Sul sagrato del Duomo di Orvieto una serata magica con la musica e la voce di Frida Bollani. Frida è la figlia di Stefano Bollani e Petra Magoni, artisti a tutto tondo che sicuramente hanno saputo trasmettere quasi geneticamente nella giovane la passione per il canto e per gli strumenti musicali.
Frida ha 18 anni, quasi 19 come dice lei, con quella fretta tipica di crescere della beata gioventù.
Si presenta sul palco con un fisico grazioso ed esile, lei ipovedente capace di dominare uno strumento maestoso e complesso come il pianoforte e che, quando dopo le prime note inizia a cantare, riempie il palco di all’ improvviso di una energia ed una carica difficili da descrivere con le parole.
Note soavi si alternano ad acuti meravigliosi con una potenza che si staglia nello scenario meraviglioso del Duomo della cittadina umbra, monumento di bellezza che si fonde perfettamente con la bellezza di questo giovane talento della musica italiana, capace di sciorinare un repertorio da show woman consumata, con pezzi propri, editi ed inediti e cover di artisti internazionali, da Britney Spears a Lady Gaga, a Bill Whithers ai Massive Attacks passando per i nostri struggenti miti, il “Caruso”di Lucio Dalla e “ La cura” di Battiato, in un crescendo di emozioni e suggestioni che culmina in uno dei brani più belli che un artista ci abbia mai regalato nella storia della musica internazionale. quell’ ”Halleluya” di Leonard Cohen manifesto di fede, speranza ed amore per ogni essere umano, credente e non.
Una fortuna aver potuto assistere al concerto di Frida che ci ha deliziato con la sua simpatia, delicatezza ed ironia e con quella dose di autoironia che solo le persone molto, molto intelligenti sanno esprimere e con queste qualità’ ha saputo contagiare tutti noi presenti di positività, regalandoci una carica benefica.
Una forza che sprigiona da una “ragazzina” che ha tutte le qualità per divenire una stella di prima grandezza, capace di suonare più strumenti(durante la serata ci ha deliziato oltre che il pianoforte suonando anche il Kazoo, strumento a fiato capace di imitare i versi degli animali e modificare la voce umana, di natura tribale) e contemporaneamente cantare divinamente.
La serata ha rappresentato una delle tante perle e di questa edizione giunta quasi all’epilogo di Orvieto “One” Notti d’Estate 2023 e per questo grande merito va riconosciuto all’organizzazione perfetta di Cantiere Orvieto.
Quello che è certo è che con la passione, lo studio, l’impegno e l’esercizio ogni traguardo per l’essere umano è raggiungibile e si possono abbattere barriere ed ostacoli di qualsiasi natura, con grande spirito e con quella forza prorompente che Frida ci ha trasmesso nella sua ora e mezza di One Woman Show.
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