Una bella notizia arriva dal consiglio comunale che si è svolto nel pomeriggio del 23 ottobre. Su proposta della sindaca Roberta Tardani è stata votata all’unanimità dai presenti in consiglio comunale. Un vittoria per la pace, per la memoria affinché l’orrore dei lager non si ripeta mai più.
A febbraio, sotto una pioggia incessante e violenta, l’arrivo di Sami Modiano ha fatto entrare un raggio di sole caldo di emozioni fortissime. Un uomo magro, scavato nel viso con occhi profondi pieni di cose da dire. Si siede in nell’auditorium della Fondazione CariOrvieto e basta solo un semplice “buongiorno” per far scendere il silenzio più assoluto. Lo sguardo di Sami si fa bambino, quel bambino di Rodi che giocava, rideva, studiava e veniva rimproverato come tanti suoi coetanei. Poi improvvisamente cambia tutto con l’insegnante che ferma il piccolo Sami, “non puoi entrare, ti spiegherà tutto tuo padre”. Il suo primo perché? con una risposta chiara e netta: “le leggi razziali”.
Gli occhi diventano grandi come i bambini quando soffrono, hanno paura e chiedono silenziosamente ancora perché. Intanto continuava ad affluire gente che noi del Club Amici della Stampa non sapevamo più dove mettere. E il silenzio commosso in sala. Non un telefono, non una distrazione da parte dei giovani presenti, quei giovani che tanto ama Sami Modiano.
Il racconto asciutto, senza fronzoli, a tratti fatto di silenzi, gesti ha coinvolto tutti. La commozione è dentro di noi che ascoltiamo. Dentro tutti noi, senza distinzioni politiche, di pensiero, di età, di sesso. Quasi alla fine Sami batte ripetutamente le mani sul tavolo e dice una sola frase, “questo era il materasso”. Duro come quel legno che stava battendo con la mano. E poi il grande ideale abbraccio con i giovani con le braccia larghe e accoglienti di un uomo segnato profondamente e che ha trovato il coraggio di raccontare per un futuro migliore.
Ecco questo è Sami Modiano, “racconto quello che ho visto, senza politica, senza colore”. L’uomo Sami non vuole mescolare le carte. Questo è Sami Modiano, nuovo cittadino onorario di Orvieto per scelta di tutti i consiglieri comunali, uniti oltre le appartenenze, una prima piccola vittoria per Sami. E allora benvenuto a Orvieto cittadino Modiano!
ENGLISH VERSION
ORVIETO HAS A NEW HONORARY CITIZEN, SAMI MODIANO
A heartwarming story comes from the city council meeting that took place on the afternoon of October 23. Mayor Roberta Tardani’s proposal was unanimously approved by the council members, a victory for peace and remembrance to ensure that the horror of the concentration camps never happens again.
In February, under relentless and heavy rain, Sami Modiano’s arrival brought a ray of warm emotions. A slender man, with a face etched with deep eyes full of stories to tell. He sat in the auditorium of the CariOrvieto Foundation, and just a simple “good afternoon” sufficed to bring absolute silence. Sami’s gaze turned into that of a child, the same child from Rhodes who used to play, laugh, study, and get reprimanded like many of his peers. Then everything suddenly changed when his teacher stopped young Sami, saying, “You can’t come in; your father will explain everything to you.” His first “why?” received a clear and unequivocal response: “the racial laws.”
His eyes grew as wide as a child’s when they suffer, become afraid, and silently ask “why” again. In the meantime, the auditorium filled with people, and the members of the Press Club had no idea where to accommodate them. Yet, there was a respectful silence in the room. No phones, no distractions from the young attendees, the same young people whom Sami Modiano adores.
His narrative was concise, free of embellishments, sometimes filled with silences and gestures that captivated everyone. It moved and deeply touched all of us as we listened. The emotion was within us, regardless of our political affiliations, thoughts, age, or gender. Near the end, Sami repeatedly pounded his hand on the table and said one sentence, “This was the mattress.” Hard as the wood he was striking with his hand. Then, he embraced the youth, with his wide and welcoming arms, an embrace from a man who has been deeply scarred but found the courage to tell his story for a better future.
This is Sami Modiano, “I tell what I’ve seen, without politics, without color.” The man Sami doesn’t want to mix the cards. This is Sami Modiano, Orvieto’s new honorary citizen, chosen by all city council members, united beyond their affiliations—a small but significant victory for Sami. So, welcome to Orvieto, citizen Modiano!