Non è tutto oro quel che luccica nel turismo umbro. A dirlo è la capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale, Simona Meloni, che evidenzia alcune criticità nel comparto turistico dell’Umbria, una regione che si promuove come “Cuore verde d’Italia” ma che, secondo Meloni, fatica a tradurre gli investimenti in risultati duraturi.
Se da un lato il numero di visitatori è aumentato, dall’altro i dati rivelano un fenomeno preoccupante: chi arriva in Umbria si ferma per un periodo più breve e, con ogni probabilità, spende anche meno. Un turismo “mordi e fuggi” che attrae un flusso a basso reddito, senza che siano stati messi in atto investimenti strutturali per aumentare la permanenza dei visitatori. Questo trend, sostiene Meloni, mette in luce la mancanza di una strategia mirata a trattenere i turisti e a incentivare una spesa maggiore. “Ciclovie e piste ciclabili, che potrebbero rappresentare un richiamo importante per un turismo sostenibile, sono spesso sacrificate a favore della costruzione di nuove strade e di progetti di cementificazione che tradiscono l’identità del nostro territorio,” afferma Meloni. Secondo la consigliera, molte delle infrastrutture verdi esistenti soffrono di una promozione insufficiente e di una manutenzione carente, limitando il loro potenziale attrattivo.
Meloni critica anche l’emendamento alla legge di bilancio che consente il transito di mezzi a motore sui sentieri, una misura che, secondo lei, va in direzione contraria alla vocazione naturalistica dell’Umbria. “Permettere l’accesso ai mezzi motorizzati sui percorsi naturalistici contraddice l’immagine del ‘Cuore verde d’Italia’ e rischia di allontanare quei turisti che scelgono l’Umbria proprio per il suo ambiente incontaminato,” sottolinea.
La capogruppo del PD conclude esortando la Regione a “un cambio di passo”, affinché la promozione turistica sia accompagnata da investimenti coerenti e strategici che migliorino la qualità dell’esperienza dei visitatori, aumentando così la permanenza e la spesa media.