La parola coincidenze in campagna elettorale è fra le più utilizzate. E’ successo due volte in due giorni, quasi un record.
5 marzo, c’è il primo confronto tra candidati alla carica di sindaco sulla sanità. A poche ore dall’incontro ecco che arriva in soccorso dell’attuale sindaca la notizia che è stato assegnato l’appalto integrato sull’ex-ospedale. Un colpo di teatro non da poco visto che gran parte delle domande erano proprio sull’argomento spinoso e controverso. Ma non è finita qui.
9 marzo, è il giorno in cui Intermedia, Cogesta e Club Amici della Stampa hanno organizzato un convegno su formazione, università e opportunità di sviluppo per la città. Fra gli invitati la sindaca. E d’improvviso proprio il 6 marzo arriva la convocazione per l’8 marzo della conferenza dei capigruppo dove sono previste delle comunicazione della sindaca sul consiglio di amministrazione del Centro Studi. Già, ormai da ottobre il cda non può operare nel pieno delle funzioni perché scaduto. Proprio al convegno è stata invitata la presidente del CSCO che però ha declinato molto probabilmente proprio perché praticamente senza autonomia in quanto in carica solo per l’ordinaria amministrazione.
Due coincidenze in due giorni fanno una certezza. Probabilmente per tirare fuori dalle sabbie mobili dell’amministrazione progetti, piano annunciati serve organizzare un confronto o un convegno. Le elezioni fanno spesso miracoli, sempre, per lavori, sistemazioni stradali e autorizzazioni varie. E allora proviamo a ricordare qualche altro progetto annunciato e poi lasciato nel dimenticatoio. Torniamo all’ex-ospedale. Quando fu spiegato con grande enfasi che si era trovata la soluzione con la USL fu anche detto che la parte frontale dell’edificio veniva messa a disposizione del Comune. Poco tempo dopo la sindaca spiegava che aveva grandi progetti e lì avrebbe esplicati di lì a poco. Da allora è calato il totale silenzio. Ma ora, magari grazie anche allo sblocco dei lavori potrebbe anche venir fuori qualcosa di questi progetti, anzi “grandi progetti”.
C’è poi la questione ventennale della Caserma Piave. Sono passati Cimicchi, Mocio, Concina e Germani e tutti hanno sempre annunciato progetti, programmi, imminenti svolte. NOn ha fatto eccezione Tardani che ormai sei mesi fa, giorno più o giorno meno, ha annunciato pubblicamente di avere offerte di vario genere che avrebbe svelato di lì a poco. Non solo alla conferenza di fine anno ha spiegato che avrebbero proceduto con il cosiddetto “spacchettamento” dell’edificio per ospitare più progetti ormai in dirittura d’arrivo. Ecco la dirittura d’arrivo della consiliatura e di possibili soluzioni neanche l’ombra. Forse con l’avvicinarsi dell’annunciato incontro sulla Piave magicamente uscirà fuori una soluzione da attuare nel futuro…
Coincidenze elettorali…forse capitolo uno.