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E’ domenica, e durante la Santa Messa don Luca, parroco di Sant’Andrea, ricorda la situazione della Chiesa di San Rocco. A Piazza del Popolo è lì come triste monumento dell’incuria con la facciata transennata, inagibile, malandata. Eppure, spiega sempre il parroco, c’è chi vorrebbe investire, chi vorrebbe restaurare, chi vorrebbe restituire la Chiesa alla città.
Ma allora che succede? la Chiesa di San Rocco è stata per anni concessa in uso al Comune, poi è tornata nella disponibilità della Diocesi. L’impegno da parte dell’Ente era quello di sistemare il tetto e gli interni. A cura della Soprintendendenza fu rifatto il tetto ma poi improvvisamente, i lavori s’interruppero perché terminarono le risorse. La Chiesa di San Rocco da allora è chiusa, semicoperta malamente, con un telone strappato che raffigurava il portale, meritorio tentativo di ricordare l’originale facciata durante i lavori…infiniti.
Il tempo sembra essersi fermato inesorabilmente, rendendo inaccessibile un piccolo gioiello d’arte nel pieno centro cittadino, in piazza del Popolo, quella che qualcuno voleva trasformare nel salotto della città e comunque quella stessa utilizzata per i grandi eventi e quella che ospita il Palazzo dei Congressi e ideale continuazione del Palazzo dei Sette, dalla facciata trascuratissima e deposito dei bidoni dell’immondizia come documentato recentemente sempre da OrvietoLife (vedi link all’articolo).
Un piccolo caso che cercheremo di chiarire per evitare che un altro gioiello della città resti inavvicinabile e inagibile così come la Chiesa di San Francesco.
