Lettera aperta dell’Associazione Prometeo,
Egregio assessore e vicesindaco Ing. Mario Mazzi, sono trascorsi un paio di mesi da quando ha diffuso parole tranquillizzanti sul fatto che era in allestimento un progetto di viabilità per servire la Casa di Comunità presso l’ex ospedale in piazza Duomo.
– Ha garantito che non vi sarebbe stato alcun problema e anche che avrebbe mostrato alla cittadinanza e a quanti “polemizzavano” tale progetto.
La nostra associazione ha osservato la criticità della scelta di utilizzare l’ex ospedale per questo importantissimo presidio a tutela della salute di tutto l’Orvietano, ma ormai la Regione ha comunicato al Ministero la decisione e, a meno di inghippi dovuti alla palese inadeguatezza del luogo, la casa di Comunità per quaranta cinquantamila abitanti sarà lì.
Questa ineluttabilità aumenta la preoccupazione di chi è interessato al futuro di Orvieto e alla salute dei cittadini dell’Orvietano e riteniamo quindi che sia ormai tempo che lei guidi la passeggiata per illustrare de visu il progetto di viabilità confezionato, che non sacrifichi piazza Duomo, come da Lei promesso, e che non comprometta la qualità della vita degli abitanti di via Cardinal Cerretti.
Siamo convinti che il modo ordinato di procedere sarebbe stato quello di acquisire un piano complessivo di fruizione di tutti i beni pubblici presenti in città e soltanto successivamente studiare la fattibilità dell’inserimento di una importante struttura come la Casa di Comunità. Ribadiamo che solitamente prima si studiano i progetti e poi si operano le scelte, ma tant’è, purché non diventi una filosofia decisionale anziché una contingenza.
Comprendiamo la difficoltà di amministrare dopo due anni di pandemia e in fase di difficoltà economica latente, ma la maggiore preoccupazione che segnaliamo, a Lei e al sindaco Tardani, è la difficoltà di individuare un’idea coerente della città che muova l’Amministrazione di cui fa parte, sia del centro storico che delle periferie.
La scelta di “piazzare” la Casa di Comunità nell’ex ospedale è emblematica, perché non risponde infatti a parte di un disegno, ma a una pennellata casuale su una tavolozza che non vediamo neppure abbozzata.
In attesa di poter conoscere il progetto di viabilità confezionato, nella speranza di avere occasioni di confronto promosse dalle istituzioni per discutere un coerente e realistico progetto per Orvieto, Le offriamo la nostra disponibilità di cittadini a collaborare, per quanto nelle nostre possibilità.