Amministrare sistemi complessi, che siano una azienda o un ente pubblico c’è poca differenza, richiede una costante attenzione alla conoscenza ed alla misurazione degli effetti che le scelte strategiche e di indirizzo avranno sul sistema stesso e sul suo indotto. Anche in un ente pubblico, nello specifico un Comune, gli effetti delle scelte strategiche e di indirizzo dell’Amministrazione producono effetti che nel medio-lungo termine andranno a modificare nel senso voluto la conformazione e l’identità di una città.
Si chiama “politica economica” e consiste nella messa in atto a livello locale, sul proprio bilancio, delle azioni capaci di indirizzare l’evoluzione della situazione socio-economica del territorio di riferimento, nella direzione appunto definita dalle scelte di indirizzo.
Questa premessa è utile per inquadrare alcune riflessioni, fondate come sempre su dati oggettivi, su come le scelte di politica economica del passato recente abbiano potuto contribuire alla attuale condizione dei componenti fondamentali del sistema città: demografia, residenzialità, attività economiche.
Per fare questo si deve partire dai dati, che sono stati rilevati per gli otto Comuni dell’Umbria con popolazione tra 15.000 e 25.000 abitanti, con l’intento di rappresentare un confronto tra realtà simili per dimensioni. E’ stata rilevata la “spesa pro capite” che ciascun Comune ha stanziato nel proprio bilancio (Fonte: Openbilanci-consuntivi 2021) per: a) Politiche abitative b) Sviluppo economico c) Promozione del turismo. Altri dati di interesse sono rappresentati dal “prezzo medio delle abitazioni” rilevato da OMI Agenzia delle Entrate, e dalla componente demografica giovanile da 0 a 45 anni (Fonte. ISTAT)
(E’ doveroso precisare che, come sottolineato da Openbilanci da cui sono stati estratti i dati relativi alla spesa pro capite, che la precisione del dato dipende dalla precisione con la quale i Comuni inseriscono i singoli capitoli di spesa relativi ad un determinato capitolo.)
Le tabelle che seguono, esposte in forma di classifica, mostrano in che misura ciascun Comune ha scelto di privilegiare una misura rispetto ad altre, rappresentando in sostanza le scelte di politica economica che ogni Amministrazione ha compiuto:
Spesa procapite politiche abitative | spesa procapite sviluppo economico | Spesa procapite promozione turismo | |||
CASTIGLIONE DEL LAGO | 6,03 | UMBERTIDE | 173,88 | ORVIETO | 17,90 |
CORCIANO | 4,14 | BASTIA UMBRA | 136,53 | NARNI | 10,59 |
ORVIETO | 2,86 | NARNI | 23,19 | CASTIGLIONE DEL LAGO | 10,27 |
BASTIA UMBRA | 1,09 | TODI | 16,58 | TODI | 8,74 |
NARNI | 0,32 | ORVIETO | 10.09 | CORCIANO | 5,13 |
MARSCIANO | 0,00 | MARSCIANO | 9,07 | BASTIA UMBRA | 1.64 |
UMBERTIDE | 0,00 | CORCIANO | 5,87 | UMBERTIDE | 0,00 |
TODI | 0,00 | CASTIGLIONE DEL LAGO | 3,96 | MARSCIANO | 0,00 |
Il confronto di queste prime tabelle dà una indicazione abbastanza chiara dell’indirizzo che ciascun comune ha scelto di imprimere alla sua strategia.
Il comune di Orvieto è al primo posto per la spesa destinata alla promozione del turismo ed al quinto posto per la spesa destinata allo sviluppo economico. Sul capitolo di spesa relativo alle politiche abitative, Orvieto si piazza al terzo posto in una classifica dove alcuni Comuni mostrano anche valore zero, ma questo dato va opportunamente messo a confronto con la tabella seguente, che mostra il prezzo medio per acquisto o affitto di abitazioni, e nella quale Orvieto è al primo posto.
Prezzi delle abitazioni | OMI Agenzia entrate 2° Semestre 2023 (media min-max) | |
VENDITA | AFFITTO | |
ORVIETO | 1.750 | 7,00 |
TODI | 1.250 | 4,20 |
CORCIANO | 1.200 | 4,05 |
CASTIGLIONE DEL LAGO | 1.145 | 3,80 |
BASTIA UMBRA | 1.090 | 3,75 |
MARSCIANO | 910 | 3,25 |
UMBERTIDE | 890 | 2,85 |
NARNI | 785 | 3,95 |
Posto che il valore delle abitazioni ad Orvieto, sia in acquisto che in affitto, è enormemente superiore rispetto alla media degli altri Comuni di dimensioni simili, non si può evitare di mettere in correlazione questo dato con quello della spesa per le politiche abitative e la relativa classifica, ma non solo.
L’ultima tabella che si propone rappresenta per ciascun Comune la quota percentuale di residenti tra 0 e 45 anni rispetto al totale dei residenti (31/12/2023 dai ISTAT):
Residenti 0-45 anni incidenza percentuale | |
CORCIANO | 47,96 |
BASTIA UMBRA | 47,27 |
UMBERTIDE | 46,70 |
MARSCIANO | 45,83 |
CASTIGLIONE DEL LAGO | 43,80 |
TODI | 40,80 |
ORVIETO | 40,27 |
NARNI | 39,47 |
Questa ultima tabella, dove Orvieto è al settimo posto su otto, potrebbe sembrare avulsa rispetto alle altre riportate in precedenza, le quali mostrano valori di bilancio dei Comuni e prezzo delle abitazioni, ma non lo è affatto.
Esiste una stretta correlazione tra i diversi elementi che compongono un sistema complesso e che si muovono all’interno di questo, e c’è senza dubbio una correlazione tra il prezzo alto delle abitazioni, un sistema economico statico e la bassa componente demografica di giovani.
E se è vero, come è vero, quanto detto nella premessa, e cioè che le scelte di politica economica di una Amministrazione determinano nel tempo lo stato attuale delle componenti socio economiche di una città, il possibile rimedio o quanto meno il tentativo di correggere le tendenze negative non può che partire dalle politiche di bilancio del Comune.
Certamente non si tratta solo di questo, non può essere soltanto il Comune con gli stanziamenti nel suo bilancio a modificare l’assetto di una città, ma l’atto di indirizzo politico che l’Amministrazione imprime, anche con le politiche di bilancio, danno comunque una direzione e degli obiettivi a medio lungo termine, tracciano una strada, ed è importante cercare di capire, magari in anticipo, se quella è proprio la strada giusta.