Il primo confronto tra candidati sindaco si è svolto il 5 marzo. E’ stato un confronto tematico sulla sanità interessante, pacato se non con qualche eccezione e che ha evidenziato come le criticità nel settore vengono da lontano, molto lontano. Bene PrometeOrvieto seppure con qualche sbavatura, in particolare per la mancata opportunità di rivolgere domande ai candidati e per i due interventi in coda al dibattito di rappresentanti di Nova e Abitare Orvieto che non hanno candidati ufficiali nella competizione elettorale.
TICA TAC/1: c’è stato fair-play tra i tre candidati con qualche eccezione da parte dell’attuale sindaca che ha tacciato di disfattismo chi critica.
TIC TAC/2: Liste d’attesa, un problema mai risolto. Lo ha spiegato Stefano Biagioli elencando i tempi medi di attesa per tante prestazioni. Roberta Tardani ha sottolineato come la situazione sia peggiorata anche a causa della pandemia che ha bloccato tutto e ora si sta recuperando il tempo perduto anche se c’è un forte aumento delle prescrizioni da parte dei medici di famiglia. Roberta Palazzetti ha puntato il dito sui tempi. In pratica ha evidenziato come nel 2016 l’allora opposizione guidata proprio da Tardani abbia chiesto l’istituzione di una commissione sulle liste d’attesa. Quindi almeno da allora i partiti, tutti, non sono riusciti a trovare una soluzione.
TIC TAC/3: Ospedale e Casa di Comunità sono state il tentato colpo di teatro della sindaca che ha esordito proprio con la comunicazione dell’avvenuta assegnazione dell’appalto integrato. Rimangono scoperte tante criticità a partire dalla viabilità. Ma c’è molto di più. Stefano Biagioli ha sottolineato come in Veneto e Lombardia le strutture esistenti siano scatole vuote perché manca il personale medico e infermieristico. Roberta Palazzetti, confermando il problema relativo al personale, ha puntato il dito sui fondi stanziati e i tempi ristretti. I fondi sembrano, visti i prezzi attuali in edilizia, bassi e non andranno a coprire anche le attrezzature mediche e gli arredi. Poi c’è la questione tempi; molto ristretti e i ritardi sulla tabella di marcia del PNRR, come certificato dal sito ufficiale del ministero.
TIC TAC/4: l’elisoccorso è stato presentato come la panacea delle patologie tempo-dipendenti e come esempio virtuoso. A parte gli alti costi di gestione la verità è semplice. Bisogna sperare che la fase acuta avvenga di giorno e con il bel tempo altrimenti si torna alla cara e vecchia ambulanza e addio intervento rapido. Basterebbe fornire l’ospedale di Orvieto di un’emodinamica ma…
TIC TAC/5: ecco l’emodinamica, la chimera per i cittadini orvietani. Il servizio, che ha un costo, eviterebbe i viaggi della speranza durante le urgenze nella quasi totalità dei casi. Ma la politica è sorda, anzi il governo regionale è sordo visto che in consiglio regionale è stata approvata una mozione che impegnava la giunta a prevedere nel Piano Regionale un’emodinamica a Orvieto. Anche il consiglio comunale, ma solo nel 2023, ha approvato all’unanimità una richiesta simile nonostante i tentennamenti di parte della maggioranza in consiglio.
TIC TAC/6: disfattismo, sembra essere questo il nuovo mantra della sindaca. Accusa chi critica, chi evidenzia un problema di essere disfattista e di essere contro la città. Assolutamente, disfattista è chi denigra la città e chi finge che non ci siano problemi per poi ritrovarsi a gestire emergenze e risultati pessimi che arrivano dalle analisi dei numeri, questi sì, certi. Sembra essere di moda non accettare le critiche e il pensiero libero…”La libertà non è star sopra un albero. Non è neanche il volo di un moscone. La libertà non è uno spazio libero…La libertà è partecipazione”, scrisse l’immenso Giorgio Gaber.