Si chiama “Visita medica e farmaco – Sospesi”, il progetto pilota promosso e realizzato dall’Associazione “CiCasco” in collaborazione con il Cesvol Umbria per offrire un sostegno concreto ai cittadini in un momento di grave difficoltà, che è stato presentato dal presidente dell’associazione di volontariato per l’inclusione sociale CiCasco, Leandro Tortolini, da Laura Rossi referente del Cesvol Umbria per il territorio, e dai rappresentanti di altre associazioni coinvolte nell’iniziativa, alla presenza del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani.“Visita specialistica e farmaco – Sospesi”, si ispira alla famosa abitudine napoletana del “caffè sospeso”, con la quale i clienti di un bar possono lasciare un caffè pagato per i clienti successivi. In questo caso non si tratta di un caffè bensì di un sostegno più concreto che si concretizza con la messa a disposizione gratuita di medicinali e visite specialistiche essenziali in favore di quelle persone che si trovano in un momento di grave difficoltà, grazie alle strutture che hanno aderito all’iniziativa. Il progetto partirà a gennaio 2022, dopo una adeguata campagna di comunicazione e prevede:
– la partecipazione all’acquisto di medicinali e visite specialistiche essenziali avverrà attraverso le due strutture che aderiscono all’iniziativa: la Farmacia e Parafarmacia FRISONI e lo Studio Polispecialistico Medico Abbadia Medica- Tutti possono donare attraverso il codice IBAN di CiCasco IT08R0200825703000106093064 – nei punti di raccolta distribuiti nella città, attraverso le “scatole” realizzate dai bambini del Centro Diurno educativo-abilitativo per minori “Il Piccolo Principe”– i soggetti beneficiari delle visite mediche e dei farmaci sospesi saranno individuati da figure incaricate del Comune di Orvieto.
“Il progetto ‘Visite mediche e farmaci – Sospesi’ – ha spiegato Leandro Tortolini dell’Associazione CiCasco – nasce grazie alla raccolta di fondi effettuata in occasione dell’evento ‘Metti in moto l’INCLUSIONE’ svoltosi lo scorso 4 settembre presso l’ex Caserma Piave che ha visto giovani disabili e normodotati protagonisti di varie attività ludico-culturali e di uno show motoristico. Questo nuovo progetto consiste in una serie di iniziative che vogliono coinvolgere la cittadinanza a mettere in atto la gentilezza verso il prossimo con azioni solidali. La coscienza attiva, fatta di comportamenti virtuosi, di uomini che rispettano altri uomini, si deve tradurre in gesti quotidiani contagiosi. E’ più efficace intervenire con azioni dirette su ciò che ci circonda ricordandoci che la solidarietà può anche essere a KM zero. Il progetto parte con i fondi raccolti da CiCasco – ha proseguito – ma è un progetto aperto nell’auspicio che ogni cittadino si prenda cura di un altro cittadino per non lasciare nessuno indietro come è nello spirito dell’inclusione. Dobbiamo guardare ad un territorio incerto, impoverito, segnato da profonde diseguaglianze, reso ancor più fragile dalla pandemia e dalla crisi economica che ne è seguita e ne seguirà; il senso di comunità e la responsabilità sociale sono quindi al centro della scena nel momento in cui si evidenza la fatica della mancanza delle relazioni sociali. Il Covid ci impone anche la necessità, difficilmente aggirabile, di ridefinire una scala di valori, di non disperdere nel giro di breve tempo quel prezioso senso di solidarietà e di comunità che, abbiamo capito, rappresenta una risorsa fondamentale in tempi angosciosi di difficoltà e di incertezza. I cittadini ‘attivi’ applicando il principio di sussidiarietà (art. 118 della Costituzione) si prendono cura della comunità – ha concluso – in maniera disinteressata esercitando una nuova forma di libertà, solidale e responsabile, che ha come obiettivo la realizzazione non di interessi privati, per quanto assolutamente rispettabili e legittimi, bensì dell’interesse generale”.
Nel ringraziare CiCasco per l’opportunità di partecipare al progetto, Vittorio Frisoni della omonima Farmacia e Parafarmacia di Orvieto, ha confermato che “la situazione della povertà sanitaria in generale, già non semplice prima del Covid, ora si è ingigantita. C’è una fascia di persone – ha puntualizzato – a cui è precluso l’accesso al farmaco fornito dal servizio sanitario nazionale e quindi sono costrette a scegliere se curarsi o no. Abbiamo sempre partecipato alle iniziative nazionali a sostegno del banco del farmaco ma sono particolarmente orgoglioso di poter far parte di questo importante progetto per il nostro territorio”.
“Lo Studio Polispecialistico Abbadia Medica – ha affermato Giampiero Giordano – è stato vicino all’amico Leandro Tortolini e al suo progetto perché la partecipazione e la passione che ha espresso in questa iniziativa è stata veramente forte e coinvolgente. Mi ha ricordato la mia stessa passione, quando molti anni fa creammo – forse i primi in Italia – il progetto dei defibrillatori a servizio della nostra città. Forse eravamo troppo avanti e fu faticosissimo ma emozionante. Il bello è che ora si cominciano a vedere in tutta Italia i risultati sull’utilità dei defibrillatori. Il progetto ‘Visita medica e farmaco – Sospesi’ è bello, garbato, leggero e, come Abbadia Medica, ci vedrà coinvolti, e speriamo, utili con i nostri medici specialisti, circa 80, che potranno essere di aiuto in molte situazioni”.
Un ringraziamento per essere stato coinvolto nel progetto è stato espresso anche dall’imprenditore Stefano Pace che ha ne ha sottolineato il forte significato con l’auspicio che, attorno ai principi che esso porta avanti, si concentri l’attenzione degli imprenditori e di un grande numero di persone. “L’inclusione e la condivisione rappresenta l’essenza dei bambini, e proprio questi due elementi sono alla base del metodo di lavoro del Centro diurno ‘Il Piccolo Principe’ gestito dalla Cooperativa sociale ‘Il Quadrifoglio’ – ha detto la psicologa Tiziana Frellicca – un metodo che si basa sulla relazione che consente di sperimentare le capacità comunicative, relazionali e l’autonomia dei bambini che diventano gioia e felicità. La realizzazione delle scatole/contenitori per la raccolta dei fondi finalizzati al progetto ‘Visite mediche e farmaci – Sospesi’ ha comportato un grande impegno per i nostri bambini che differenziano queste scatole con i personaggi e i colori della storia del Piccolo Principe. A fronte del loro straordinario impegno viene da chiedersi: quanto noi, persone normotipiche siamo disposte a restituire all’impegno dei bambini, in termini di attenzione?”.
“Il Centro ‘Il Piccolo Principe’ – ha aggiunto da parta sua un operatore della struttura – è aperto quattro ore al giorno e attualmente è frequentato da dieci bambini. Da circa un mese lavoriamo e abbiamo fatto nostro il progetto proposto dal comitato CiCasco sperando che questa avventura sia lunga e proficua. Per la realizzazione delle scatole abbiamo utilizzato materiali di riuso come vecchie scatole di scarpe che, grazie all’aiuto dei bambini e alla loro spontaneità, sono state valorizzate attraverso tecniche semplici. Queste scatole sono ben riconoscibili perché riportando i personaggi e i colori della celebre storia del Piccolo Principe. Una sperimentazione di laboratorio sensoriale che ha coinvolto molto i bambini del centro ed è stata molto utile al fine di favorirne il migliore adattamento”.
“Questo progetto stimola una serie di riflessioni importanti su quanto sia ricca e articolata la presenza del volontariato e del terzo settore in questo territorio – ha affermato la referente territoriale del Cesvol Umbria, Laura Rossi – una presenza che è simbolo di vivacità, di vicinanza e prossimità alla popolazione. Nello specifico, si tratta di un progetto ambizioso che ad oggi coinvolge una serie di soggetti ma che in futuro speriamo possa camminare con due obiettivi a medio-lungo termine: innalzare il più possibile il numero dei soggetti partner del progetto e lavorare sull’aspetto della povertà sanitaria che, dopo un anno di emergenza, oggi arriva a toccare circa il 40% della popolazione, c’è quindi bisogno di educare i cittadini anche alla cultura della sussidiarietà in campo socio-sanitario”.
Anche il sindaco, Roberta Tardani ha salutato con favore l’avvio del progetto dei farmaci e visite mediche sospesi, “un progetto ambizioso ma che è destinato ad incontrare la disponibilità e la sensibilità dei cittadini di Orvieto – ha detto – un progetto nato da una iniziativa di solidarietà che è finalizzato ad altra solidarietà. Il Comune è disponibile ad assicurare qualunque sostegno alla buona riuscita dell’iniziativa”.
La presentazione si è poi conclusa con una anticipazione dell’edizione 2022 dell’evento “CiCasco” che, nel mese di maggio, prevede una o due giornate di attività inclusive finalizzate all’integrazione e accoglienza di persone di altri Paesi. CiCasco sta lavorando al programma che vedrà l’alternarsi di eventi culturali e ludici. A tale proposito, è stato direttamente l’amministratore di Ritorno al Futuro Club Italia Pierluigi Falvo, ad annunciare la presenza del gruppo ad Orvieto la prossima primavera. “Il nostro intento – ha detto – è quello di avvicinare le persone al mondo della tecnologia con eventi divertenti, anche creando occasioni di inclusione finalizzate, nello specifico, a contrastare la violenza sui minori e il bullismo. Dal 1985, generazioni di persone hanno iniziato a sognare con la celebre trilogia del film ‘Ritorno al futuro’, e con il nostro mondo e la macchina del tempo, la mitica DeLorean, vogliamo far parte del sogno di aiutare l’inclusione”.