Torna in libreria Rosa Matteucci, nata a Orvieto, con il suo nuovo racconto “La vita vince ancora una volta” edito dalla casa editrice toscana Industria&Letteratura. E’ quasi una fiaba contemporanea, il breve e delicato racconto di Rosa Matteucci, una delle principali autrici italiane degli ultimi anni, almeno dal suo esordio, inatteso e intenso con Lourdes (Adephi, 1998) che sollevò smisurati entusiasmi tanto che Carlo Fruttero la definì “il più grande scrittore italiano contemporaneo”.
Il racconto, che esce come edizione speciale nella collana “l’invisibile” della casa editrice Industria&Letteratura, viene pubblicato con a fronte la traduzione in ucraino, di Mariana Prokopovich, e, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, oltre mille copie verranno distribuite gratuitamente a cittadini e rifugiati ucraini in Italia. “Ci poniamo così tutti insieme dalla parte della vita e al fianco del popolo ucraino, proprio come le due versioni del racconto, italiana e ucraina, convivono affratellate nelle pagine di questo piccolo libro. Grazie al sostegno della Fondazione abbiano inoltre potuto realizzare quello che era il nostro desiderio in modo ancora più significativo, offrendolo in dono alle comunità ucraine in Italia, ma attraverso loro anche a quelli che vivono altrove” sono le parole con cui Gabriel Del Sarto, direttore editoriale della casa editrice, accompagna questa iniziativa. “Siamo consapevoli che in questo momento ci siano urgenze e necessità più gravi e urgenti ma pensiamo che ognuno possa e debba fare la propria parte anche nel piccolo del proprio ruolo e che un gesto culturale possa rappresentare un segno tangibile di solidarietà e vicinanza verso un popolo che attraversa un momento così terribile. In perfetta sintonia con i sentimenti dell’autrice abbiamo dunque pensato insieme questa operazione che, possiamo dirlo senza retorica, ci viene direttamente dal cuore” aggiunge Martino Baldi, direttore della collana.
“Quando è scoppiata la guerra – racconta Rosa Matteucci – ho pensato subito alle migliaia di donne ucraine che da anni lavorano in Italia, e che sacrificandosi hanno costruito le case per i loro familiari rimasti in patria. Per manifestare il mio affetto per un popolo aggredito, ho scritto questo piccolo racconto che trova ragione di essere un dono solo perché tradotto in ucraino”.
“La cultura, in ogni sua espressione, è uno degli strumenti più potenti che abbiamo a disposizione per contrapporre i valori della vita e della libertà alla logica bestiale della sopraffazione e della guerra. Per questo abbiamo accolto con grande convinzione la proposta di finanziare la pubblicazione del volume. Ogni segnale di vicinanza a un popolo martoriato quale oggi è quello ucraino può essere occasione per riaffermare che ci sentiamo tutti parte di un’umanità che non può voltare le spalle davanti all’ingiustizia”, sottolinea Lorenzo Zogheri, presidente della Fondazione Caript. Sabato 1 ottobre, alle 13, in Sala Storia Patria del Palazzo Ducale di Genova, nell’ambito di Book Pride, verrà presentato il libro e saranno consegnate le prime copie disponibili in Italia alla comunità ucraina ligure, nelle mani di Vitaly Tarasenko, cappellano della comunità ucraina di Genova. Per i lettori italiani sarà comunque possibile acquistare il libro al prezzo di 5 euro oppure riceverlo in omaggio, con due diverse modalità: insieme all’acquisto di un altro titolo della collana “l’invisibile” sul sito della casa editrice, https://industriaeletteratura.it/ oppure ordinando nelle librerie fiduciarie della casa editrice l’ultimo titolo della collana, La casa che brucia di Filippo Polenchi, disponibile da metà ottobre.
Rosa Matteucci è nata a Orvieto nel 1960. Sin dal suo esordio con Lourdes (Adelphi 1998) ha messo in mostra un modo originale e sorprendente di attingere a livelli espressivi diversi sia nella lingua che nei toni e nei sentimenti. Al primo romanzo hanno fatto seguito Libera la Karenina che è in te (Adelphi 2003), Cuore di mamma (Adelphi 2007), India per signorine (Rizzoli 2008), Tutta mio padre (Bompiani 2010), Le donne perdonano tutto tranne il silenzio (Giunti 2012) e Costellazione familiare (Adelphi 2016).