L’asilo di Sferracavallo verrà demolito e ricostruito grazie ad un finanziamento regionale nell’ambito del bando per l’edilizia scolastica attivato con fondi del PNRR. Un rilevante risultato per la giunta guidata dal sindaco Tardani, soprattutto perché è stato raggiunto in pochissimi mesi, attraverso un lavoro posto in essere senza soluzione di continuità nella ricerca finalizzata ad attivare fonti di finanziamento. Questo è un fatto oggettivo che soddisfa le necessità di ridare alle famiglie di Sferracavallo una scuola moderna e con tutti i crismi della sicurezza anti-sismica: diversa, al contrario, è la figuraccia politica fatta da alcuni autorevoli consiglieri dell’opposizione. Per mesi, infatti, questi consiglieri avevano fatto passare il messaggio che la scuola non sarebbe stata ricostruita in quanto l’amministrazione comunale non sarebbe stata in grado di accedere ai finanziamenti PNRR. Dichiarazioni che rasentavano il disfattismo e che facevano trapelare una sorta di soddisfazione se l’amministrazione Tardani non avesse raggiunto l’obiettivo di accedere ai fondi PNRR per ricostruire la scuola .
Basta rileggere alcune note date alla stampa, nonché interrogazioni in Consiglio, per confermare le considerazioni di cui sopra. Infatti, con il solito linguaggio livoroso, qualche mese fa il consigliere Cristina Croce affermava che “l’Amministrazione Tardani era tutta belletti e scenografie”. La stessa ex vicesindaco scriveva di “opportunità perse da risorse PNRR”. Anche il PD in una interrogazione presentata ad inizio anno rimarcava che il Comune di Orvieto – quasi con una smorfia di soddisfazione – non avrebbe beneficiato dei finanziamenti PNRR per ricostruire l’asilo di Sferracavallo.
Questo è il modo con cui fanno opposizione a sinistra, brancolando nel buio, senza avere capacità e forza di costruire un’alternativa politica. Criticare è assolutamente legittimo, ma farlo strumentalmente al solo fine di spargere disfattismo nella speranza dei fallimenti altrui non porta da nessuna parte, anzi, fa fare anche delle penose figuracce.