L’Assemblea legislativa dell’Umbria durante la seduta del 14 novembre ha discusso l’interrogazione a risposta immediata dei consiglieri regionali Michele Bettarelli e Fabio Paparelli (Pd) relativa alla “Situazione del completamento della complanare di Orvieto”.
Dopo aver brevemente ricostruito la storia dell’infrastruttura, Bettarelli ha chiesto “se la Giunta è al corrente dei ritardi nell’attivazione dei nuovi cantieri. Più nello specifico: quando si prevede l’indizione delle gare d’appalto; se tali ritardi sono legati alle mancate autorizzazioni dei vari Enti, compresa la Soprintendenza e Autostrade per l’Italia. Se, considerando l’aumento generalizzato dei costi di materiali ed energetici, saranno rispettate le previsioni di spesa, in caso contrario, se sono eventualmente previsti finanziamenti aggiuntivi e attingendo a quali risorse e per quali importi. La Complanare Orvieto è un’opera infrastrutturale pubblica prevista nell’accordo di programma quadro per la viabilità Governo-Regione Umbria del 2004 e finanziato con le risorse del fondo di sviluppo e coesione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della regione Umbria, della provincia di Terni e del Comune di Orvieto. Il primo tracciato della Complanare è stato realizzato nel 2017 e consente di collegare Orvieto Scalo con l’abitato di Ciconia e il Polo Ospedaliero con la realizzazione del Ponte Sandro Pertini. Il secondo tratto, ancora da realizzare, consentirà di raggiungere la frazione di Sferracavallo decongestionando così definitivamente il traffico sulle strade delle frazioni di Orvieto Scalo e Sferracavallo”.
L’assessore Enrico Melasecche ha risposto che “a seguito della realizzazione del primo stralcio della complanare, il Comune ha proseguito la progettazione con un secondo stralcio, articolato in due lotti, per collegare la zona ovest dell’asse ferroviario con l’abitato. Il primo lotto si sviluppa dalla rotatoria esistente e corre parallela all’autostrada. Il costo complessivo del primo lotto è di 12,9 milioni di euro, che la Giunta regionale ha messo a disposizione. Il secondo lotto si sviluppa dal tratto terminale del lotto 1 per proseguire fino alla Provinciale 44. Il 23 ottobre il Comune ha indetto due distinte Conferenze dei servizi, una decisoria e una istruttoria, entrambe ora sospese per adeguare la documentazione rispetto all’interesse archeologico. C’è stata una particolare complessità nella progettazione perché alcuni settori dell’opposizione al Comune di Orvieto hanno chiesto una variante per ridurre il consumo di suolo e non impattare su aree di pregio. E il Comune ha fatto di tutto per ridurre il consumo di suolo. Si sta procedendo per terminare il primo lotto nei tempi più rapidi possibili”. Michele Bettarelli ha replicato auspicando che “rispetto alle somme stanziate dalla Regione si possa passare presto all’attivazione degli interventi, con una parallela azione di sollecitazione dell’Umbria verso il ministero e i tavoli romani”.
Tradotto dallo slang della politica i tempi si sono dilatati perché la Regione lo scorso ottobre ha inserito il primo lotto del II stralcio per 12,9 milioni di euro tra le opere strategiche da finanziare con il Fondo per lo sviluppo e la coesione che dovrà essere presentato al governo per il definitivo finanziamento, questo certo in quanto è fra le 22 opere approvate. Da parte sua il Comune ha proceduto con la convocazione di due distinte conferenze dei servizi ma si dovrà attendere il via libera della Soprintendenza sul tracciato. Si allungano, dunque i tempi per un’opera strategica per la città e per un possibile futuro sviluppo dell’area industriale di Bardano.