Non di buon auspicio gli incontri che si sono tenuti in questi giorni tra amministrazione locale
e questo ancora misterioso ai piu’ comitato dei pendolari.
Una serata, quella del 16 gennaio, ancora ricca di passione per il rientro a casa dei pendolari orvietani con il treno intercity 598 in partenza da Roma Termini alle ore 18,15. Già alle sei si era capito che sarebbe stata una nuova serata complicata. Varie erano le voci a un quarto d’ora dalla partenza del treno. Chi vociferava che sarebbe partito dal binario tre, chi dal binario uno, chi dal binario due est, chi dal binario uno est. Ogni sera un terno al lotto capire il binario di partenza.
A un certo punto sui monitor si è risolto l’arcano. Il treno 598 sarebbe partito dal binario 2 est con cinque minuti di ritardo. La grande massa di pendolari del territorio orvietano si è incamminata di buona lena verso i binari uno e due est.
Con la consolazione che cinque minuti di ritardo non sono poi tanti. Anche se, dopo una giornata di duro lavoro, quando si arriva verso le sei stanchi e infreddoliti, ogni minuto di ritardo sembra diventare un’ora.
Il tempo di percorrere il chilometro che separa i binari principali dai binari uno e due est e come per magia i minuti di ritardo in partenza sono diventati quindici. Stanchi, disillusi, sconfortati, infreddoliti. Questi i sentimenti dei viaggiatori locali quando i minuti di ritardo in partenza sono passati da quindici a venticinque. Poi a trentacinque.
Poi a quarantacinque. A cinquanta. A sessanta. Rassegnazione e scoramento misto a un forte senso di rabbia tra i tanti pendolari orvietani. Tante le imprecazioni contro questa amministrazione che per anni non ha mosso un dito e che ora sembra voglia fare fiamme e fuoco.
Tanti i commenti inviperiti verso questo misterioso comitato pendolari che ancora parla di dover monitorare per annotare eventuali criticità. Alla fine, abbondantemente dopo le sette, l’intercity 598 è partito.
Doveva arrivare alla stazione di Orvieto alle 19,21. E’arrivato alle 20,26.Con un’ora e cinque minuti di ritardo. Scendendo dal treno il tabellone luminoso segnalava in arrivo l’intercity 594 delle 20,15 per Roma Termini con, anch’esso, un’ora pari pari di ritardo.
Insomma ,tutto si può dire tranne che definire monotone queste quotidiane giornate ricche di passione e sorprese per i pendolari del comprensorio orvietano in viaggio da e per la Capitale.
ENGLISH VERSION
JANUARY 16, 2024. INTERCITY 598, ANOTHER EVENING OF PASSION FOR ORVIETO COMMUTERS
The meetings held in recent days between the local administration and the still mysterious committee of commuters do not bode well. The evening of January 16 was once again filled with passion for the return home of Orvieto commuters on Intercity 598 departing from Rome Termini at 6:15 PM. By six o’clock, it was clear that it would be another complicated evening. Various rumors circulated fifteen minutes before the train’s departure. Some speculated it would depart from track three, others from track one, some from track two east, and others from track one east. Every evening is like playing the lottery to figure out the departure track.
At some point, the mystery was solved on the monitors. Train 598 would depart from track 2 east with a five-minute delay. The large mass of Orvieto commuters headed towards tracks one and two east with the consolation that a five-minute delay isn’t that much. Although, after a hard day’s work, when you arrive tired and chilled around six o’clock, every minute of delay seems to become an hour.
By the time they covered the kilometer separating the main tracks from tracks one and two east, as if by magic, the departure delay had turned into fifteen minutes. Tired, disillusioned, disheartened, chilled. These were the feelings of local travelers as the departure delay went from fifteen to twenty-five minutes. Then to thirty-five. Then to forty-five. To fifty. To sixty. Resignation and discouragement mixed with a strong sense of anger among many Orvieto commuters. Many curses were directed at this administration that had not lifted a finger for years and now seems to want to set everything ablaze.
There were many angry comments about this mysterious commuters’ committee that still talks about the need to monitor and note any issues. In the end, well past seven o’clock, Intercity 598 departed. It was supposed to arrive at Orvieto station at 7:21 PM. It arrived at 8:26 PM with an hour and five minutes of delay. Getting off the train, the illuminated board announced the arrival of Intercity 594 at 8:15 PM for Rome Termini, which also had an hour’s delay. In short, everything can be said except for calling these daily, passion-filled and surprising days for Orvieto commuters traveling to and from the Capital as monotonous