Il Servizio Idrico ha stiputlato un accordo della durata di un anno con l’Istituto Superiore della Sanità per la realizzazione di un Piano Sicurezza Acque, da applicare nella città di Orvieto, come progetto pilota. Il piano è finalizzato a potenziare ed aggiornare le misure di prevenzione per garantire nel tempo un’elevata qualità delle acque distribuite dal Servizio Idrico Integrato nei distretti idrici di propria competenza nella regione Umbria, attraverso l’applicazione di un modello internazionale di analisi, di nuova introduzione sul piano normativo con carattere di obbligo per i gestori idro-potabili.
Il progetto, di individuazione pericoli e conseguente analisi del rischio, ha anche il fine di attività pilota per lo sviluppo successivo da parte del Servizio Idrico Integrato di criteri e metodi funzionali all’applicazione del PSA alle diverse filiere idro-potabili servite. Le attività, saranno condotte da un team multidisciplinare coordinato dal Sii e verranno guidate e supportate in ogni fase da esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha curato la stesura delle linee guida nazionali sui Piani Sicurezza Acqua. L’ISS fornirà supporto tecnico-scientifico nella pianificazione ed implementazione del Piano, nelle diverse fasi, e condurrà attività di formazione delle diverse figure coinvolte. Le attività sono condotte da un team di esperti del gestore del Servizio idrico (responsabile del PSA), in possesso di conoscenze della filiera idro-potabile, con diversi apporti nelle diverse fasi del piano.
Il primo incontro, che ha dato il via al progetto si è tenuto nei giorni scorsi ed ha contato la partecipazione di tutti gli stakeholders coinvolti: Usl Umbria 2, Arpa Umbria, Regione Umbria, Auri, Associazione Consumatori, Autorità Bacino Appennino Centrale, Consorzio di Bonifica Tevere – Nera, Consorio di Bonifica Valdichiana e Comune di Orvieto. “Sono molto soddisfatto – ha dichiarato il direttore tecnico del Sii Paolo Rueca – della partecipazione all’incontro che ha avviato il progetto, di tutti gli enti esterni che hanno espresso la loro volontà di aderire e soprattutto di dare il loro apporto con proposte fattive”.