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Tornino i rintocchi delle campane del Moro e del Maurizio, la richiesta trasversale di Riccetti, “La mia Orvieto” e Olimpieri

In molti non si erano resi conto ma da alcuni anni, non giorni o settimane, i rintocchi delle campane della Torre del Moro e quelli della Torre del Maurizio non si sentono più. Complici il lockdown e i tanti problemi di quest’ultimo biennio abbondante silenziosamente un altro pezzo di storia di Orvieto è stato silenziato. Come sempre quando si discute di campane e suoni i cittadini si dividono in due, pro e contro, senza alcuna possibilità di dialogo. Intanto la petizione è arrivata oltre le 800 firme in pochissimi giorni e sicuramente l’amministrazione comunale per il Moro e l’Opera del Duomo per il Maurizio ne dovranno tenere conto. La questione arriverà anche in consiglio comunale grazie al consigliere Stefano Olimpieri. E la città parla, discute, sul rintocco delle ore, delle mezz’ore e dei quarti d’ora. Qualche “vicino” già teme di non poter più dormire; ma il problema vero sono le campane? Eppure ogni week-end torme di gente vociante, per utilizzare un eufemismo, si attarda nei locali, qualcuno con le casse in piena notte improvvisa dj-set ben oltre l’ora dedicata agli spettacoli e agli intrattenimenti regolarmente autorizzati, e con decibel sparati senza alcun controllo.

Non saranno le campane a disturbare, come non hanno mai disturbato nel corso dei decenni e dei secoli passati. Anzi, era un modo per ricordarsi qualche appuntamento, per i più piccoli di tornare a casa dopo aver giocato, un legame con la tradizione e la storia della città. Lucio Riccetti, Italia Nostra, sottolinea chiaramente, “ben venga il ripristino delle campane della torri del Moro e di Maurizio auspicato dal consigliere Olimpieri. Sulla Torre del Moro l’orologio è stato montato in tempi recenti (fine ‘800 primi ‘900) spostando la campana dalla torre del Palazzo del Popolo. Resto perplesso su un passaggio del testo di Olimpieri: se scrive che i rintocchi delle campane sulle due torri sono identitari per i cittadini orvietani, come fanno quegli stessi rintocchi ad essere fastidiosi?”. Intanto si potrebbe iniziare con la riattivazione dell’orologio e soprattutto con una migliore illuminazione del Moro, già sarebbe un bel segnale, in attesa di ripristinare le campane, magari con accorgimenti tecnici che oggi sono sicuramente possibili ma non cancelliamo la tradizione, la storia, l’identità in nome di una richiesta di silenzio che nel passato, anche recente, non aveva mai interessato le campane civiche del Moro.