Il sindaco Roberta Tardani e il vice con delega a urbanistica e patrimonio, Mario Angelo Mazzi, hanno incontrato il 18 novembre i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia di Sferracavallo ed è stata l’occasione per presentare i lavori strutturali per 2,6 milioni di euro che sono stati inseriti nel piano triennale della opera repubbliche 2022-2024.
All’appuntamento, convocato dopo l’ordinanza che ha temporaneamente chiuso fino al 26 novembre la sezione Nido per consentire approfondimenti tecnici sulla struttura, hanno partecipato anche la responsabile dei Servizi educativi del Comune di Orvieto, Serena Ciambella, e i rappresentanti della coop sociale “Il Quadrifoglio” che gestisce il servizio. “Questa amministrazione – ha spiegato il sindaco – per la prima volta dopo tanto tempo ha avviato una ricognizione sistematica della sicurezza sismica di tutti gli edifici scolastici e gli asili nido di sua proprietà. Dal mese di maggio e durante l’estate anche la scuola dell’infanzia di Sferracavallo è stata oggetto dei controlli ma nei giorni scorsi, in seguito alle segnalazioni ricevute dagli operatori alle quali sono seguiti i sopralluoghi dei tecnici del Comune, è stato evidenziato il possibile peggioramento di alcune fessure su alcuni tramezzi già attenzionate nella porzione di edificio che ospita il nido. Per questo il 10 novembre, a tutela della sicurezza dei bambini e degli operatori, abbiamo deciso di chiuderlo temporaneamente per poter consentire una serie di approfondimenti che per loro natura necessitano lo sgombero dei locali. Contestualmente – ha proseguito – abbiamo avviato subito la ricerca di spazi per ospitare i 32 bambini del Nido, da 0 a 3 anni, effettuando sopralluoghi sia nei locali di proprietà comunale che in strutture private. Per quanto riguarda la sezione Lattanti siamo pronti a trasferire temporaneamente il servizio presso il Nido comunale ‘L’Arcobaleno’ di via dei Dolci, dove sono già in corso dei lavori di adeguamento della struttura, mentre per gli altri, dopo aver sondato ogni tipo di possibilità, sono stati individuati gli spazi di via degli Aceri attualmente concessi in comodato d’uso all’associazione di volontariato Andromeda. Il Nido non è un servizio come gli altri e necessita di condizioni con precisi requisiti difficili da trovare in qualsiasi spazio. La sala di via degli Aceri è posizionata al piano terra ed è direttamente collegata al Nido comunale ‘Pane e cioccolata’ di Ciconia, cosa che agevolerebbe l’integrazione del servizio e consentirne la riapertura in tempi rapidi”.
“In virtù di questa emergenza – ha aggiunto il Sindaco – all’associazione Andromeda è stato prospettato il temporaneo trasferimento nell’adiacente Sala Corsica, in maniera esclusiva e con la piena disponibilità del Centro sociale di Ciconia che la gestisce, dove sono già iniziati i lavori per la realizzazione dei bagni che prima mancavano, anche attrezzati per i disabili, e per l’installazione di un impianto di riscaldamento/condizionamento in aggiunta alle stufe a pellet già presenti. Capisco il disagio per i ragazzi di Andromeda e per le loro famiglie ma la proposta che è stata fatta è assolutamente adeguata alle loro esigenze e si tratterebbe comunque di un trasferimento temporaneo e limitato al tempo necessario a fronteggiare l’emergenza. Presso la Sala Corsica sarà possibile per l’associazione continuare le attività di musicoterapia e teatroterapia che si svolgono due giorni a settimana. A oggi questa è l’unica soluzione possibile per trovare una sede adeguata ai bambini del Nido di Sferracavallo e stiamo lavorando per rispettare i tempi dell’ordinanza. Già in settimana, infatti, siamo pronti a trasferire la sezione Lattanti in via dei Dolci e confidiamo nella disponibilità al trasferimento in via degli Aceri. Purtroppo la speculazione politica sulla vicenda non ha aiutato il confronto. Incontreremo la presidente dell’associazione Andromeda per rassicurare e spiegare ulteriormente quello che intendiamo fare. Confido che prevarrà il senso di responsabilità da parte di tutti”.
“Nel frattempo – ha concluso – anche sulla scorta dell’importante lavoro di ricognizione avviato nelle scuole, è nostra intenzione risolvere definitivamente il problema dell’edificio che ospita la scuola dell’Infanzia di Sferracavallo con un intervento strutturale e di messa in sicurezza da 2,6 milioni di euro che è stato inserito nel nuovo piano triennale dei lavori pubblici e per il quale è possibile reperire i finanziamenti necessari attraverso un bando del Ministero”.
“Le criticità di quella struttura – ha spiegato il Vicesindaco, Mario Angelo Mazzi – sono note da oltre 20 anni. L’edificio, e in particolare la parte del Nido che si trova in un corpo di fabbrica staccato dal resto, è costruito su una base argillosa che durante il periodo invernale e delle piogge si rigonfia e in estate si asciuga provocando un assestamento della struttura per cui le tamponature tendono a fessurarsi. Durante l’estate si è intervenuti per monitorare e consentire la ripresa in sicurezza delle lezioni ma nei giorni scorsi gli operatori della scuola hanno manifestato la loro preoccupazione sull’accentuarsi del quadro fessurativo e per questo si è deciso di avviare un’ulteriore approfondimento tecnico con controlli che necessitano di avere i locali vuoti. La struttura – ha chiarito – non è a rischio di cedimento ma parlando di bambini fino a 3 anni anche il semplice distacco di un piccolo pezzo di intonaco sarebbe stato pericoloso. Al di là dell’emergenza – ha concluso – stiamo pensando al futuro e lavorando a tutto campo per risolvere il problema che si trascina da troppi anni. Nel giro di poco tempo le verifiche che abbiamo avviato ci diranno se la scuola è utilizzabile per l’anno scolastico in corso oppure dovremmo pensare a soluzioni alternative che sono già nelle nostre possibilità finanziarie. Per questo abbiamo inserito l’intervento nel piano delle opere pubbliche”.
“Eravamo a conoscenza delle problematiche della struttura – hanno sottolineato i rappresentanti della coop ‘Il Quadrifoglio’ – e gli interventi fatti durante l’estate garantivano una ripartenza in sicurezza. Ma negli ultimi tempi i fenomeni erano più evidenti del passato e lo abbiamo segnalato al Comune. Abbiamo così svolto due sopralluoghi da parte nostra e il Comune si è mosso immediatamente con i propri tecnici. Abbiamo agito nell’interesse dei bambini e dei nostri operatori perché è nostro obbligo garantire loro condizioni di sicurezza. In un momento di emergenza – hanno detto – le soluzioni prospettate dall’Amministrazione Comunale ci sembrano le migliori. Per l’esigenza di avere una cucina interna la soluzione di via dei Dolci per i Lattanti è la più comoda e anche quella di via degli Aceri a Ciconia è ottimale dal punto di vista dell’organizzazione del servizio. Avere lì già servizi finalizzati al nido è sicuramente un vantaggio e accorcia i tempi perché non dobbiamo dimenticarci che oltre al disagio delle famiglie c’è il problema degli operatori che in questo momento sono senza lavoro”.