Umbria Jazz Winter numero 30, tanti artisti e un occhio di riguardo per i giovani musicisti

Cinque giorni pieni di musica, cento concerti, oltre 30 protagonisti tra musicisti e band che si alterneranno in cinque splendide location e nelle vie del centro storico di Orvieto con Piazza Duomo che si colorerà di suoni e luci per dare il saluto al nuovo anno. E’ la trentesima edizione di Umbria Jazz Winter, un traguardo importante per questa manifestazione, nata nel 1993, che si è ritagliata un posto molto particolare nel panorama dello spettacolo italiano, non solo del jazz. Orvieto, ed in particolare il suo centro storico, nei cinque giorni del Festival si trasforma in una cittadella della musica che offre suoni intriganti ad ogni ora del  giorno fino a tarda notte.

I musicisti di Umbria Jazz Winter

Il cartellone del festival è volutamente variegato e offre proposte da conoscitori assieme a spettacoli più da intrattenimento. Il filo rosso che lega il programma è la costante ricerca della qualità, da cui la direzione artistica non ha mai derogato.

Nuova produzione originale del festival con la Umbria Jazz Orchestra, ed è una produzione molto impegnativa e altrettanto ambiziosa, con JOE LOVANO, arrangiamenti e orchestrazioni di un vero esperto della materia come Michael Gibbs  e la partecipazione di Steve Wilson, Peter Washington e Lewis Nash. Wilson e Nash sono in programma anche nella formula del duo sax-batteria Duologue. Formula che frequentano da parecchi anni raggiungendo un raro equilibrio.

Il “capitolo omaggi” comprende lo spettacolo di musica e reading “Viva/De André”, a cura di Luigi Viva, autorevole studioso di Fabrizio De André, e con ospite Danilo Rea, a 25 anni dalla morte di Faber, “We Wonder”, dedicato alle più belle canzoni di Stevie Wonder con il classico quartetto di Fabrizio Bosso con ospite speciale Nico Gori, sax e clarinetto, “Dear Dexter”, quintetto con Piero Odorici, in memoria del grande Dexter Gordon, leggenda del sax tenore e del bebop, a cento anni dalla nascita; un omaggio a John Coltrane è il tema dei concerti del quartetto guidato da Chico Freeman, storico sassofonista del jazz di Chicago, e dal pianista romano Antonio Faraò, uno dei musicisti italiani più noti anche all’estero.
Una delle star del festival è Cécile McLorin Salvant, astro della vocalità, con un pregevole sestetto di cui fanno parte Sullivan FortnerMarvin SewellAlexa TarantinoYasushi NakamuraKeita Ogawa. Si potranno anche ascoltare Tarantino, Fortner, Nakamura e Ogawa, ovvero il quartetto di Alexa Tarantino, sassofonista in grande ascesa.

Enrico Rava torna alla testa di un quintetto, i Fearless Five, composto da musicisti delle giovani generazioni. La loro freschezza creativa si coniuga con la sconfinata esperienza di Rava band leader, oltre che trombettista sempre ispirato. Mix perfetto.

Alessandro Lanzoni e Francesco Cafiso sono oggi tra i musicisti italiani di punta, ed entrambi godono di un grande credito a livello internazionale. Hanno in comune l’essere stati due enfant prodige, saliti in verde età sulla scena del jazz, e poi diventati artisti maturi e di indiscutibile spessore: le promesse, nel loro caso, sono state mantenute.

Ray Gelato & The Giants. Con il suo swing ironico che sa d’altri tempi Ray Gelato, cantante e sassofonista, è diventato, edizione dopo edizione, uno dei beniamini del pubblico di Umbria Jazz.

Inutile presentare i Funk Off a chi frequenta Umbria Jazz. La street band toscana è diventata popolarissima con una formula originale e riconoscibile. La loro musica è trascinante e spettacolare, moderna e coinvolgente.

Nick The Nightfly è un personaggio simpaticissimo e vulcanico che il pubblico di Umbria Jazz conosce bene per le sue dirette (per Radio Montecarlo) dal festival in estate e come presentatore, ma anche come performer, perché Nick la musica ama anche farla.

Gli anni formativi nella capitale mondiale del jazz, New York, ed il profondo legame con la musica classica restano alla base dell’ispirazione di Olivia Trummer. L’identità musicale di Olivia si completò con la scoperta della vocazione di songwriter e cantante: un percorso artistico articolato e curioso. Cantautore e pianista napoletano, Lorenzo Hengeller  ha vinto il Premio Carosone 2007. È proprio Renato Carosone, con Lelio Luttazzi, Gorni Kramer, Fred Buscaglione, fino a Vittorio De Sica, il modello cui sembra rifarsi Hengeller, sia nelle sue canzoni che nella rilettura dei grandi classici del songbook italiano del periodo anni 30 – 60.

Il trio Accordi Disaccordi in undici anni di attività ha collezionato tour in tutto il mondo, partecipando ai più importanti festival. Le loro composizioni originali combinano influenze jazz, swing e blues, con atmosfere acustiche e dal gusto cinematografico. Una sonorità che affonda le sue radici in una matrice stilistica gipsy jazz, influenzata dal leggendario chitarrista Django Reinhardt.

Una fotografia in bianco e nero della musica americana delle radici, quando il jazz stava nascendo e le sue forme erano ancora arcaiche. È questa la mission degli Sticky Bones, band italianissima che rievoca una fase storica imprescindibile che merita di essere conosciuta meglio, anche perché conserva, ad un secolo di distanza, una invidiabile freschezza.

Nel nuovo album di Filippo Bianchini e Luca Mannutza, “A tu per tu”, c’è il senso di un incontro musicale. Un incontro che si ripete dal vivo. Bianchini è umbro di origini (è nato proprio a Orvieto) e per formazione (diploma in sassofono al Conservatorio di Perugia) ma musicista internazionale per i lunghi soggiorni all’estero, in particolare in Olanda ed in Belgio. Luca Mannutza, sardo, un diploma al Conservatorio di Cagliari, è tra i pianisti jazz italiani più affermati.

Lovesick è una divertente band composta da due musicisti bolognesi, Paolo Roberto Pianezza e Francesca Alinovi, entrambi cantanti e polistrumentisti, insieme ad Alessandro Cosentino al violino. Le loro influenze musicali sono profondamente radicate nel country americano, nel rock’n’roll e nello swing anni ’40 e ’50.

Spettacolo e spiritualità nei gospel

I cori di musica religiosa sono stati presenti, con pochissime eccezioni, in ogni edizione di Umbria Jazz Winter, tanto da rappresentare un tratto identitaria del Festival. Quest’anno torna in Umbria il Virginia State Gospel Choir, che ad una imponente presenza scenica (30 elementi sul palco) unisce un altissimo livello musicale. Il Virginia State Gospel Choir è tra i cori più attivi e rinomati della scena gospel americana.

Spazio per i giovani

Umbria Jazz Winter offre come di consueto una vetrina di prestigio riservata ai musicisti emergenti. Due le band incluse nel programma. Kaleidoscope Quartet ha vinto il Conad Contest di quest’anno, svoltosi a Perugia durante l’edizione estiva. Berklee/Umbria Jazz Clinics Award Group è la band formata dai migliori allievi dei corsi della rinomata scuola di Boston.

Radio Monte Carlo è la radio ufficiale del festival.

ENGLISH VERSION

UMBRIA JAZZ WINTER NUMBER 30, MANY ARTISTS AND SPECIAL FOCUS ON YOUNG MUSICIANS

Five full days of music, over 100 concerts, more than 30 musicians and bands will take the stage at five splendid locations and throughout the streets of Orvieto’s historic center. Piazza Duomo will be filled with sounds and lights to welcome the new year. It’s the 30th edition of Umbria Jazz Winter, a significant milestone for this event, which was established in 1993 and has carved out a unique place in the Italian entertainment scene, not limited to jazz. Orvieto, especially its historic center, transforms into a musical citadel during the five days of the festival, offering intriguing sounds from morning till late at night.

The musicians of Umbria Jazz Winter

The festival’s lineup is intentionally diverse, offering performances for both connoisseurs and those looking for entertainment. The common thread running through the program is a commitment to quality, which the artistic direction has never compromised.

A new original production of the festival features the Umbria Jazz Orchestra, which is a highly challenging and ambitious production. It includes Joe Lovano, arrangements and orchestrations by a true expert in the field, Michael Gibbs, and the participation of Steve Wilson, Peter Washington, and Lewis Nash. Wilson and Nash are also part of the sax-drums duo “Duologue,” a formula they’ve been exploring for many years, achieving a rare balance.

The “tribute chapter” includes the show “Viva/De André,” curated by Luigi Viva, an authoritative scholar of Fabrizio De André, with special guest Danilo Rea, commemorating Faber 25 years after his death. “We Wonder” is dedicated to the most beautiful songs of Stevie Wonder with Fabrizio Bosso’s classic quartet, featuring special guest Nico Gori on sax and clarinet. “Dear Dexter” is a quintet with Piero Odorici, in memory of the great Dexter Gordon, a tenor sax legend and bebop pioneer, marking the centenary of his birth. A tribute to John Coltrane is the theme of the concerts by the quartet led by Chico Freeman, a historic saxophonist of Chicago jazz, and the Roman pianist Antonio Faraò, one of the most renowned Italian musicians abroad.

Cécile McLorin Salvant, a vocal luminary, headlines the festival with her outstanding sextet, which includes Sullivan Fortner, Marvin Sewell, Alexa Tarantino, Yasushi Nakamura, and Keita Ogawa. You’ll also hear Tarantino, Fortner, Nakamura, and Ogawa in Alexa Tarantino’s quartet, a rapidly rising saxophonist.

Enrico Rava returns leading a quintet, the “Fearless Five,” composed of young-generation musicians. Their creative freshness combines with Rava’s boundless experience as a band leader and inspired trumpeter—a perfect mix.

Alessandro Lanzoni and Francesco Cafiso are currently among the leading Italian musicians, enjoying international acclaim. They both share the common story of child prodigies who entered the jazz scene at a young age and evolved into mature, highly skilled artists, fulfilling the promises they showed in their youth.

Ray Gelato & The Giants, with their ironic swing evoking bygone times, have become a favorite among the Umbria Jazz audience over the years. It’s no longer necessary to introduce Funk Off to Umbria Jazz attendees. The Tuscan street band has become very popular with its unique and recognizable formula. Their music is captivating and spectacular, modern and engaging.

Nick The Nightfly is a lovable and energetic character well-known to the Umbria Jazz audience for his live broadcasts (on Radio Montecarlo) from the summer festival and his role as a presenter and performer. Olivia Trummer remains rooted in the formative years in the global capital of jazz, New York, and her deep connection with classical music. She’s also found her calling as a songwriter and singer, making her artistic journey diverse and curious. Lorenzo Hengeller is a Neapolitan singer-songwriter and pianist who won the 2007 Carosone Award. He seems to draw inspiration from Renato Carosone, Lelio Luttazzi, Gorni Kramer, Fred Buscaglione, and even Vittorio De Sica—models apparent in both his original songs and his reinterpretation of classic Italian songs from the 1930s to the 1960s.

The Accordi Disaccordi trio has been active for eleven years, touring worldwide and participating in major festivals. Their original compositions combine jazz, swing, and blues influences, creating an acoustic atmosphere with a cinematic flair. This sound is rooted in the gypsy jazz stylistic matrix, influenced by the legendary guitarist Django Reinhardt.

Sticky Bones, an all-Italian band, evokes the early days of American roots music when jazz was in its infancy, and its forms were still archaic. Their mission is to introduce this crucial historical phase, which deserves further recognition due to its enduring freshness, even a century later.

In the new album “A tu per tu” by Filippo Bianchini and Luca Mannutza, there’s a sense of a musical encounter. An encounter that repeats itself in live performances. Bianchini, originally from Umbria, born in Orvieto, and having studied saxophone at the Perugia Conservatory, is an international musician after long stints abroad, especially in the Netherlands and Belgium. Luca Mannutza, from Sardinia, holds a diploma from the Cagliari Conservatory and is one of the most prominent Italian jazz pianists.

Lovesick is a fun band composed of two musicians from Bologna, Paolo Roberto Pianezza and Francesca Alinovi, both singers and multi-instrumentalists, along with Alessandro Cosentino on the violin. Their musical influences are deeply rooted in American country, rock ‘n’ roll, and 1940s and 1950s swing.

Show and spirituality in gospel music

Choirs of religious music have been present, with very few exceptions, in every edition of Umbria Jazz Winter, making them an integral part of the festival’s identity. This year, the Virginia State Gospel Choir returns to Umbria, featuring an impressive on-stage presence of 30 members, along with a high level of musical prowess. The Virginia State Gospel Choir is among the most active and renowned gospel choirs in the American gospel scene.

Space for young musicians

Umbria Jazz Winter, as usual, provides a prestigious showcase for emerging musicians. The program includes two bands: Kaleidoscope Quartet, which won this year’s Conad Contest held in Perugia during the summer edition, and Berklee/Umbria Jazz Clinics Award Group, a band formed by the best students from Boston’s renowned school.

Radio Monte Carlo is the festival’s official radio partner.