Si presentano ufficialmente La capogruppo Labomar e Welcare Industries. La sede operativa di Welcare è a Bardano, senza fronzoli, tanta gentilezza e il rumore “silenzioso” del lavoro. Labomar, nel corso del 2021, ha acquisito il controllo di Welcare rilevando il 70% delle azioni mentre proprio Welcare ha continuato il suo cammino di crescita nel settore dei dispositivi medici per la prevenzione e il trattamento di infezioni e per la gestione di lesioni cutanee di vario genere. L’azienda è nata per volontà di Fulvia Lazzarotto e Franco De Bernardini nel 2000 e da allora il gruppo ha segnato una crescita costante del fatturato. Oggi Welcare, ha spiegato la presidente Lazzarotto, “è una realtà con la sede operativa a Orvieto e quella legale a Milano, presente in 22 Paesi nel mondo e che ha continuato sempre a investire in innovazione mantenendo sempre uno stretto legame con il territorio”. Sull’importanza del territorio concorda anche Walter Bertin, fondatore e AD di Labomar, “anche noi siamo nati e cresciuti a Istrana nel trevigiano, una realtà più piccola di Orvieto, e lì abbiamo le nostre radici e investiamo anche per il futuro. Orvieto ha la stessa importanza per noi perché con Welcare assicura nuovi prodotti, innovazione ma soprattutto esperienza”. Interessante la storia di Labomar. Walter Bertini è farmacista di terza generazione e da sempre è appassionato di medicina naturale e produzioni galvaniche, “mi è sempre interessato il settore della produzione diretta di farmaci e da lì sono partito, poi ho deciso di andare oltre e così è iniziata l’avventura di Labomar che oggi è una realtà industriale internazionale con 330 dipendenti, quotata in Borsa all’Eeuronext Growth Milan (l’ex AIM della Borsa di Milano ndr) e in continua crescita”.
La crescita è una costante per il gruppo e anche per Welcare tanto che Fulvia Lazzarotto ha annunciato che “abbiamo in programma un progetto del valore di circa 2 milioni di euro per la costruzione di un nuovo stabilimento con una seconda camera bianca e la previsione di nuove assunzioni”. Proprio sulle assunzioni Lazzarotto ha sottolineato che “servono persone capaci di mettersi in gioco, ricche di entusiasmo e con voglia di crescere professionalmente. Ovviamente un punto fondamentale è la conoscenza dell’inglese e a Orvieto stiamo trovando difficoltà nel trovare personale con questa caratteristica”. Sempre la presidente di Welcare ha voluto anche stigmatizzare la Regione “carente nei confronti di questo territorio”. Un passaggio polemico nei confronti della Regione mentre viene promosso il territorio che ha protetto e ha permesso all’azienda di crescere grazie alle persone che lavorano in Welcare con “spirito di sacrificio, tanto che n i momenti critici hanno accettato anche di lavorare su tre turni e il sabato”. Welcare, da parte sua, “investe sulla formazione – continua Lazzarotto – perché abbiamo bisogno di farmacisti, biologi e operai specializzati che vogliamo seguire nel loro percorso professionale”.
Per quanto riguarda i numeri è Walter Bertin che sottolinea le performance di gruppo con una semestrale che ha segnato una crescita del 36% e un fatturato intorno ai 41 milioni di euro. “oggi abbiamo 360 dipendenti tra Istrana, Canada, Toscana e Orvieto. Il nostro core è il B2B quindi non abbiamo brand nostri ma clienti internazionali a cui assicuriamo qualità, professionalità e puntualità”. Su Welcare spiega, “siamo perfettamente sinergici senza sovrapposizioni ma totalmente complementari. Con l’azienda orvietana abbiamo la possibilità di completare intere linee da offrire ai nostri clienti rimanendo praticamente in-house. Investiamo laddove troviamo eccellenze e Welcare è questo”. La sintonia si capisce immediatamente anche quando Fulvia Lazzarotto sorridendo ha rimarcato che “certo non abbiamo 300 dipendenti ma solo 30 ma sono sicura che nel prossimo futuro questa forbice andrà diminuendo”.
Labomar e Welcare, dunque, scommettono sul futuro e lo fanno sui territori e le persone nonostante il periodo piuttosto difficile dal punto di vista economico-finanziario. Entro il 2024 sarà operativo il secondo stabilimento di Welcare a Orvieto con nuove assunzioni, una decina. Lavorare e fare impresa è difficile ma non impossibile con serietà, attenzione e tanta ricerca per non perdere il treno dello sviluppo.