Tra la Terra Santa, il Mediterraneo e l’Antico Continente europeo, le Culture e le Civiltà susseguitesi nel corso dei millenni hanno tracciato e lasciato un sentiero, edificato ponti e ospitali, ancora oggi visibili, tangibili e frequentabili. L’Umanità, entità conforme e difforme al contempo, ha cercato, selezionato, trovato e scelto nei secoli luoghi favorevoli allo stanziamento, dove metter saldamente radici, fino al momento – che sempre viene – di fare fagotto per le mutate condizioni e circostanze vitali e esistenziali e quindi rimettersi in cammino e gioco verso nuovi lidi, nuovi approdi appaganti e rassicuranti.
Lungo questo sentiero, questa rete di cammini che avviluppa le terre, si trovano dei punti particolari di contatto tra il cuore del Pianeta e il Cielo, dove le forze, le energie che gli elementi in eterno mutuo combinarsi e scombinarsi generano e spargono, si concentrano. In questi luoghi crogiuolo si sono via via nel Tempo manifestati e sviluppati ricchi filoni creativi di Cultura e Civiltà. È il caso del territorio tra Tuscia e Umbria con le antiche civite di Bolsena, Orvieto e Todi, legate – insieme anche a Acquapendente e Bagnoregio – da una comune Storia e dalla stessa Cultura che fondano le proprie radici nella concomitante origine geologica e nella medesima storia civica etrusco-umbra in continuo scambio simbionte con Roma. Le civiltà umane che hanno creato questi luoghi e vissuto questo territorio comune, hanno trovato qui il punto di contatto tra Terra e Cielo. Il Luogo Sacro. Il Luogo Celeste. Il Fanum. Il Santuario dove concentrarsi e celebrare le risorse e le ricchezze, naturali, ambientali, paesaggistiche anche nel nome dell’Essere Superiore, della divinità, del Dio.
Oggi l’umanità cosiddetta evoluta è sempre più estraniata da quei contesti di consapevolezza e fusione con la forza e l’energia del sacro. A fatica, quanti ancora riescano a discernere la capacità di poter star bene nel bene, facendo il bene e non pretendendo fugaci equivoci benesseri egoistici, emozioni transitorie caduche, volatili e volubili, si spendono per costruire ponti di sacralità; attingendo là dove il Sacro emerge e si diffonde. Come sui Cammini che passano per e portano a: Bolsena; Orvieto; Todi. Arriveranno Pellegrini per il Giubileo. Non facciamoci sorprendere.
Non distraiamoci. Saremo accoglienti e attenti se riconosceremo e rispolvereremo i nostri Santuari.