Il consuntivo annuale del 2020 per l’Arma dei Carabinieri della Provincia di Terni, come per tutti gli altri aspetti della vita sociale del nostro Paese, è stato caratterizzato dalla diffusione del covid-19. L’insorgere della pandemia ed il suo perdurare hanno pesantemente inciso sugli equilibri socio-economici e sullo stile di vita della popolazione, suscitando preoccupazione ed incertezza. I Carabinieri del Comando Provinciale hanno fatto fronte accentuando il più possibile la propria presenza sul territorio per essere sempre vicini al cittadino ed al contempo assicurare il rispetto delle norme messe in campo per il contenimento del diffondersi del virus a tutela della salute di tutti. Fondamentale è stata l’azione dei trenta Comandi di Stazione presenti sul territorio che hanno assicurato costante e concreto punto di riferimento per la popolazione di tutti i borghi della Provincia. Il loro contributo, unitamente a quello dei reparti di pronto intervento, Nuclei Operativi e Radiomobili, ha garantito sul territorio circa 18 mila servizi di pattuglia/perlustrazione, appiedati piuttosto che a bordo di automezzi, coprendo giorno e notte per tutti i giorni dell’anno l’intero territorio di competenza. Tale impegno, supportato da quello dei Reparti Investigativi ed Informativi, ha consentito di controllare più di 70 mila persone e circa 60 mila veicoli, 101 sono state le persone tratte in arresto e 1113 quelle denunciate in stato di libertà. Relativamente al controllo della circolazione stradale con particolare riferimento al rispetto delle norme del codice della strada ed alla prevenzione degli incidenti, sono state ritirate 43 patenti, con relativa denuncia di altrettante persone per guida in stato d’ebbrezza alcolica, ed ulteriori 3 patenti sono state ritirate con uguale numero di denunce per la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In totale l’arma ha proceduto per il 68% dei reati denunciati in Provincia.
Numeri che testimoniano l’impegno profuso dai Carabinieri nell’affrontare sfide professionalmente nuove ed emergenze sino a questo momento non immaginabili. In tale contesto, di particolare rilievo è stata l’attività posta in essere per assicurare il rispetto delle norme predisposte per contenere il fenomeno pandemico, con controlli effettuati nei confronti di circa 44 mila persone e di 4.232 esercizi commerciali, con un’incidenza di sanzioni del 2%, a conferma della prevalente tendenza al rispetto delle regole della popolazione della Provincia. Sono stati organizzati specifici servizi presso i plessi scolastici, per evitare assembramenti tra gli studenti e controllare che tutti indossassero i previsti dispositivi di protezione, rispondendo nel contempo alle mille domande e curiosità dei giovani studenti, nonché nelle aree di maggiore assembramento. Le Centrali Operative di Terni, Amelia e Orvieto, al Numero di Pronto Intervento 112 hanno dovuto far fronte a circa 120.000 chiamate molte delle quali incentrate su richieste di chiarimenti circa la normativa in atto.
Il diffondersi della pandemia ha inciso anche sulla tipologia dei reati consumati, con un deciso calo di quelli predatori attestatosi al 36%, reati di particolare allarme sociale nei confronti dei quali l’Arma ha comunque mantenuto alta la guardia, arrestando 26 persone per furto e 7 per rapina, mentre 134 sono state quelle denunciate in stato di libertà, da ultimo:
- il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica per tentato furto aggravato di quattro cittadini albanesi, tutti residenti a Roma, responsabili di un tentativo di furto ad Acquasparta il 31 ottobre; a seguito dell’allarme dato dal proprietario dell’abitazione i militari di quella Stazione si erano messi alla ricerca dei ladri datisi alla fuga nei campi circostanti, riuscendo a trovarli ed a bloccarli nel giro di poche ore;
- il precedente 28 ottobre, a San Gemini, i militari del Comando Stazione a seguito di indagini deferivano in stato di libertà per furto aggravato in concorso due cittadini rumeni, di 47 e di 35 anni, anche loro residenti a Roma, responsabili di un raid notturno il 4 novembre del 2019 a San Gemini presso una carrozzeria del posto dall’interno della quale veniva asportata una Opel Astra, successivamente utilizzata per compiere altri tre furti in provincia di Perugia.
Il 2020 è stato anche l’anno nel quale tre giovani vite sono state prematuramente spezzate dal consumo di sostanze stupefacenti, fenomeno che al contrario dei reati di natura predatoria non ha registrato una diminuzione ma la conferma del diffuso uso di stupefacenti tra le diverse fasce d’età. Al riguardo, l’attività di contrasto dei Carabinieri della Provincia, condotta in modo costante e con la massima determinazione nei confronti dell’attività di spaccio, ha consentito di arrestare in flagranza e su custodia cautelare 51 persone, sia italiani che stranieri, e denunciarne a piede libero altre 47. Nel medesimo contesto sono state segnalate all’autorità prefettizia, quali assuntori di stupefacenti 82 persone, rilevanti le quantità di sostanze stupefacenti sequestrate. Tra le principali operazioni condotte nell’anno:
- “MASTRO BIRRAIO” e “QUARANTENA”, concluse dal Nucleo Investigativo, che in totale hanno consentito l’arresto di 14 soggetti dediti all’approvvigionamento ed allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana sulla piazza ternana;
- “PICASSO”, conclusa dalla Compagnia di Terni, che ha consentito di trarre in arresto 6 persone complessivamente e di deferirne 2 in stato di libertà, responsabili tutte di spaccio di stupefacenti; le indagini, che erano state avviate nel pieno della prima ondata pandemica, hanno visto il primo sequestro a Terni di “GHB”, ovvero la cosiddetta “droga dello stupro” ed hanno consentito di accertare il riciclaggio di ingenti capitali che da Terni venivano trasferiti in Spagna;
- di risonanza nazionale è stata invece l’indagine condotta dal Nucleo Investigativo e dalla Compagnia di Terni a seguito della morte dei due minorenni, avvenuta a luglio, dovuta all’assunzione di metadone e che ha consentito di arrestare, nel giro di poche ore, lo spacciatore che aveva fornito la sostanza ai due ragazzi.
Altro settore che non ha registrato un calo in termini di reati consumati ed in cui l’Arma dei Carabinieri è particolarmente impegnata è la tutela delle fasce deboli/categorie vulnerabili, attività che viene svolta attraverso accurati e puntuali servizi di prevenzione ed il consolidamento di uno stretto rapporto tra questo segmento di popolazione ed i Carabinieri, stimolando nei primi comportamenti autoprotettivi di prevenzione e collaborativi, in grado di ridurre il rischio di vittimizzazione e rafforzando il sentimento di fiducia nei confronti delle Forze dell’ordine.
Per quanto riguarda i reati di violenza di genere, inoltre, anche alla luce dell’introduzione della Legge cosiddetta “codice rosso”, il Comando Provinciale di Terni che ha tra l’altro personale appositamente specializzato capace di interloquire empaticamente con le vittime nonché una stanza protetta realizzata in convenzione con l’associazione Soroptimist per il loro ascolto riservato unitamente ad altre figure specializzate, ha tratto in arresto per il reato di “maltrattamenti in famiglia” 6 persone deferendone una settima in stato di libertà.
Particolare tutela è stata rivolta anche agli anziani ai quali a seguito di una convenzione stipulata tra il Comando Generale e Poste Italiane i Carabinieri si sono resi disponibili al prelevamento ed alla consegna delle pensioni direttamente a casa loro per evitare pericolose possibilità di contagio.
Importanti e di assoluto rilievo anche i risultati conseguiti nel 2020 sul territorio della Provincia dai comparti di specialità dell’Arma dei Carabinieri.
- Il N.O.E. (Nucleo Operativo Ecologico) nell’anno ha eseguito 28 controlli mirati, che hanno portato alla denuncia di 9 persone, ad 1 sequestro penale per un valore di 2.300.000€ ed a 3 sanzioni amministrative per un valore di 16.000€.
- Il Comando Carabinieri T.P.C. (Tutela Patrimonio Culturale) ha eseguito, sotto il profilo preventivo, 93 verifiche ovvero controlli a Musei, aree archeologiche, esercizi di antiquariato, mercati e fiere della provincia di Terni, proseguendo le proprie attività d’indagine relative, per esempio, all’illecita detenzione di materiale archivistico ed archeologico presso abitazioni private della provincia, ovvero ancora monitorando i siti on line al fine di contrastare l’illecito commercio di beni culturali posti in vendita su internet.
- Il N.A.S. (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità), particolarmente impegnato nel corrente anno per l’emergenza pandemica, nel territorio della provincia ha eseguito 328 ispezioni\accessi presso cliniche, farmacie ed attività commerciali varie, che hanno portato al deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di 51 persone ed alla segnalazione alle competenti Autorità Amministrative di ulteriori 10 persone, a 180 sequestri di materiali e generi diversi per un valore complessivo di alcune migliaia di euro.
Il Gruppo Carabinieri Forestale di Terni sotto il profilo amministrativo ha elevato 879 verbali per un importo totale contestato di 260.000€ effettuando 42 sequestri amministrativi: dei sopra citati verbali, 132 (per un importo complessivo di 71.700€) hanno riguardato violazioni alla normativa ambientale relative, tra le altre, all’abbandono di rifiuti, all’inquinamento idrico ed ai movimenti di terreno senza autorizzazione; 83 contravvenzioni, per un importo complessivo di 38.000€, hanno riguardato violazioni alle misure di contenimento per l’emergenza sanitaria dovuta al covid-19. L’attività penale dei Carabinieri Forestali è consistita nella denuncia in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria di 128 persone per 221 reati perseguiti; di tali illeciti penali 27 hanno riguardato, tra le altre, violazioni relative all’illecito smaltimento ed abbandono di rifiuti pericolosi e non pericolosi, l’inottemperanza alle ordinanze dei sindaci per la rimozione dei rifiuti, l’attività di gestione illecita e discarica abusiva e la combustione illecita rifiuti.