Maurizio Conticelli segnala come a febbraio di quest’anno ha collaborato con Monica Tommasi e Taira Bocchino di Amici della Terra, a elaborare una mozione poi formalmente presentata alla sindaco Roberta Tardani. E’ rimasta, da allora, lettera morta. Così come sono stati altrettanto vani i segnali che abbiamo inviato anche prima di febbraio 2022 tramite articoli e interviste, una anche a Monica Tommasi, sul rischio molto fondato che Orvieto diventi una discarica a disposizione dell’Umbria, tutta, rinviando soluzioni nel tempo. Questo significa far pagare a Orvieto un prezzo altissimo in termini di ambiente e di qualità dell’offerta enogastronomica e turistica. Nel passato le giunte regionali hanno rinviato ogni soluzione e le maggioranze locali hanno sempre detto “signorsì”. Oggi la musica è leggermente cambiata, la Regione decide di programmare, a discapito di Orvieto, e la maggioranza non agisce, rimane quasi silente e non prende in considerazione una mozione che avrebbe potuto mettere in discussione alcune decisioni e soprattutto dare maggiore forza al sindaco sui tavoli di discussione regionali. Qui di seguito l’intero testo della mozione.
CONSIGLIO COMUNALE DI ORVIETO
MOZIONE
Riferimenti istruttori
Deliberazione di Giunta regionale n. 1409 del 4/12/2018 “Gestione dei rifiuti. Azioni volte
all’accelerazione del processo di riorganizzazione dei servizi di raccolta domiciliare, individuazione
della disponibilità strategica per lo smaltimento dei rifiuti e indicazioni per il mantenimento della
stessa nell’ottica dei principi dell’economia circolare”;
Deliberazione di Giunta regionale n. 602 del 17 Luglio 2020 “Piano Regionale di Gestione Integrata
dei Rifiuti. Istituzione del Comitato Tecnico Scientifico e avvio della fase di predisposizione
dell’aggiornamento del Piano” è stato dato avvio alla redazione dell’aggiornamento del Piano
Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti. L’esigenza nasce da una duplice osservazione: da una
parte, con la direttiva (UE) 2018/850 il legislatore comunitario ha definito nuovi standard di gestione
che impongono una revisione dell’attuale assetto, dall’altra, motivo ancor più cogente e rilevante del
primo, si assiste ad un sistema di gestione territoriale che ancora, purtroppo, fonda la sua sostenibilità
territoriale sullo smaltimento in discarica seppure, in questi anni, ha raggiunto obiettivi consolidati di
raccolta differenziata di buon livello.
Deliberazione di Giunta regionale n. 110 del 24/02/2021 “Aggiornamento del Piano Regionale di
Gestione Integrata dei Rifiuti – Documento Preliminare. Approvazione e avvio processo di VAS”;
Deliberazione di Giunta regionale n. 1 del 5/1/2022 “Aggiornamento del Piano di Gestione integrata
dei Rifiuti. Indirizzo della nuova strategia pianificatoria”;
Deliberazione di Giunta regionale n. 2 del 5/1/2022 “Discariche strategiche regionali: Fabbisogno di
smaltimento e specificazioni tecniche e gestionali per il razionale utilizzo. Linee di Indirizzo in attesa
dell’approvazione del Piano di Gestione integrata dei Rifiuti”;
Deliberazione del Consiglio Direttivo dell’AURI n. 1 del 14/01/2022 “Programmazione dei flussi di
rifiuti agli impianti di trattamento e smaltimento nelle more dell’approvazione del Piano d’Ambito –
primo semestre anno 2022”;
Deliberazione di Giunta regionale n. 895 del 29/09/2021 “L.R. 16 febbraio 2010, n. 12, art. 12, comma 5 Pronunciamento della Giunta regionale sul motivato dissenso espresso da Amministrazioni non
statali nell’ambito del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale coordinato con A.I.A. del
progetto di “Estensione delle tipologie di rifiuti non pericolosi da avviare a recupero energetico termovalorizzatore UL1 di Acea Ambiente srl ubicato in via Ratini n. 23 località Maratta Bassa, Terni
(TR)”. Soggetto proponente: Società ACEA Ambiente srl”;
Premessa
La Regione Umbria, con DGR n. 602/2020, ha dato avvio all’aggiornamento del Piano Regionale per
la Gestione dei Rifiuti (PRGR) e con DGR 110/2021 ha approvato il documento preliminare di piano
ed il rapporto preliminare ambientale ai fini dell’avvio della fase di consultazione propedeutica
all’attività di elaborazione del piano (cd. scoping di VAS). Il nuovo piano dovrà analizzare, affrontare
e risolvere le seguenti tematiche connesse al ciclo dei rifiuti:
• “la chiusura del ciclo, ed in particolare il raggiungimento dell’obiettivo di conferimento in
discarica non superiore al 10% dei rifiuti urbani così come stabilito dalla direttiva
850/2018/UE del cosiddetto pacchetto per l’economia circolare di prossimo recepimento;
• il rispetto del principio di prossimità, che si declina con la tendenziale autosufficienza del
sistema regione”.
La Regione Umbria poi, con DGR n. 1/2022 e DGR n. 2/2022, ha rispettivamente fornito le
indicazioni per dare seguito alla pianificazione in tema di rifiuti ed ha stabilito, nelle more del nuovo
PRGR, le indicazioni per la razionale gestione delle discariche strategiche regionali.
In particolare, con la DGR n. 1/2022, vengono individuati vari scenari caratterizzati ciascuno da un
diverso grado di impiantistica, rispetto ai quali viene approvato lo “Scenario 1” descritto come segue:
“Scenario Impiantistico 1: potenziamento del sistema di Raccolta Differenziata rispetto all’attuale
livello con raggiungimento di performance pari ad almeno il 75%. Invio del rifiuto residuale
indifferenziato a valorizzazione energetica per una quantità prevista di 130.000 t/anno a nuovo
impianto di servizio per tutto il territorio regionale. Questa soluzione prevede l’impiego residuale di
discarica per una quantità massima di circa il 7% dei rifiuti prodotti esclusivamente per la parte non
valorizzabile e scarti di trattamento”.
La stessa deliberazione, in sede di analisi SWOT, prevede quanto segue a proposito di MINACCE e
CONSEGUENZE MINACCE:
MINACCE Accettazione localizzazione impianto di WTE (cioè di un termovalorizzatore, ndr).
Tempistica per l’approvazione e realizzazione impianto. Sovra dimensionamento nel caso di ulteriore
riduzione del flusso di produzione.
CONSEGUENZE MINACCE La non realizzazione dell’impianto a causa della difficoltà localizzativa
e di accettazione implica il mantenimento dello stato di fatto con la necessità di ulteriore sensibile
programmazione spazi discariche con sensibile superamento dell’obiettivo di utilizzo discarica del
10%.
La DGR 2/2022 individua invece i fabbisogni di smaltimento ed il necessario incremento delle
volumetrie delle discariche strategiche (Belladanza a Città di Castello, Borgogiglione a Magione e
Le Crete a Orvieto), stabilendo le specifiche tecniche e gestionali per il loro razionale utilizzo. In
particolare prevede un fabbisogno di oltre 1.000.000 di mc da ricavare mediante riprofilature e/o
sopraelevazioni, nel periodo transitorio sino alla piena attuazione della nuova pianificazione.
A seguito degli atti regionali sopra richiamati, l’AURI, con deliberazione del Consiglio Direttivo n.
1/2022, ha programmato i flussi di rifiuti da smaltire nelle discariche umbre nel I semestre 2022,
dando atto che la programmazione per l’intero anno 2022 sarà definita entro il 30/6/2022; la capacità residua delle discariche a quest’ultima data è stata calcolata in mc 513.250, di cui mc 369.050 riguardanti la discarica Le Crete dei Orvieto.
In considerazione dei quantitativi di rifiuti annui da smaltire, pari a circa 195.000 t (1 t = 1 mc), il
sistema delle discariche regionali è destinato a esaurirsi già alla fine del 2024/inizio 2025.
L’eventuale loro ampliamento sino a oltre 1.000.000 di mc, come sopra evidenziato, esaurirebbe la
capacità delle discariche entro il 2030, mentre per giungere sino al 2035 ci sarebbe la necessità di un
ulteriore ampliamento di 1.000.000 di mc e di rilevante consumo di nuovo suolo.
Tutto quanto ciò premesso, Richiamate le competenze del Consiglio comunale in tema di pianificazione territoriale ed urbanistica ai sensi dell’art. 42 del TUEL (D.Lgs. 267/2000);
Considerato che, in base agli atti citati nei riferimenti istruttori, emergono enormi difficoltà su scala
regionale per la gestione dei rifiuti a seguito dell’esaurimento oramai prossimo delle volumetrie
disponibili e delle carenze impiantistiche;
Visto lo “Scenario 1” individuato dalla Regione Umbria per dare seguito alla formazione del nuovo
PRGR, che tende ad esaurire nel breve termine (fine 2024/inizio 2025) le capacità residue delle
discariche umbre, ipotizzando di chiudere il ciclo con la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore
nella provincia di Perugia;
Atteso che la costruzione dell’impianto suddetto, come anche evidenziato nell’analisi SWOT del
documento preliminare approvato con la DGR 1/2022, andrà incontro a sicure difficoltà per la
contrapposizione da parte delle comunità locali, come è facilmente deducibile da analoghe situazioni
locali che riguardano il possibile utilizzo del CSS nei cementifici di Gubbio o dei rifiuti urbani
indifferenziati nel termovalorizzatore di Terni;
Considerato che la stessa Regione Umbria, con DGR n. 895 del 29/09/2021, ha evitato di pronunciare
un motivato dissenso nei confronti dei Comuni di Terni e Narni che avevano espresso un parere
sfavorevole sulla possibilità di utilizzare anche rifiuti urbani nel termovalorizzatore sito a Maratta
Bassa (Terni) e di proprietà di ACEA, ove si continuano a bruciare oltre 130.000 t/anno di rifiuti
speciali provenienti dalla Toscana;
Evidenziato che tale ipotesi avrebbe ridotto sensibilmente il conferimento di rifiuti urbani in discarica, allungandone la durata nel tempo, senza comportare un aggravio delle emissioni in atmosfera da parte del termovalorizzatore;
Sottolineato che, in sede di programmazione dei flussi di rifiuti stabilita con deliberazione del
Consiglio Direttivo dell’AURI n. 1/2022, il Comune di Orvieto, tramite il proprio Sindaco quale
membro dello stesso organo, ha espresso un voto contrario, peraltro ribadendo la contrarietà del
Comune ad un ampliamento della discarica in loc. Le Crete durante una recente intervista sul TG3
regionale (Edizione delle 19,30 del 29/1/2022);
Ritenuto opportuno sostenere tale posizione di contrarietà per l’inaccettabile scenario definito dalla
Regione Umbria che comporterebbe il rapido esaurimento delle capacità residue delle discariche a
fronte della improbabile realizzazione di un nuovo inceneritore nella provincia di Perugia;
Atteso quindi che lo scenario suddetto comporterebbe un sicuro esaurimento delle volumetrie residue delle discariche nel breve termine ed una conseguente necessità del loro ampliamento, mentre appare sin da subito poco praticabile e non del tutto condivisibile la costruzione di un nuovo
termovalorizzatore, che rischierebbe di non avere sufficienti quantitativi di rifiuti da bruciare a fronte
del progredire della raccolta differenziata sia in termini quantitativi che qualitativi;
Considerato che gli atti della Regione Umbria e dell’AURI, mentre da un lato sottolineano la necessità
di salvaguardare la capacità residua delle discariche, considerandole strategiche, peraltro in armonia
con quanto indicato dal PRGR vigente e nelle linee della nuova pianificazione, dall’altro assumono
decisioni in senso completamente opposto;
Visto che nel documento istruttorio contenuto nella DGR 2/2022, a proposito dei volumi delle
discariche, si afferma che “sono stati riconosciuti quali riserva strategica regionale, da preservare
con ogni ulteriore azione di contenimento dello smaltimento in discarica, in forza della Deliberazione
n.1409 del 4/12/2018”, che peraltro prosegue come segue: “6) … compreso l’eventuale avvio delle
frazioni non destinabili a recupero/riciclaggio a impianti di recupero energetico ubicati fuori dal
territorio regionale; 7) di ribadire, nell’ottica di preservare la riserva strategica di cui al punto
precedente e nel rispetto del principio di autosufficienza e prossimità di cui all’art.182-bis del
D.Lg.s152/2006, il principio di prevalenza, nell’accesso agli impianti umbri, dei rifiuti urbani
provenienti dal circuito umbro, rispetto a quelli di provenienza extraregionale;
Per quanto sopra riportato e nel sostenere la validità dell’inserimento della discarica in loc. Le Crete
nel sistema di gestione dei rifiuti in Umbria, senza pertanto farne oggetto di sterili prese di posizione
di tipo campanilistico;
Impegna il Sindaco
a sostenere con ogni iniziativa le ragioni finalizzate a impedire il rapido esaurimento delle discariche
e di quella de Le Crete in modo particolare, e di adoperarsi affinché si proceda con estrema urgenza
a ridurre drasticamente il conferimento dei rifiuti nelle discariche umbre.
Orvieto, febbraio 2022