Lunedì 2 ottobre mattina al loro arrivo studenti, docenti e personale del Liceo Classico si sono trovati la facciata tappezzata di fogli con frasi di protesta contro la cronica mancanza di aule per l’istituto orvietano. Già le aule, questo è il vero problema della scuola. Lo riferiscono alcuni studenti e dipendenti della scuola. Lo scorso anno scolastico avevamo sottolineato il migrare a turno di due classi sempre per la mancanza di aule e la conseguente mancanza di laboratori, esistenti, ma trasformati in classi.
E quest’anno? Anche perché la soluzione era stata definita temporanea. Rimane il problema delle aule e allora per risolverlo si è pensato bene di rendere le classi mobili, quindi ogni ora si cambia, più o meno. E’ un sistema che viene utilizzato in altre scuole dove c’è un numero elevato di ore laboratoriali ma non è il caso del classico, delle scienze umane e del liceo economico sociale. Tre indirizzi, tre esigenze diverse e un palazzo strutturato per un solo Liceo. Nel frattempo a soffrire è proprio il classico che ha una sola nuova sezione e pochi iscritti. Ma le classi mancano e allora, stando sempre alle informazioni che siamo riusciti a reperire, per alcune ore l’indicazione è cortile, ad esempio per educazione motoria. E quando piove? Quando è molto freddo? Niente palestra, niente aula. A breve verrà trovata una soluzione ma temporanea. In una palestra ci dovrebbe essere un’attrezzatura adeguata, materassini per svolgere attività fisica in sicurezza. Sarà così?
Questo è quanto ci hanno riferito diverse persone; rimaniamo sempre disponibili alla posizione ufficiale della scuola.