“Perché alcuni paesi vincono mentre altri perdono?” Questa domanda costituisce l’incipit di uno studio che l’economista Stefan Dercon ha messo alla base del suo ragionamento. “Perché alcuni paesi hanno prosperato mentre altri hanno fallito?”. Stefan Dercon sostiene che la risposta non sta in uno specifico insieme di politiche, ma piuttosto in un “patto di sviluppo” fondamentale, in base al quale le élite di un paese passano dalla protezione delle proprie posizioni alla scommessa su un futuro basato sulla crescita”. Egli arriva alla conclusione che la ricchezza di un Paese non è data dalle risorse naturali che esso possiede ma dalla qualità delle proprie élite. Trova ispirazione in questo concetto il convegno organizzato per il 9 marzo alle 17 e 30 nell’auditorium “Gioacchino Messina” di piazza Febei ad Orvieto sul tema dell’alta formazione e del rilancio del progetto universitario dal titolo: “L’economia della conoscenza per il futuro di Orvieto. Quali strategie per il polo universitario e l’alta formazione” per iniziativa della casa editrice Intermedia Edizioni e di Cogesta Servizi Orvieto in collaborazione con il Club Amici della Stampa e del neo costituito comitato “Universitas studiorium”.
I TEMI IN DISCUSSIONE
Gli argomenti che saranno oggetto del dibattito, che sarà aperto dal sindaco di Orvieto Roberta Tardani, sono quelli collegati all’economia della conoscenza, per contribuire a delineare un nuovo modello di sviluppo della città. Si parlerà dunque delle possibile strategie per rilanciare il progetto del polo universitario, partendo da ciò che esiste attualmente ovvero dal Centro studi e le convenzioni attualmente in essere con le università americane, ma affrontando una serie di temi come quello del decentramento dall’ateneo regionale, dei possibili rapporti con altre università straniere e private, il ruolo che può essere giocato dagli atenei telematici che sono attualmente undici riconosciuti dal Miur con ben 370 sedi con 224 mila iscritti, pari al 11,5 % degli studenti universitari italiani. Altro argomento che verrà trattato è quello degli Its, gli Istituti tecnici superiori, finanziati dal Governo Draghi in funzione dello stretto collegamento tra mondo delle imprese e formazione superiore. L’obiettivo è quello di fornire un quadro aggiornato delle possibilità esistenti nel contesto attuale per rilanciare il progetto dell’alta formazione, lavorando anche sulle opportune sinergie con il mondo imprenditoriale.
I RELATORI
Parteciperanno al convegno vari relatori espressione del mondo economico, accademico e politico. Si tratta di Lorenzo Lucarelli, sindaco di Narni che affronterà il tema: “Il decentramento statale è ancora una prospettiva? Il caso Narni“, Stefano Armenia dell’Università telematica Iul su “Le università telematiche, una risorsa per i territori“, Riccardo Corradini, titolare dell’ istituto Ludus su “Costituire una rete territoriale solida per risolvere un problema formativo complesso“, Anna Maria Fausto, ordinaria di Zoologia, già pro rettore dell’università della Tuscia su “L’università della Tuscia, una collaborazione possibile?”, Mauro Franceschini, presidente regionale Confartiginato su “Gli atenei nelle economie cittadine, Terni e Orvieto“. Ancora Fulvia Lazzarotto di Welcare Industries su “Formazione scolastica ed esigenze delle imprese orvietane“. Danilo Capponi direttore di Elettrolonk e Ivano Mocetti, presidente di Costa d’Oro parleranno dell’Itelco e di Eugenio Fumi. Della formazione superiore e degli Its parleranno Lorella Monichini e Cinzia Meatta, rispettivamente dirigente scolastico dell’istituto scientifico Majorana e dell’istituto omnicomprensivo Laporta. Ci sarà il sindaco di Bagnoregio Luca Profili che illustrerà l’importante collaborazione che Bagnoregio vanta da anni con l’università di Yale e la scuola di architettura.
PERCHE’ EUGENIO FUMI
Eugenio Fumi, fondatore di Itelco, è stato uno dei più importanti imprenditori nel settore delle telecomunicazioni. Partito dal nulla, fece di Itelco il quarto produttore al mondo di trasmettitori. L’azienda aveva originariamente sede a palazzo Coelli che ospita il convegno e che apparteneva in origine alla famiglia di Fumi. Eugenio Fumi è stato un grande innovatore nel mondo dell’imprenditoria, ma nella sua veste di insegnante all’istituto professionale di Orvieto ha costituito anche quel modello di docente-imprenditore capace di creare un connubio funzionale e di grande successo tra scuola ed impresa.
Si ringrazia la fondazione Cassa di risparmio di Orvieto per la gentile concessione dell’auditorium “Gioacchino Messina”.