Cinque giorni di festival, circa 140 ore di musica, 22 band, 79 eventi, circa 140 artisti e 6 location. E poi una mostra, un annullo filatelico speciale, una guida e una grande festa in piazza per salutare l’arrivo del nuovo anno. Presentata all’Auditorium “Gioacchino Messina” di Palazzo Coelli, la 30esima edizione di Umbria Jazz Winter Orvieto. Presenti la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, il presidente della Fondazione Umbria Jazz, Gianluca Laurenzi, il direttore artistico del festival, Carlo Pagnotta, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Libero Mario Mari, il direttore de Le Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, e in collegamento da remoto la governatrice della Regione Umbria, Donatella Tesei.
L’edizione del trentesimo anno ricalca la ormai consueta e ben definita formula di Umbria Jazz Winter, riproponendo location e orari nella loro articolazione più estensiva e completa. Si comincia dunque alle 11.30 con la Street parade dei Funk Off e si finisce alle ore piccole. Una non stop di musica in cui è possibile disegnare il proprio personale itinerario, anche grazie al fatto che quasi tutti gli artisti sono residenti. Le location, tutte nel cuore del centro storico, sono il Teatro Mancinelli, la Sala dei 400 e la Sala Expo del Palazzo del Capitano del popolo, il Palazzo dei sette, il Museo Emilio Greco. A queste bisogna aggiungere un’altra “location” tutta particolare, ovvero le vie del centro, scenario delle parate dei Funk Off. Nel Teatro del Carmine si terranno le iniziative della sezione UJ4KIDS.
Il Duomo infine ospiterà i canti religiosi del coro Gospel il pomeriggio di Capodanno, Giornata Mondiale della Pace, mentre sul sagrato della Cattedrale la sera del 31 dicembre si brinderà al nuovo anno in piazza con la musica dei Funk Off. I cenoni per festeggiare l’arrivo del nuovo anno con tanta buona musica dal vivo si terranno nel Palazzo dei Sette – Meeting Point Bistro e nella Sala Expo del Palazzo del Capitano del Popolo. Qui saranno anche i Jazz Lunch e Jazz Dinner, per chi vorrà coniugare la musica con la buona cucina orvietana. Nel Palazzo dei Sette va in scena musica no-stop dall’ora di pranzo fino a notte.
Ashley Kahn, critico musicale, giornalista e scrittore, una delle grandi “penne” della letteratura jazz contemporanea, sottoporrà a un blindfold test Cecile McLorin Salvant. Il test, a ingresso gratuito, si svolgerà il 30 dicembre alle ore 11 nella Sala dei 400 del Palazzo del Capitano del Popolo. Il blindfold test, ovvero un test “alla cieca”, fu inventato più di 60 anni fa da Leonard Feather per DownBeat, la storica rivista americana. Si fanno ascoltare dei brani ad un musicista che deve indovinare l’esecutore. Che si indovini oppure no, dall’ascolto nasce uno scambio di vedute che si traduce molto spesso in un vero e proprio breve approfondimento sulla musica e sull’artista. Non una sorta di quiz televisivo, dunque, ma un ragionato esame di un musicista, un genere musicale, un brano. Per un appassionato di jazz è una stimolante occasione di conoscenza, anche per il livello di chi conduce il test e dell’artista coinvolta.
Con Umbria Jazz 4 Kids continuano le iniziative dedicate ai più piccoli che la Fondazione Umbria Jazz porta avanti da alcuni anni, in collaborazione con il mondo della scuola e le istituzioni, per rendere più familiare la musica, favorire lo sviluppo di una sensibilità verso il suono, abituare all’ascolto, stimolare la creatività. La musica anche come formidabile strumento di socialità, condivisione e inclusione.
Il 29 e 30 dicembre due eventi sono in programma al Teatro del Carmine, ed uno, il 31, nelle piazze e nei vicoli del centro storico con la collaborazione della Scuola comunale di musica “A.Casasole” di Orvieto. Il primo ha come titolo La Musica delle Emozioni e coinvolgerà alunni della Scuola Primaria di Ciconia dell’Istituto comprensivo Orvieto- Montecchio sui temi “movimenti del corpo, percezione del ritmo e attività motoria”: la musica come strumento di crescita dei ragazzi. Il secondo sarà un “Concerto Clownesco” con Le Clownné & Little Brown Jug Band: uno spettacolo musicale di clownerie per tutti. Infine, il 31 dicembre, “La Buona Strada”, evento itinerante di musica, letture e giocoleria da piazza della Repubblica a piazza Duomo per le vie del centro storico con la Banda giovanile della Filarmonica Luigi Mancinelli.
“Il programma con cui celebriamo i 30 anni di Umbria Jazz Winter è di assoluto livello – ha detto la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani – e racchiude la storia di questo festival che è diventata anche un pezzo della storia della città di Orvieto. Sulla qualità artistica dell’evento parlano i volti e le note dei più grandi musicisti italiani e internazionali che hanno calcato questi palcoscenici e quelli dei giovani talenti che da qui sono stati lanciati. Così come è ormai evidente l’importanza dal punto di vista economico e turistico dell’indotto che la manifestazione ha generato in questi anni. Per questo mi preme sottolineare un altro aspetto ancora più rilevante e significativo e che parla di emozioni. In 30 anni Umbria Jazz ha dato tanto alla città in termini di crescita culturale e ha dato a Orvieto una dimensione internazionale. Ma allo stesso tempo in 30 anni Orvieto è stata però il valore aggiunto dell’evento – ha aggiunto – ha dato a Umbria Jazz un contesto unico e autentico da cui trasmettere i propri valori e la propria identità. Il jazz qui, immerso nelle bellezze di una città incomparabile, ha tutto un altro sapore e crea un’altra atmosfera. A Orvieto con Umbria Jazz Winter la musica è diventata una vera e propria esperienza da vivere”.
ENGLISH VERSION
UMBRIA JAZZ WINTER #30: FIVE DAYS OF MUSIC, EVENTS AND GOSPEL
The 30th edition of Umbria Jazz Winter unfolded as a remarkable celebration of music, events, and gospel, captivating audiences with its extraordinary offerings. Presented at the Auditorium “Gioacchino Messina” in Palazzo Coelli, the event featured a diverse program and high-profile attendees, marking three decades of success.
This thirtieth-year edition adhered to the now customary and well-defined formula of Umbria Jazz Winter, presenting locations and schedules in their most extensive and comprehensive articulation. It all began at 11:30 with the Street Parade of Funk Off, culminating in the small hours. A non-stop musical journey where attendees could craft their personalized itinerary, aided by the fact that almost all artists were local residents. The locations, all in the heart of the historic center, included Teatro Mancinelli, Sala dei 400, Sala Expo in Palazzo del Capitano del Popolo, Palazzo dei Sette, and the Emilio Greco Museum. Additionally, the streets of the city became a unique location, setting the stage for the parades of Funk Off. The Teatro del Carmine hosted initiatives for the UJ4KIDS section.
On New Year’s Eve, the Cathedral hosted religious chants by the Gospel choir in the afternoon, celebrating World Peace Day. In the evening of December 31st, a New Year’s toast in the square accompanied by the music of Funk Off took place on the Cathedral’s parvis. Dinners to celebrate the arrival of the new year with live music were held in Palazzo dei Sette – Meeting Point Bistro and Sala Expo in Palazzo del Capitano del Popolo. Here, Jazz Lunch and Jazz Dinner events also took place for those who wanted to combine music with Orvieto’s excellent cuisine. Palazzo dei Sette featured non-stop music from lunchtime until midnight.
Ashley Kahn, music critic, journalist, and writer, one of the prominent figures in contemporary jazz literature, conducted a blindfold test with Cecile McLorin Salvant. The test, free of charge, took place on December 30th at 11 a.m. in the Sala dei 400 of Palazzo del Capitano del Popolo. The blindfold test, invented over 60 years ago by Leonard Feather for DownBeat, the historic American magazine, involves playing tracks for a musician who must guess the performer. Whether the guess is correct or not, it sparks a discussion that often results in a brief exploration of the music and the artist. It’s not a television quiz but a thoughtful examination of a musician, a musical genre, a piece. For a jazz enthusiast, it’s a stimulating opportunity for knowledge, especially given the caliber of the test conductor and the involved artist.
The initiatives for the younger audience continued with Umbria Jazz 4 Kids, a project that the Umbria Jazz Foundation has been pursuing for several years in collaboration with schools and institutions. It aims to make music more familiar, promote sound sensitivity, encourage listening, and stimulate creativity, using music as a formidable tool for socialization, sharing, and inclusion.
On December 29th and 30th, two events are scheduled at the Teatro del Carmine, and one on the 31st in the squares and alleys of the historic center, in collaboration with the municipal music school “A.Casasole” of Orvieto. The first, titled “The Music of Emotions,” will involve students from the Primary School of Ciconia of the Orvieto-Montecchio Comprehensive Institute on the themes of “body movements, perception of rhythm, and motor activity”: music as a tool for the growth of children. The second will be a “Clownesque Concert” with Le Clownné & Little Brown Jug Band: a musical clowning show for everyone. Finally, on December 31st, “La Buona Strada,” a traveling event of music, readings, and juggling from Piazza della Repubblica to Piazza Duomo through the streets of the historic center with the Youth Band of the Filarmonica Luigi Mancinelli.
“The program with which we celebrate the 30 years of Umbria Jazz Winter is of absolute quality,” said the Mayor of Orvieto, Roberta Tardani. “It encapsulates the history of this festival, which has also become a part of the city’s history. The artistic quality of the event speaks through the faces and notes of the greatest Italian and international musicians who have graced these stages and those of the young talents launched from here. It’s now evident the economic and tourist importance of the impact that the event has generated over the years. For this reason, I want to underline another even more relevant and meaningful aspect that speaks of emotions. In 30 years, Umbria Jazz has given a lot to the city in terms of cultural growth and has given Orvieto an international dimension. But at the same time, Orvieto has been the added value of the event in 30 years. It has given Umbria Jazz a unique and authentic context from which to convey its values and identity. Jazz here, immersed in the beauties of an incomparable city