Torniamo sull’argomento spinoso della Chiesa di San Francesco perché non riusciamo a comprendere come mai un luogo sacro agli orvietani perchè riveste la qualifica di “Sacrario degli eroi Orvietani”; un sito d’arte a due passi dal Duomo e posto accanto al luogo della cultura come la Biblioteca comunale e di fronte alla sede della Fondazione CRO, altro luogo depositario di arte moderna, sia lasciato così, casa di nessuno se non dei piccioni e di qualche “fortunato” che riesce ad entrare per controlli, prendere qualche attrezzo e basta. Da lì parte “La Palombella”, altro momento comunitario e identitario della città.
La Chiesa, di proprietà del Comune è desolatamente chiusa da quasi due lustri. L’amministrazione scorsa (confermata a giugno) aveva spiegato che purtroppo non era stato accettato il finanziamento richiesto. Peccato! Il consigliere Gialletti ha chiesto di conoscere a quale bando si era fatto riferimento. La consigliera Palazzetti ha presentato una più articolata interrogazione a risposta scritta (l’amministrazione ha tempo 30+5 giorni per rispondere) e aspettiamo la risultanze. Nel corso dei mesi, poi ci sono state le dichiarazioni per cui la chiesa, resa inagibile dal sisma del 2016, non rientrava in finanziamenti relativi, ad esempio, al PNRR.
Allora siamo andati a spulciare internet grazie alla preziosa collaborazione di Roberto Selvaggini, un cittadino che ha preso particolarmente a cuore la questione, e abbiamo scoperto altro. Certo noi non siamo qualificati, non siamo bravi e allora chiediamo sommessamente, perché non si è partecipato ai bandi del PNRR che sono a fondo perduto? Perché intanto non destinare parte dell’imposta di soggiorno alla messa in sicurezza, al decoro esterno della Chiesa, monumento e luogo d’arte?
Vi riportiamo qui di seguito elenchi e misure a cui hanno attinto a piene mani comuni e diocesi per la sicurezza sismica dei luoghi di culto, torri e campanili.
- MINISTERO DELLA CULTURA – DIREZIONE GENERALE SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE
- PNRR-M1C3 – INVESTIMENTO 2.4 – Sicurezza sismica nei luoghi di culto
- Decreto rep. n. 28 – ALL. A “Allegato 1 al decreto del Segretario Generale del Ministero della Cultura n. 455/2022 – Estratto degli interventi su beni di proprietà o in disponibilità degli enti pubblici”
MINISTERO DELLA CULTURA – DIREZIONE GENERALE SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE PNRR-M1C3 – INVESTIMENTO 2.4 – Sicurezza sismica nei luoghi di culto
ALL. B “Elenco degli enti pubblici proprietari o nella disponibilità dei beni assegnatari delle risorse”
Abbiamo continuato a scorrere dati e decreti e ci siamo imbattuti in un altro interessante opportunità di finanziamento. Qui vi riportiamo l’intero testo della pagina internet del Ministero della Cultura e tutti i relativi link interni.
M1C3 – Investimento 2.4 “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio FEC e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Art)”
Strutture delegate al processo di coordinamento dell’investimento: Ministero dell’Interno (interventi di restauro del patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC)); Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio culturale (interventi antisismici sugli edifici di culto); Segretariato Generale MiC – Servizio VIII (Recovery Art).
Risorse: 800 Milioni €
Milestone e target: M1C3-15, M1C3-19
Approfondisci l’intervento sul sito di Italia Domani
“L’investimento ha i seguenti obiettivi:
- Realizzazione preliminare di una vasta azione di rilevazione e valutazione, da sviluppare sui territori e con l’implementazione di sistemi informativi di supporto e di gestione;
- riduzione significativa del rischio sul patrimonio culturale e specificatamente su luoghi di culto, torri e campanili;
- restituzione alle popolazioni di monumenti particolarmente rappresentativi dell’identità locale grazie a dinamiche di riappropriazione nelle comunità coinvolte, integrazione e coinvolgimento della popolazione giovanile attraverso il rilancio del senso di appartenenza alla comunità attraverso azioni di sensibilizzazione e informazione su aspetti legati al benessere civile, alla tutela ambientale, al patrimonio culturale;
- innesco di processi di rilancio dell’economia, anche locale, grazie all’affiancamento di lavoratori altamente specializzati nel settore alle popolazioni giovanili disoccupate, all’aumento delle competenze per la gestione e manutenzione dei beni, all’aumento dell’attrattività dei territori per un turismo culturale di qualità;
- creazione di una piattaforma per garantire la sicurezza dei siti e dei luoghi culturali italiani attraverso l’istituzione di un Centro Funzionale Nazionale in grado di ridurre e mitigare i rischi connessi ad eventi avversi di origine antropica e/o naturale, supportando e indirizzando le necessarie azioni di prevenzione, previsione e gestione delle emergenze;
- garantire la sicurezza dei beni culturali attraverso la creazione di depositi e rifugi speciali per gestire al meglio le emergenze causate da calamità naturali. Questa attività permetterà di accelerare i processi di decommissioning e importanti interventi di archeologia industriale.
Il D.M. n. 177 del 21/04/22 ha ripartito la dotazione finanziaria destinata a questo investimento in quattro linee di azione:
1 – Realizzazione di interventi di adeguamento sismico dei luoghi di culto, torri e campanili (euro 240 milioni);
2 – Realizzazione di interventi di restauro del patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC) (euro 250 milioni);
3 – Realizzazione di una piattaforma per garantire la sicurezza dei siti e dei luoghi culturali italiani attraverso l’istituzione di un Centro Funzionale Nazionale (CeFuRisc) in grado di ridurre e mitigare i rischi associati ad eventi avversi di origine antropica e/o naturale (euro 10 milioni);
4 – Creazione di siti per il ricovero di opere d’arte attraverso la realizzazione di n. 5 depositi e rifugi speciali per gestire al meglio le emergenze causate da calamità naturali (euro 300 milioni).
Con il Decreto SG n. 455 del 07/06/22 sono state assegnate le risorse destinate alle prime due misure, conseguendo pertanto il traguardo M1C3-15, in scadenza il 30 giugno 2022. In particolare, sono stati assegnati:
- euro 240.000.000,00 destinati al finanziamento degli interventi di adeguamento e messa in sicurezza sismica di n. 257 luoghi di culto e torri/campanili;
- euro 249.998.229,05 destinati al finanziamento degli interventi di restauro di n. 286 chiese del patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC).
Nell’ambito della linea d’azione 1, La Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale ha provveduto a individuare i soggetti attuatori esterni che attueranno gli interventi di cui al DSG n. 455: sono stati individuati n. 67 enti pubblici e n. 190 enti ecclesiastici. Per la documentazione relativa all’assegnazione delle risorse ai soggetti attuatori esterni e all’approvazione degli accordi/disciplinari si rimanda al sito della Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale.
In qualità di struttura delegata al processo di coordinamento della linea d’azione 2, il Ministero dell’Interno ha disposto la pubblicazione di due procedure di gara per Accordi Quadro del valore di 257 milioni di euro finalizzate al restauro di 293 siti ed edifici religiosi del FEC. Più informazioni sul sito del Ministero dell’Interno.
Con Decreto del Segretario Generale n. 1170 del 23 ottobre 2023 sono stati integrati e aggiornati gli elenchi degli interventi ammessi a finanziamento di cui al Decreto del Segretario Generale n. 455 del 7 giugno 2022 di assegnazione delle risorse destinate alla sicurezza sismica nei luoghi di culto e al restauro del patrimonio culturale Fondo Edifici di Culto (FEC). Il successivo Decreto del Segretario Generale n. 272 del 12 marzo 2024 ha integrato e aggiornato gli elenchi degli interventi ammessi a finanziamento relativi alla linea d’azione n. 2, destinata al finanziamento degli interventi di restauro di beni appartenenti al patrimonio del Fondo Edifici di Culto.
Per quanto concerne la linea d’azione 4, il Ministero della Cultura ha sottoscritto un Accordo con l’Agenzia del Demanio per l’intervento di adeguamento sismico e rifunzionalizzazione del compendio denominato Ex Casermette di Torre del Parco di Camerino (MC), al fine di realizzare depositi di sicurezza per il ricovero di beni mobili con annessi laboratori di restauro; l’Accordo è stato approvato con DSG n. 893 del 29 settembre 2022.
Le risorse precedentemente ripartite con D.M. n. 177 del 21 aprile 2022 e destinate a questa linea d’azione sono state ulteriormente ripartite in 5 principali interventi con D.M. n. 26 del 17 gennaio 2023 (per un importo complessivo pari a euro 140 milioni), con contestuale individuazione dei soggetti attuatori.
- Compendio delle ex Casermette di Torre del Parco a Camerino (MC) – euro 20.000.000,00 (Soggetto Attuatore: Agenzia del Demanio – Direzione regionale Marche);
- Ex caserma 8° Cerimant sita a Roma – Tor Sapienza – euro 50.000.000,00 (Soggetto Attuatore: Servizio VIII del Segretariato generale);
- Ex caserma Montezemolo di Palmanova (UD) – euro 30.000.000,00 (Soggetto Attuatore: Comune di Palmanova);
- Ex centrale nucleare del Bosco Marengo (AL) – euro 20.000.000,00 (Soggetto Attuatore: Sogin S.p.A. – successivamente modificato con D.M. n. 195 del 28 maggio 2024);
- Ex sito nucleare di Garigliano (CE) – euro 20.000.000,00 (Soggetto Attuatore: Sogin S.p.A. – successivamente modificato con D.M. n. 195 del 28 maggio 2024).
A seguito di un residuo derivante dalla precedente ripartizione, con D.M. n. 378 del 20 novembre 2023 è stato modificato il D.M. n. 177 del 21 aprile 2022, allocando le risorse pari a euro 160.000.000,00 nella linea d’azione n. 1 dedicata alla Realizzazione di interventi di adeguamento sismico dei luoghi di culto, torri e campanili e destinando euro 5.000.000,00 al finanziamento degli interventi urgenti di messa in sicurezza, consolidamento e restauro della Torre dei Garisenda sita nel comune di Bologna, contestualmente individuando quest’ultimo quale Soggetto attuatore dell’intervento.
Con successivo DSG n. 609 del 20 maggio 2024 sono state assegnate le risorse fino per un ammontare pari a euro 129.300.000,00 destinati al finanziamento degli interventi di adeguamento e messa in sicurezza sismica di n. 167 luoghi di culto e torri/campanili, indicati nella tabella allegata allo stesso.
L’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Marche ha aperto una procedura di gara del valore di euro 1.609.845,41 per l’affidamento dei servizi tecnici di ingegneria e architettura relativi alle indagini e ai rilievi preliminari, alla verifica della vulnerabilità sismica, nonché alla progettazione di fattibilità tecnica ed economica e alla progettazione esecutiva per interventi di adeguamento sismico e rifunzionalizzazione di porzione del compendio demaniale “Ex Casermette” sito a Camerino; il termine per la presentazione delle offerte è scaduto il 14 aprile 2023. La progettazione dell’intervento è in fase di redazione. A seguito della stipula del contratto con l’operatore economico, è in fase di redazione la progettazione dell’intervento.
Per la regolamentazione dei rapporti di attuazione, gestione e controllo presso gli ex siti nucleari di Garigliano e Bosco Marengo, il Ministero della Cultura ha sottoscritto con Sogin S.p.A due Accordi ai sensi dell’art. 5, comma 6 del D.Lgs. 50/2016, approvati rispettivamente con Decreto SG n. 281 e Decreto SG n. 282, entrambi del 28 marzo 2023.
Per la intervenuta non fattibilità degli interventi nei tempi e termini del PNRR comunicata da Sogin S.p.A, con D.M. n. 195 del 28 maggio 2024 è stato modificato il D.M. n. 26 del 17/01/2023 al fine di sostituire gli interventi previsti nella Ex centrale nucleare del Bosco Marengo (AL) e nell’Ex sito nucleare di Garigliano (CE) con gli interventi di rifunzionalizzazione dei depositi di sicurezza di beni mobili per eventi emergenziali e connessi laboratori di restauro, per gli immobili ubicati nella zona PAIP 1 di Matera e nella Caserma Gamerra, sita a Venaria Reale (TO).
Per la regolamentazione dei rapporti di attuazione, gestione e controllo presso l’ex Caserma Montezemolo, il Ministero della Cultura ha sottoscritto con il comune di Palmanova un Accordo ai sensi dell’art. 5, comma 6 del D.Lgs. 50/2016, approvato con DSG n. 462 del 5 maggio 2023.
Relativamente al recupero dell’ex caserma Montezemolo, il Comune di Palmanova ha avviato una procedura di gara del valore di euro 2.480.201,69 per l’affidamento dei servizi tecnici di ingegneria e architettura relativi al progetto di fattibilità tecnico ed economica integrato, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, direzione dei lavori, assistenza, misura e contabilità nonché coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione; il termine per la presentazione delle offerte è scaduto il 16 giugno 2023. La progettazione dell’intervento è in fase di redazione. A seguito della stipula del contratto con l’operatore economico, è in fase di redazione la progettazione dell’intervento.
Il Servizio VIII del Segretariato Generale del Ministero della cultura, Soggetto Attuatore del progetto per il recupero e la riqualificazione del complesso militare dismesso “ex Caserma 8° Cerimant”, ha aperto una procedura di gara del valore di euro 5.532.105,82 per l’affidamento dei servizi tecnici relativi ai lavori di recupero e riqualificazione del sito, fra cui i servizi di ingegneria e architettura per la progettazione di fattibilità tecnico-economica ed esecutiva e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione. Il termine per la presentazione delle offerte è scaduto il 12 settembre 2023. A seguito della stipula del contratto con l’operatore economico, è in fase di redazione la progettazione dell’intervento”.
Ci è saltato all’occhio come questa misura che andava a individuare dei siti per Recovery art” sarebbe potuto essere utile ad esempio per la Caserma Piave; senza certezze ma intanto sarebbe stata un’opportunità. Rimaniamo nelle ipotesi ma permane il dubbio e c i piacerebbe conoscere a quale bando ha partecipato il Comune, perché non si è deciso di partecipare a questi che abbiamo elencato. Magari non è tecnicamente possibile.
Siamo sempre disponibilissimi ad ospitare repliche e contraddittori, come è nostra cifra distintiva ogni volta che si apre un “file” su Orvieto.