A gennaio 2021 esce il Bando rivolto alle imprese culturali e creative della Regione Umbria con scadenza ad aprile: un milione di euro di risorse da destinare a progetti finanziati per il 70% a fondo perduto dal FESR. Un’opportunità decisamente interessante per quanti si occupano di cultura, eventi, musica, beni culturali…Questa opportunità era stata, al tempo, inserita dentro la Strategia dell’Area Interna sud-ovest Orvietano. Infatti, l’Accordo di Programma Quadro (APQ) della Strategia prevedeva per l’area interna orvietana una riserva di 200 mila euro su questi bandi. Nel 2018 esce il primo avviso e risultano finanziabili due progetti: uno di TE.MA (capofila, assieme a CSCO e Scuola di Musica) e l’altro dell’Associazione Ippocampo di Lugnano in Teverina. Nel 2019 la TE.MA viene affondata e i 160mila euro assegnati tornano – con una determina dell’11 ottobre 2019 – nella disponibilità della Regione Umbria (Roberta Tardani e Donatella Tesei regnanti).
Ora, poiché un solenne impegno formale (APQ) era stato siglato stabilendo modi (POR FESR 2014-2020. Asse 3 – Obiettivo specifico 3.2 – Azione 3.2.1.), somme (200mila euro) e soggetti (imprese culturali e creative e associazioni che operano in regime di impresa dell’Area interna sud-ovest Orvietano) non si riesce a capire perché Sindaca & Friends abbiano dimenticato di rivendicare questo impegno. Una distrazione senza scuse che ha fatto perdere a queste imprese 160mila euro.
La disattenta Tardani in consiglio ha parlato di “difficoltà interlocutoria tra i vari enti”. Una risposta imbarazzante ma coerente con uno stile che mette insieme arroganza e vaniloquio. A Perugia, cara Sindaca, vada per reclamare il rispetto che spetta ad Orvieto e non solo prendere ordini sul nome del vicesindaco.
Gruppo Consiliare PD di Orvieto