1

Un manipolo di lavoratori specializzati di Vetrya, senza tfr e beffati per il mancato preavviso delle dimissioni

Un manipolo di ex-dipendenti Vetrya, oggi Vetrya in liquidazione, si è ritrovato una busta paga piuttosto pesante a dicembre.  No, niente tfr o benefit, ma addirittura con il segno “meno” davanti.  Tutto proprio in un momento particolare.  Si tratta di poco più di dieci dipendenti con mansioni tecniche specifiche che hanno lasciato l’azienda di Bardano prima del definitivo stop.  I lavoratori sono stati esclusi dall’accordo chiuso con il sindacato che riguarda i soli “licenziati” e ora si ritrovano con un sospeso ampio.  La “colpa” è della legge fallimentare che prevede il blocco di qualsiasi retribuzione accessoria, compreso il TFR, nel periodo concorsuale, o meglio fino alla definizione della procedura e al suo accoglimento o respingimento.  Il tutto viene spiegato anche in una mail che dall’amministrazione Vetrya è stata inviata a uno degli interessati ( ndr nella foto) che sintetizziamo, “Vetrya ha il divieto, ai sensi dell’art. 184 legge fallimentare, di pagare retribuzioni pregresse rispetto alla data di deposito del ricorso per pre-concordato, che saranno pagate nei modi e nei tempi individuati nel piano sotteso alla soluzione della crisi secondo il rango di legge, in corso di predisposizione; i lavoratori che vantano crediti per titolo o causa anteriori al deposito del ricorso non potranno, ai sensi del combinato disposto degli artt. 161 e 168 legge fallimentare, iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari nei confronti della Società”.  Insomma, niente ferie non godute e niente TFR, poi si vedrà.  Per quanto riguarda il trattamento di fine rapporto c’è la garanzia che verrà pagato ma con tempi che rischiano di allungarsi ben oltre qualche mese.   Ma perché al manipolo di tecnici è arrivata una busta paga in negativo?  I lavoratori hanno trovato occupazione in altre aziende del settore, con retribuzioni più alte visto che, come ci hanno confidato, erano inquadrati al minimo tabellare con il contratto dei metalmeccanici, e non hanno atteso l’intero periodo obbligatorio di preavviso, un peccato sembrerebbe mortale agli occhi dell’amministrazione Vetrya che non ha chiuso un occhio, non ha compensato, ma ha pesato con il bilancino di precisione scalando ogni minuto come previsto da contratto. 

E’ vero, il contratto prevede, a tutela delle parti, che chi non concede il giusto preavviso venga penalizzato ma in questo caso, forse si potevano effettivamente chiudere gli occhi visto che l’azienda è in liquidazione e che si sono dimessi perché oramai la situazione era ben chiara e il futuro del tutto sconosciuto.  Oltre al danno anche la beffa, dunque, ritrovarsi senza i soldi del TFR e con un “meno” sull’ultima busta paga che poi sicuramente verrà compensato con le voci attive, ma quando, con quali tempi? Quelli della giustizia e della procedura di concordato in continuità oppure, nel caso in cui il Tribunale non dovesse accettare la proposta, di fallimento. 

Comunque saranno tempi lunghi nell’avere mentre per il dare già è stato tutto fatto così come spesso accade per i lavoratori.