Elmi, scudi, corazze, borchie, armi. E poi centinaia tra scarpe e stivali, cinture e accessori in cuoio. Capolavori artigianali che impreziosiscono il Corteo Storico e che sono tali grazie al lavoro di chi li ha realizzati. È un omaggio a due figure care all’intera città di Orvieto come Marcello Conticelli (1930-2009) e Franco Menichini (1928-2022), artisti rispettivamente della lavorazione del metallo e del cuoio, la mostra che sarà allestita al Museo “Claudio Faina” da sabato 27 maggio a domenica 16 luglio portando nelle sale espositive del primo piano “La fabbrica del Corteo”.
Quella che si mise in moto a partire dagli anni ’60, dando forma alle idee e ai disegni della Signora Lea Pacini. Se dalle abili mani di tante ricamatrici nacquero i magnifici costumi, è nelle botteghe artigiane di Via Vivaria e Via dei Magoni che vennero forgiate e plasmate originali creazioni. Molte di queste verranno esposte per essere ammirate da vicino, insieme a scatti fotografici che ne documentano le varie fasi di lavorazione, ma anche a disegni, bozzetti, schizzi autografi, sagome e materiali vari che raccontano e tanto dicono di un talento al servizio di qualcosa di fortemente identitario.
E di un mestiere appreso anche con gli occhi nelle ore trascorse tra trincetti, fili, chiodi e pinze che da giocattoli sono diventati presto arnesi del proprio lavoro. Per entrambi, fondamentale si è rivelato il sodalizio umano ed artistico con l’ideatrice del Corteo Storico, insieme alla quale hanno vagliato le più svariate ipotesi per riuscire a realizzare manufatti che si avvicinassero il più possibile al bello e alla perfezione. A lei spettava l’ultima parola su calzature e accessori, a loro va riconosciuta la capacità, anche di utilizzare tecniche che rischiavano di essere dimenticate.
Come quella dell’ageminatura che consiste nell’inserire un filo di argento puro nell’incisione del metallo. Sostanzialmente coetanei, sebbene differenti ma comunque accomunati nel loro essere al tempo stesso artisti e artigiani, sia Marcello Conticelli che Franco Menichini nel 1980 furono anche protagonisti di un memorabile servizio realizzato dalla BBC e dedicato proprio al Corteo Storico di Orvieto che non mancò di entrare nelle rispettive botteghe per portare fuori dall’Italia il fascino di quel saper fare tutto italiano.
A riprova che “la fabbrica” è ancora attiva nella salvaguardia di questo patrimonio, in mostra – dopo quella dedicata al Capitano del Popolo – anche due costumi dei cinque da cavaliere e scudiere appena ricreati, a partire dagli originali, dal sarto Antonio Angiolillo. Prezioso, in fase di allestimento, il supporto delle famiglie Conticelli e Menichini, oltre a quello di Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, Cassa di Risparmio di Orvieto, Comune di Castel Viscardo, Protezione Civile, Bottega Carli, Fotoamaorvieto e Marco Mandini.