Fino al prossimo 9 giugno sarà possibile visitare la mostra fotografica “Volti Fuori – I ritratti dei detenuti.” L’ingresso è gratuito. E’ una mostra che toglie il fiato, basta osservare i volti di persone, uomini che hanno sbagliato, stanno pagando il loro debito con la giustizia e che chiedono con il loro sguardo, nuova fiducia, un’altra occasione. Il laboratorio ideato e diretto dalla fotografa Manuela Cannone ha coinvolto alcuni detenuti della Casa Circondariale di Orvieto. “Fin dal primo giorno – ha spiegato Manuele Cannone – ho voluto che diventassero loro i protagonisti, prendendo confidenza con la macchina fotografica. Ho conquistato il rispetto senza azioni particolari ma solo lavorando con loro, facendoli sentire i veri protagonisti”. La mostra è stata resa possibile anche con l’aiuto della Caritas diocesana e don Marco Gasparri ha voluto sottolineare, “noi come Caritas sono 20 anni che entriamo i carcere. Si è capito quanto sia importante il ponte tra interno ed esterno per offrire un’occasione, un lavoro e per conoscere meglio una parte apparentemente nascosta della città”. Sì, il “carcere di Via Roma”, in tanti lo guardiamo come una cosa esterna e invece è lì, nel centro storico, è un pezzo di Orvieto. E’ un luogo sicuramente particolare, difficile con delle persone che hanno sbagliato ma persone.
I loro volti segnati dal tempo, dalla vita, i loro occhi richiamano l’attenzione più profonda, non del momento. Quegli occhi chiedono non aiuto ma fiducia, comprensione e una nuova vita, lontana da quella che li ha portati in quel luogo di Orvieto, chiuso, con le sbarre, perché ci sono, e sono reali. L’esterno è a pochi passi ma allo stesso tempo lontano, troppo lontano.
Allora rinnoviamo l’invito a fare una piccolissima deviazione entrando nel Palazzo dei Sette e guardare i loro visi, i loro occhi pensandoli semplicemente delle persone.