La Polizia di Stato di Orvieto ha notificato nella giornata del 9 novembre un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria a un giovane ghanese di 20 anni. La misura è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Terni in risposta agli atti persecutori commessi dal giovane nei confronti della proprietaria di un bar cittadino. Il giovane, residente ad Orvieto, ha iniziato a molestare la proprietaria del bar dalla metà di ottobre, con condotte quotidiane e ripetute sia all’interno che all’esterno dell’esercizio. Questi comportamenti hanno causato un forte stato di ansia alla proprietaria del bar, costringendola a cambiare le sue abitudini per preoccupazione per la propria sicurezza, quella dei suoi familiari e dei suoi dipendenti. Inoltre, il comportamento del giovane ha avuto un impatto significativo sulle entrate del locale, con una diminuzione del 30% negli ultimi tempi poiché i clienti abituali hanno iniziato a evitare il bar per paura di disturbi. Tutto è iniziato quando il giovane è entrato nel bar chiedendo cibo, caffè e sigarette. Inizialmente, la proprietaria e il personale hanno accolto le sue richieste per solidarietà. Tuttavia, le richieste sono diventate sempre più insistenti e ripetute più volte al giorno. Di fronte ai primi rifiuti, il giovane ha iniziato a comportarsi in modo aggressivo, picchiando il bancone, ingiuriando il personale, rubando cibo e birra e molestando le dipendenti.
Nonostante i ripetuti interventi delle Forze dell’Ordine, il giovane ha continuato a comportarsi in modo molesto, arrivando persino a inseguire le bariste dietro il locale mentre si occupavano dell’immondizia. Ogni mattina, la proprietaria lo trovava addormentato sulla panchina fuori dal bar e appena vedeva che il locale era aperto, entrava per chiedere insistentemente la colazione. La proprietaria del bar, esausta e provata, ha deciso di presentare denuncia presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto. Gli investigatori, dopo aver raccolto prove e testimonianze, hanno inviato una comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica di Terni, che ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione della misura cautelare.
Il giovane ghanese, entrato in Italia come minorenne nel 2020 e in attesa del responso della sua domanda di asilo, è già noto alle Forze dell’Ordine locali, in particolare alla Polizia di Stato di Orvieto, a causa di comportamenti precedenti. La sua condotta aggressiva, tra cui la distruzione di una casa assegnatagli dai servizi sociali, ha portato alla richiesta di misure cautelari, che lo costringono ora a mantenere una distanza non inferiore ai 200 metri dalla persona offesa e dal locale, a non comunicare in alcun modo con la persona offesa e a presentarsi regolarmente alla Polizia Giudiziaria.
ENGLISH VERSION
A RESTRAINING ORDER HAS BEEN ISSUED AGAINST A 20-YEAR OLD GHANIAN, PROHIBITING HIM FROM A LOCAL APPROACHING ESTABLISHMENTS AND A SHOP ASSISTANT
On November 9th, the State Police in Orvieto issued a restraining order and an obligation to report to the Judicial Police for a 20-year-old Ghanaian man. The order was issued by the Preliminary Investigations Judge of the Terni Court in response to the stalking acts committed by the young man against the owner of a local bar. The young man, who resides in Orvieto, began to harass the bar owner in mid-October, engaging in daily and repeated disturbing behaviors both inside and outside the establishment.
These actions caused significant anxiety to the bar owner, forcing her to change her routines out of concern for her safety, that of her family, and her employees. Moreover, the young man’s behavior had a significant impact on the bar’s revenue, with a 30% decrease in recent times, as regular customers began to avoid the bar due to disturbances.
It all started when the young man entered the bar asking for food, coffee, and cigarettes. Initially, the owner and the staff accommodated his requests out of solidarity. However, the requests became increasingly insistent and repeated multiple times a day. Faced with initial refusals, the young man started to behave aggressively, banging the counter, insulting the staff, stealing food and beer, and harassing the female employees.
Despite repeated interventions by law enforcement, the young man continued to behave harassingly, even chasing the baristas behind the premises while they were handling the trash. Every morning, the owner would find him sleeping on a bench outside the bar, and as soon as he saw that the establishment was open, he would enter to insistently demand breakfast.
Exhausted and strained, the bar owner decided to file a complaint with the Public Security Commissionerate of Orvieto. After gathering evidence and testimonies, the investigators sent a crime report notification to the Public Prosecutor’s Office of Terni, which requested the issuance of the restraining order.
The Ghanaian young man, who entered Italy as a minor in 2020 and is awaiting the outcome of his asylum application, is already known to local law enforcement, particularly the State Police in Orvieto, due to previous disruptive behavior. His aggressive conduct, including the destruction of a house assigned to him by social services, led to the request for precautionary measures, which now require him to maintain a distance of no less than 200 meters from the injured party and the premises, refrain from any communication with the injured party, and regularly report to the Judicial Police.