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Una giornata di ricordi “Strada facendo” per Claudio Baglioni, cittadino onorario di Ficulle

Per un giorno Claudio Baglioni torna il ragazzo di campagna nella “sua” Ficulle. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di conferire la cittadinanza onoraria al concittadino Baglioni, padre di Ficulle e madre di Allerona. Questa la motivazione, “Grazie a 60 milioni di dischi venduti, un’ammirevole capacità di rinnovamento stilistico, un’inusitata capacità di conduttore televisivo e innumerevoli premi e riconoscimenti alla sua carriera di cantautore Claudio Baglioni è un apprezzato ambasciatore della cultura italiana nel mondo. Nella vita privata l’impegno sociale e l’attenzione ai più deboli, ne fanno un modello per le nuove generazioni. Un sincero legame di affetto lega Baglioni a Ficulle ed alla bellezza della natura che circondano l’antico borgo. È un segno identitario per noi ricordare che le origini della sua famiglia rimandano al nostro Comune, ed è lo stesso cantautore a raccontare come diverse sue canzoni giovanili abbiano trovato ispirazione in scene ed emozioni scaturite nei periodi di vacanza trascorsi nel nostro paese, come la ben nota e poetica canzone ‘Ragazza di campagna’. Con il conferimento della cittadinanza onoraria – conclude la motivazione – l’Amministrazione comunale intende suggellare una carriera che esemplifica ad altissimo livello la vocazione nazional-popolare dell’impegno di cantautore, esprimendo all’artista l’apprezzamento e la riconoscenza di generazioni di ficullesi e proponendo allo stesso tempo un modello positivo per le nuove generazioni”.

Il 28 ottobre è stata una giornata intensa per i ficullesi e non solo che hanno atteso Baglioni lungo le strade fin dalla tarda mattinata. Il nuovo Teatro San Lorenzo ha fatto da cornice per la parte ufficiale. Baglioni è arrivato con un po’ di ritardo ma l’affetto dei tanti cittadini presenti lo ha travolto e sul palco l’emozione traspariva a tratti piuttosto chiara. Un’emozione sincera che ha portato il cantautore a ricordare la sua infanzia e la sua giovinezza. Ha ricordato i suoi giorni di festa nel borgo fra parenti e amici. Le lunghe giornate che iniziavano con la Santa Messa e poi il “pellegrinaggio” per salutare i parenti e terminavano con il ritorno in città con “polli e conigli rigorosamente vivi”. Di raconto in raconto Baglioni ha aperto il suo personale libro dei ricordi per terminare la parte ufficiale cantando insieme al “suo” pubblico e ai “suoi” concittadini “Strada Facendo”, ricordando, idealmente, quel ragazzo di città che tornava alle sue radici senza mai dimenticarle e dove, come ha spiegato, in un momento difficile è tornato per ritrovare la carica e affrontare con rinnovato vigore il mondo.