In merito ai recenti articoli di stampa relativi alla delibera della giunta comunale sui proventi delle sanzioni amministrative pecuniari per le violazioni alle norme del Codice della Strada, l’assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo, e l’assessore alla Polizia locale, Carlo Moscatelli hanno rilasciato la seguente dichiarazione.
“Una lettura superficiale e parziale degli atti amministrativi legati al bilancio e agli introiti delle sanzioni dal Codice della Strada, dalla quale scaturisce un’altrettanto approssimativa e distorta interpretazione – affermano – vuole far passare l’amministrazione comunale come una “sanguisuga” che punterebbe solo a fare cassa con i proventi delle infrazioni e a vessare i cittadini. Non è cosi. Se soltanto, infatti, si fosse minimamente approfondita la questione si sarebbe scoperto che la cifra stimata nel bilancio di previsione 2024 non è assolutamente record ma in linea con gli importi accertati negli anni precedenti, se non inferiore. Per una corretta informazione a beneficio di coloro che non sono avvezzi ai bilanci degli Enti pubblici, va ricordato che le previsioni vengono stimate sulla base dei proventi accertati nell’anno precedente. E le previsioni sono cautelative proprio in virtù dell’incertezza delle entrate derivanti dalle sanzioni del Codice della Strada”.
“Nello specifico – proseguono – nel 2023 la previsione di incasso era di 767mila euro. La previsione inserita nel bilancio 2024 è pari a 747mila euro, inferiore quindi rispetto alla previsione iniziale del 2023. Al 30 novembre 2023, invece, i proventi accertati (e quindi reali) ammontano a 695mila euro, di gran lunga inferiori ai 968mila euro accertati nel 2022 e ai 716mila del 2021. E’ dunque evidente che prima di quest’anno gli incassi dalle sanzioni stradali non fossero intorno ai 500mila euro, come invece si sostiene, a meno che non si voglia paragonare il dato ai bilanci degli anni Covid in cui tutte le entrate erano state sottostimate rispetto al normale, soprattutto quelle legate alla mobilità delle persone come era stato per i parcheggi e per la tassa di soggiorno. Va inoltre precisato come oltre il 50% delle sanzioni e circa il 70% degli incassi, arrivano dai varchi elettronici della ztl che sono punti di controllo fissi e non vengono certo spostati per inseguire o vessare i cittadini“.
“In questo contesto – commentano ancora – non si regge la frettolosa interpretazione per cui il prossimo anno, guarda caso l’anno elettorale, gli orvietani saranno tartassati dalle multe per fare cassa e appare ancora più fantasioso poi legare un presunto incremento delle sanzioni alle nuove assunzioni nella polizia locale. La verità è diversa da quella che si vuole dare in pasto in particolare al pubblico dei social. La verità è che i vigili urbani quando fanno le multe sono cattivi, e con loro il Comune, e quando non fanno le multe non fanno il loro dovere e con loro gli amministratori comunali che non fanno fare i controlli. Forse servirebbe un maggiore equilibrio e soprattutto maggiore senso civico. La verità è che gli agenti della polizia locale vengono assunti e lavorano per garantire l’ordine nella nostra città, la sicurezza dei nostri figli quando escono da scuola, il corretto svolgimento delle manifestazioni, il rispetto delle regole in generale. La verità è che i proventi delle sanzioni hanno specifiche finalità come il miglioramento della sicurezza stradale, che va dagli attraversamenti pedonali illuminati e rialzati realizzati in questi anni fino alla manutenzione dei manti stradali sulla quale mai come in questi quattro anni si è investito per migliorare la viabilità di piazze e strade della città, dal centro storico alle frazioni”.
“E’ evidente – concludono – anche che la campagna elettorale per il 2024 sia iniziata in anticipo rispetto al solito ma l’auspicio è che si possa parlare in maniera serie e approfondita dei temi che riguardano la nostra città evitando di creare ingiustificati allarmismi, discutere dei problemi ma soprattutto delle soluzioni alle quali questa amministrazione ha lavorato e sta lavorando con impegno in questi anni”.
ENGLISH VERSION
IN RESPONSE, COUNCILORS PIZZO AND MOSCATELLI SAY, “SANCTIONS IN LINE, WE DON’T BURDEN THE CITIZENS EXCESSIVELY”
Regarding the recent newspaper articles regarding the municipal council’s resolution on the proceeds from pecuniary administrative sanctions for violations of the Highway Code, the Councilor for Finance, Piergiorgio Pizzo, and the Councilor for Local Police, Carlo Moscatelli, have issued the following statement.
“A superficial and partial reading of the administrative acts related to the budget and the revenues from fines under the Highway Code, from which an equally approximate and distorted interpretation emerges,” they state, “seeks to portray the municipal administration as a ‘bloodsucker’ that aims only to make money from the proceeds of infractions and to harass citizens. This is not the case. In fact, if the issue had been even minimally explored, it would have been discovered that the estimated amount in the 2024 budget is absolutely not a record but in line with the amounts ascertained in previous years, if not lower. For correct information for those not accustomed to the budgets of public entities, it should be noted that forecasts are estimated based on the proceeds ascertained in the previous year. And the forecasts are cautious precisely because of the uncertainty of the revenues from Highway Code fines.
“Specifically,” they continue, “in 2023, the estimated collection was 767,000 euros. The estimate included in the 2024 budget is 747,000 euros, lower than the initial estimate for 2023. As of November 30, 2023, the actual proceeds amount to 695,000 euros, far lower than the 968,000 euros ascertained in 2022 and the 716,000 euros in 2021. It is clear that before this year, revenue from traffic fines was not around 500,000 euros, as claimed, unless one wants to compare the data with the budgets of the Covid years when all revenues were underestimated compared to normal, especially those related to the mobility of people, as was the case for parking and the tourist tax. It should also be clarified that over 50% of the fines and about 70% of the revenue come from the electronic access points of the ZTL (limited traffic zone), which are fixed control points and are certainly not moved to chase or harass citizens.
“In this context,” they comment further, “the hasty interpretation that Orvieto residents will be burdened with fines next year, conveniently the election year, to make money is not sustainable, and it seems even more imaginative to then link a presumed increase in fines to new hires in the local police. The truth is different from what is being presented, especially to the social media audience. The truth is that traffic wardens are bad when they issue fines, and with them, the Municipality is bad, and when they don’t issue fines, they are not doing their duty, and with them, the municipal administrators are not ensuring proper controls. Perhaps more balance and, above all, greater civic sense are needed. The truth is that local police officers are hired and work to ensure order in our city, the safety of our children when they leave school, the proper conduct of events, and the general respect for rules. The truth is that the proceeds from fines have specific purposes such as improving road safety, ranging from illuminated and raised pedestrian crossings implemented in recent years to road surface maintenance, which has been invested in more than ever in these four years to improve the roads and streets of the city, from the historic center to the outskirts.
“It is evident,” they conclude, “that the 2024 election campaign has started earlier than usual, but the hope is that serious and in-depth discussions on the issues affecting our city can take place, avoiding creating unjustified alarmism, discussing problems, but above all, solutions that this administration has worked on and is working on diligently in recent years.”