Finalmente il Centro studi “Gianni Rodari” di #Orvieto ha una casa accogliente, ha una missione, ha un futuro. In questi due anni, malgrado le difficoltà della pandemia, questa amministrazione è riuscita a fare quello che per troppo tempo era stato rinviato, accantonato con il serio rischio di perdere l’eccezionale patrimonio di cultura e di sapere che abbiamo la fortuna di custodire nella nostra città. Ora il Centro studi ha una sede all’interno della biblioteca comunale, uno spazio confortevole che consente oltre a una migliore fruibilità delle opere e delle pubblicazioni dello scrittore piemontese anche una maggiore interazione con la biblioteca stessa che sempre più prende forma come vera e propria piazza del sapere della nostra città.
Oggi il Centro studi, grazie al prezioso lavoro di Maria Adelaide Ranchino, ha una vetrina sul Mondo con il grande lavoro di catalogazione ufficiale che è ora disponibile pubblicamente a chi ne voglia usufruire per studi e approfondimenti. E già tante persone da tutto il Mondo stanno tornando a interessarsi del grande patrimonio di cui disponiamo e a richiederlo. Un grande archivio di oltre 1500 opere che si arricchirà con ulteriori donazioni che arriveranno dalla famiglia Rodari che ora – grazie al nostro lavoro – è tornata a credere in Orvieto e nelle potenzialità d questo Centro studi. Oggi il Centro studi ha un futuro con progetti e iniziative in cantiere per rendere sempre più conosciuto questo tesoro.
Stiamo anche ragionando su quale sia la forma giuridica migliore per dare le gambe al Centro studi per iniziare a correre, con modalità che consentano di aprirsi alla città e di raccogliere risorse economiche aggiuntive rispetto a quelle che garantisce il Comune di Orvieto. La costituzione di una Fondazione di partecipazione è l’ipotesi alla quale stiamo lavorando.
Quello di oggi è un nuovo inizio, fortemente voluto da chi ora amministra questa città, e che rende merito anche al lavoro silenzioso degli uffici che in questi anni hanno continuato a intrattenere rapporti con la famiglia Rodari. Ringrazio il nuovo CdA e in particolare Alda Coppola a cui ho delegato di rappresentarmi, ringrazio le scuole e le associazioni che hanno partecipato questa mattina all’inaugurazione del Centro che vogliamo sia punto di coordinamento e di riferimento per loro e per tutte le iniziative collegate a Rodari. “Certi tesori esistono soltanto per chi batte per primo una strada nuova”, scriveva in una sua favola. E noi oggi abbiamo aperto una nuova strada.