Il sindaco di Orvieto e assessore alla cultura, Roberta Tardani, ha incontrato i capigruppo in Consiglio e i consiglieri comunali per illustrare le tappe e le modalità di lavoro con cui si arriverà alla presentazione del dossier di candidatura alla scadenza prevista del 13 settembre 2022. Presenti anche Cristina Da Milano e Francesca Guida di ECCOM-Centro Europeo per l’Organizzazione e il Management Culturale, la società di progettazione culturale incaricata dall’Amministrazione Comunale di elaborare la proposta di candidatura.
“Il dossier – hanno spiegato Cristina Da Milano e Francesca Guida – dovrà rispondere ai sette obiettivi principali e molto stringenti indicati dal bando del Ministero della Cultura: il miglioramento dell’offerta culturale, il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale attraverso la partecipazione dei cittadini, il rafforzamento degli attrattori culturali finalizzato in particolare alla destagionalizzazione dei flussi turistici, l’utilizzo delle nuove tecnologie per un maggior coinvolgimento delle giovani generazioni e il miglioramento dell’accessibilità, la promozione dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi, la sostenibilità e il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu”.
“Su questi temi – hanno aggiunto – avvieremo un processo partecipativo con la città per condividere e arricchire l’idea progettuale che porteremo nel dossier di candidatura. Il mese di luglio sarà dedicato alla fase di analisi di contesto e alla condivisione. Per consentire la più ampia partecipazione, ma allo stesso tempo canalizzare in maniera efficace risorse ed energie visti i tempi stringenti del bando, in accordo con l’amministrazione comunale sono stati individuate tre modalità di lavoro: un questionario on line aperto alla cittadinanza per avere una visione collettiva sulla città, interviste con i principali portatori di interesse e stakeholder cittadini, tre workshop laboratoriali pubblici. Il dossier dovrà contenere oltre alle linee strategiche anche le attività da sviluppare nel 2025 che potranno essere finanziate dal milione di euro che otterrà la città designata a Capitale italiana della Cultura. Abbiamo già iniziato ad analizzare la realtà di Orvieto e prendere spunto dal lavoro fatto per la redazione del piano di marketing territoriale – hanno concluso – ma soprattutto abbiamo percepito una grande passione dietro questa candidatura che ci è stata subito trasmessa e che sarà importante nel processo di coinvolgimento della città”.
“Sono molto soddisfatta da questo primo incontro e dall’atteggiamento estremamente positivo e costruttivo che ho riscontrato dai rappresentanti delle forze politiche in consiglio comunale che hanno già fornito indicazioni molto interessanti al qualificato team che si occuperà dell’elaborazione del dossier di candidatura”, commenta il Sindaco, Roberta Tardani.
“E’ proprio questo – prosegue – lo spirito che auspicavo e che serve per affrontare questa sfida così difficile ma anche così stimolante e ambiziosa. Abbiamo davanti a noi un’opportunità fondamentale: immaginare insieme a tutta la città una strategia culturale che guardi a una visione di Orvieto al di là di questa competizione. Abbiamo la possibilità di costruire insieme un progetto culturale, sostenibile e di medio lungo termine che potrà essere migliorato nel tempo ma che non potrà che essere lo spunto di partenza per ogni ragionamento nei prossimi anni. Se riusciremo a far questo, a prescindere da steccati, divisioni e schieramenti, avremmo già vinto. Come amministratori pubblici siamo vincolati ai mandati – conclude – ma questa Amministrazione, dai piccoli grandi lavori di manutenzione fino alla progettualità più elevata, sta dimostrando che l’unica scadenza elettorale che ha a cuore è il futuro di Orvieto”.
Sono 16 le città italiane che hanno presentato la manifestazione d’interesse al Ministero della Cultura per partecipare al titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2025. Oltre a Orvieto, Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Città Metropolitana di Reggio Calabria, Enna, Lanciano (Chieti), Monte Sant’Angelo (Foggia), Otranto (Lecce), Peccioli (Pisa), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone), Spoleto (Perugia), Sulmona (L’Aquila). Entro il 15 novembre 2022 la commissione di sette esperti di chiara fama nella gestione dei beni culturali individuata dal Ministero della Cultura definirà la short list delle 10 città finaliste. La procedura di valutazione si concluderà entro il 17 gennaio 2023 quando sarà designata la Capitale italiana della Cultura 2025.