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Umberto Garbini, presidente del consiglio comunale, “2020 anno particolare, forte vicinanza a chi è stato colpito dal covid”

Il presidente del consiglio comunale, Umberto Garbini, ha tenuto nella giornata del 14 gennaio la conferenza stampa di fine anno.  Tradizionalmente  questa è l’occasione per il presidente di tracciare un bilancio delle attività del consiglio comunale e delle commissioni consiliari.  Alla conferenza hanno partecipato anche la vice-presidente Silvia Pelliccia e il capogruppo Stefano Olimpieri.
 “Prima di fare un bilancio sull’attività svolta dal Consiglio Comunale – ha esordito il presidente, Umberto Garbini – desidero ringraziare i dipendenti comunali per avermi supportato con grande disponibilità e competenza. Un ringraziamento particolare lo rivolgo ai dipendenti comunali con cui collaboro quotidianamente: Daniela Volpi, Anna Antonini, Annalisa Fasanari e Luisa Borgna ed anche Gianfranco Milani e Sergio Zanchi del Settore Servizi Informatici che ci hanno supportato risolvendo le varie esigenze di collegamento.
La pandemia del COVID-19, infatti, ha provocato inizialmente problemi nel garantire la gestione e la riunione delle assemblee consiliari e delle commissioni. Devo riconoscere che gli uffici hanno lavorato tanto da poter consentire in piena pandemia la riunione della Conferenza dei Capigruppo in modalità telematica in tempi record rispetto ad altri comuni, favorendo con il tempo il reperimento di mezzi più consoni per l’organizzazione dei Consigli Comunali e delle Commissioni. Con gli uffici, infatti, siamo stati in grado di poter consentire il giusto svolgimento dell’attività democratica senza limitazione di iniziativa o di proposta da parte dei membri dell’Assemblea cittadina. Tengo a ringraziare inoltre i due Vice-Presidenti del Consiglio Comunale, il Consigliere Silvia Pelliccia per la Maggioranza e il Consigliere Federico Giovannini per la Minoranza, con i quali ho un rapporto di proficua collaborazione”. Nel corso del 2020 il consigliere Stefano Olimpieri, eletto con la Lega Salvini per Orvieto, ha lasciato il gruppo ed è stato iscritto nel Misto nel quale ricopre il ruolo di capogruppo.  Sempre nel corso dello scorso anno la consigliera Beatrice Casasola ha lasciato Progetto Orvieto per passare al gruppo di Fratelli d’Italia.  “Questi due cambiamenti – ha spiegato Garbini – hanno determinato anche una riorganizzazione nella composizione delle commissioni consiliari, rispettivamente: Conferenza dei Capigruppo, 2^ Commissione Permanente, la Commissione di Vigilanza e Garanzia.
Dal 1 gennaio del 2020 sono state convocate 13 sedute del Consiglio Comunale, adottati 50 atti deliberativi, presentate 20 Interrogazioni, 10 Interpellanze e 15 tra mozioni e ordini del giorno, per un totale di 95 atti esaminati dal Consiglio Comunale. Tutti i consiglieri hanno fatto registrare oltre il 50% delle presenze”.
“Quanto agli obiettivi del nuovo anno – ha aggiunto – sono da riproporre quelle iniziative che, nel 2020 a causa del Covid-19 non è stato possibile mettere in atto. Mi riferisco alle visite nelle scuole che proprio quest’anno hanno subito delle trasformazioni profonde non solo a livello strutturale e organizzativo ma anche di riprogrammazione delle metodologie didattiche e nel carcere. Mi riferisco anche all’apertura del Palazzo Comunale per far sì che le testimonianze artistiche e di memoria storica e culturale che custodisce divenga patrimonio condiviso con i concittadini. La riflessione sul percorso di modifica del regolamento e dello statuto comunale richiede un lavoro corale che ha subito una battuta d’arresto per la situazione nuova che stiamo attraversando”.
Il presidente del consiglio comunale si è poi soffermato su alcuni temi specifici:
Vittime COVID-19. È doveroso da parte del Consiglio Comunale rivolgere un abbraccio a tutti i famigliari delle vittime della pandemia COVID-19 e a tutti coloro che hanno combattuto contro questo virus.
Difficoltà delle imprese e delle attività produttive. Parallelamente alle vittime della pandemia, non si possono dimenticare le imprese, le partite IVA, i professionisti, i commercianti, gli artigiani che dovranno affrontare tempi difficili e dovranno essere remunerati e aiutati dallo Stato. Non parlo di elemosine, ma di aiuti che sono dovuti a contribuenti e onesti lavoratori, che da anni favoriscono il sostentamento del ‘sistema Italia’.
Scuola. Auspico che le misure restrittive possano essere allentate nel più breve tempo possibile per garantire la possibilità di poter far ritornare l’attività scolastica a pieno regime, per consentire una migliore formazione ad una intera generazione che soffre le difficoltà di apprendimento, dovute alla Didattica a distanza (DAD).
Giovani. Alla mia generazione e ai più giovani chiedo di sopportare ancora una condizione di vita limitativa per contribuire poi alla crescita, soprattutto con idee e forze nuove, alla rinascita che sempre vi è dopo un periodo buio.
Auspico che tutto ciò che ho detto precedentemente, sia centrale, insieme ad altri argomenti, nella vita del Consiglio Comunale, che deve diventare luogo di elaborazione, evitando che possa essere considerato solo come momento di semplice incontro per la ratifica o per rispettare termini di legge.
Ricordo di Livio Orazio Valentini. Da appassionato collezionista di opere d’arte del Novecento, non posso non fare un accenno al centenario appena trascorso dalla nascita del Pittore Livio Orazio Valentini. Valentini con le sue opere e la sua versatilità anche nell’utilizzo dei materiali differenti ha dimostrato una grande capacità compositiva. Non ho avuto la possibilità per motivi anagrafici di poterlo conoscere, ma la sua arte consente alla mia generazione di poter mantenere un rapporto e un dialogo con lui attraverso le sue opere, che dimostrano una inconfondibile unicità nello stile, tanto da poter cogliere sempre l’attenzione dell’osservatore. Il ‘marchio di fabbrica’ che ogni sua opera possiede, ha consentito a Valentini di poter essere uno dei grandi pittori del Novecento”.
Domande dei giornalisti:
Quale Consigliere Comunale è stato più produttivo?
Umberto Garbini: “il gruppo PD, ma ovviamente chi è all’opposizione ha più argomenti da voler approfondire rispetto alla maggioranza che conosce meglio le materie su cui si lavora. La classificazione sulla produttività è comunque riferita ai gruppi e non ai singoli Consiglieri”.
Uscendo dalla quantificazione dell’attività svolta dal Consiglio quale è il tenore della dialettica politica all’interno dell’Assemblea e  in maggioranza? Lei  Presidente, ad esempio, talvolta  ha assunto posizioni autonome se non addirittura divergenti.
Umberto Garbini: “sono molto severo con me stesso, quindi per mia imposizione sin dall’atto di insediamento del Consiglio Comunale ho deciso che qualsiasi scelta che un giovane fa nell’avvicinarsi alla politica deve essere fatta in modo ponderato, documentato e soprattutto studiando gli atti. E’ ciò che ho fatto ad esempio per la questione delle modifiche statutarie del SII e per altri argomenti”. 
Ogni anno parliamo della possibilità di avvicinare le comunità delle frazioni per favorirne la partecipazione. Superati i vecchi Consigli di Zona quali soluzioni si stanno studiando?
Umberto Garbini: “c’è la necessità di snellire i Consigli di Zona favorendo la rappresentatività del territorio trovando delle formule giuridiche idonee”
 
Ci sono timori reverenziali da parte di un giovane Presidente verso qualche consigliere che ha maggiore esperienza politico-amministrativa?
Umberto Garbini: “timore no rispetto sì. Perché chi ha una esperienza ed una conoscenza e capacità anche superiori alle mie io lo apprezzo. Sono abituato a studiare molto, a prepararmi e prima di andare ad ogni Consiglio Comunale, approfondisco gli atti e rivedo il Regolamento. L’unico timore ed emozione, li ho provati il giorno dell’insediamento”. 
In questo momento la politica è sempre più lontana e non al passo con le istanze dei giovani.
Umberto Garbini: “i giovani sono molto più interessati alla politica di quello che si possa pensare. Il limite è quello dei partiti che tendono a soffocare interessi e passioni dei giovani non preoccupandosi di farli emergere. Anche per me non è stato facile comporre a soli 23 anni un lista viste le resistenze che ho incontrato. Il messaggio che però desidero dare ai giovani è quello di impegnarsi, amare la propria città e portare il loro bagaglio di idee al servizio della collettività in cui vivono”.