentari su Rodari da parte di due emittenti EFFETV Feltrinelli e SKYArte. In questo è stata molto di aiuto la Prof.ssa Paola Rodari con la quale è stato concordato un format di liberatoria per le riprese video del materiale conservato presso il centro.
- 3 tesi di laurea di studenti che si sono rivolti al centro per avere la disponibilità del materiale conservato.
- Supporto bibliografico/documentale per la scrittura di un articolo scientifico in russo da parte della prof.ssa Antonella Cavazza dell’Università di Urbino che è venuta ad Orvieto per fare le sue ricerche bibliografiche
- Altri docenti dell’Università di Urbino sono venuti a consultare il materiale che è stato catalogato
- Sono stati riattivati i contatti con la CoGestA per la gestione della contabilità del Centro che per anni è stata ferma.
- Sono stati riattivati i contatti con Omegna
- E’ stato ricostituito il consiglio scientifico del quale fanno parte: Pino Boero, professore ordinario di Letteratura per l’infanzia e Pedagogia della lettura presso l’Università di Genova principale studioso di Rodari; Daniela Marcheschi, critica letteraria e accademica italiana che ha scritto il Meridiano Mondadori dedicato a Rodari; Ilaria Cappanna che è la responsabile dell’archivio della famiglia Rodari che seleziona i libri da inviare presso il centro sotto la supervisione della famiglia; Giorgio Diamanti, fratello marista, che ha collaborato per diversi anni con il Centro Studi Rodari di Orvieto ed ha raccolto tutti gli articoli che Rodari ha pubblicato negli anni in diverse testate giornalistiche ed altro materiale inedito
- Inaugurazione centro studi ottobre 2021
- Partecipazione all’evento per i 90 anni della Biblioteca in collaborazione con altre associazioni
- Collaborazione con le scuole e le associazioni del territorio
- Realizzazione dell’evento “Raccontami una storia” per far conoscere la grandezza di Gianni Rodari
- Intitolazione della scuola dell’infanzia e primaria di Orvieto Scalo a Rodari
- Partecipazione al festival “Piana del Cavaliere” con un evento presso il teatro Mancinelli a settembre
- Collaborazione con Unitre di Orvieto alla realizzazione di “Storiellando” (i bambini sono stati ospitati al Centro Rodari per lo svolgimento dei laboratori
- Attivata una collaborazione con Carlo Savona figlio di due componenti del Quartetto Cetra che hanno musicato le filastrocche di Rodari
- Si sta lavorando per la modifica statutaria dell’Associazione. La presenza del Sindaco nei CdA non è più prevista dopo la legge 190/2012 che ha di fatto impedito agli organi politici di entrare a far parte dei CdA.