Quando ci lascia una persona è sempre dilaniante il ricordo, se poi è del periodo scolastico, lo è ancor di più. Probabilmente perché i ricordi si accavallano, tra interrogazioni, gite scolastiche, risate e pianti, forse perché è il periodo più sbarazzino. E allora anche la professoressa di latino e greco, lo spauracchio per ogni studente del Liceo Classico, è un dolce ricordo. Candida Mascia Gradoli è stata un punto fermo, un’insegnante a tutto tondo, piena di umanità, di fermezza, di compassione. Ha lasciato una traccia e questo significa avere raggiunto l’obiettivo, non solo avere studenti che conoscono l’alfabeto greco o la consecutio, ma aver formato persone, uomini e donne, che oggi sono adulti, inseriti nella società, con i loro successi e insuccessi ma che possono trovare un appiglio nella conoscenza e nei ricordi del Liceo. Buon viaggio professoressa!
Proprio sabato scorso, che mia figlia ha dato la Maturità in quello stesso Liceo Classico – F.A. Gualterio – eri nella mia testa, membro interno della commissione d’esame, alla mia Maturità quarant’un anni fa. La nostra rappresentante, della Terza B. La nostra prof ragazza come noi. Liceale come noi. Un pezzo di cuore nostro come anche Nadia che ci aveva accompagnati mano nella mano al Ginnasio. E con Nadia ora ti piangiamo. Si non ci vergogniamo del Pianto, i ‘peana’ che con te studiavamo nei cori delle tragedie greche. Noi Ti piangiamo. Piangiamo una brava Prof. Piangiamo una cara Amica. Il caos che ci ha relegati da più d’un anno non ci ha fatto stare insieme per celebrare i quarant’anni dal diploma; l’anno scorso, quando fummo anche la classe più rappresentata alla Notte del Liceo Classico.
Quest’anno, che doppiamo il Capo di Buona Speranza dei LX, ti avremmo detto della consueta conviviale di classe, alla quale, quando hai potuto, hai sempre partecipato al nostro fianco. Sempre Grazie Candida. Ciao. Le tue ragazze ed i tuoi ragazzi della Terza B Liceo Classico 1979-’80.
Silvio Manglaviti