Un binomio a supporto dei genitori ogni giovedì…è anche gratis

In un clima di denatalità, emigrazione giovanile e sfaldamento del tessuto sociale sul nostro territorio, appare chiaro che i genitori (o le tanto declamate “famiglie”) non se la passino proprio benissimo. Ma ecco a supporto un binomio di professioniste che, nella sua conformazione, è quanto inedito (se non si è molto informati) tanto inaspettato e, decisamente, mancava. Che le problematiche sopra citate siano ormai un fatto è un dato acclarato: le cause, poi, arrivano da diverse angolazioni, interessano tutto il territorio nazionale, ma pare che qui nell’orvietano siano anche più pressanti che altrove. In tutto questo, le famiglie soffrono forse più di altri di solitudine, senso di abbandono, di burocrazia, assenza di strutture, mancanza di informazione e difficoltà generali che, quando sei genitore, devono essere calcolate in forma esponenziale. Quindi, vista la scarsa capacità del sistema pubblico nel mettere “in bolla” le esigenze delle persone per migliorarne la vita, entrano in gioco le associazioni, i privati, i volontari. E sull’orvietano ce ne sono molte, tutte meritorie. Ma l’associazione Piccoli Passi, che da tempo si occupa di infanzia e genitori, questa volta ha reclutato un binomio di professioniste con una proposta gratuita di supporto. Sono la psicologa e naturopata Giorgia Maimone e la Doula ed educatrice Montessori Alice Sciucchino, con le quali abbiamo fatto due chiacchiere.

Cosa succede ogni giovedì alla sede del Cesvol a Orvieto Scalo e perchè è importante partecipare?

Succede che c’è uno spazio aperto alle famiglie e ai singoli genitori dove ci si può confrontare, sfogare, chiedere un supporto, ricevere informazioni su temi specifici. Insomma, un modo per parlare insieme, liberamente, di questioni che riguardano tutti ma con un ascolto attento e professionale. È importante venire perchè ci si accorge che non si è soli e, dopodichè, le cose vanno meglio. Al momento, partecipano quasi esclusivamente le mamme, ma sarebbe bello venissero anche i papà, tanto che pensavamo di organizzare degli incontri ad hoc, tante volte ci fosse un senso di inibizione. A volte la genitorialità è ancora considerata “cosa da donne”.

Come mai la scelta della gratuità?

Per ambedue la scelta della gratuità è venuta fuori dalla necessità di consentire un accesso ad ogni famiglia, ogni genitore. Il danaro non deve essere un ostacolo e questo sostegno è prezioso per tutti.

Le vostre diverse competenze offrono una visione più completa?

Assolutamente sì, in questo modo si ha sia un approccio educativo che uno psicologico a qualsiasi problematica venga rappresentata e i genitori possono accedervi nello stesso momento. Anche i temi che ad ogni incontro sono proposti, vengono affrontati da questa doppia prospettiva. In questo modo il dialogo con le persone che vengono assume anche un interesse più acceso.

Perchè è importante fare “rete” e, appunto, cosa si intende per “rete”?

Fare rete è importante perchè ci si accorge, come dicevamo, che non si è soli. Non solo fra famiglie, ma allargare la rete anche a personale professionista che possa offrire supporto, come noi o anche altre professionalità. Inoltre, noi due siamo amiche dai tempi della scuola, abbiamo avuto figli e ci siamo supportate a vicenda durante queste esperienze, come ancora adesso succede. Questo è un valore aggiunto inestimabile che abbiamo potuto sperimentare sulla nostra pelle e che vorremmo trasmettere a chi viene ai nostri incontri.

Tutte le informazioni per partecipare si trovano sui profili social delle due professioniste o contattando l’Associazione Piccoli Passi.