Il Cersag di Orvieto si conferma punto di riferimento per sanità e prevenzione con l’avvio della Summer School

In questi giorni il Cersag di Orvieto, Centro Regionale per la Salute Globale della Regione Umbria, ha ripreso le attività internazionali confermando un ruolo primario di promozione della ricerca avanzata nell’ambito della salute unica e globale. Il Centro regionale, istituito in seno alla Usl Umbria 2 e diretto dall’epidemiologo Marco Cristofori, responsabile della struttura di Sorveglianza e Promozione della Salute dell’azienda sanitaria, ha organizzato la Summer School del “One Health European Joint Programme”.

La scuola estiva, organizzata in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, si sarebbe dovuta svolgere in presenza nella sede istituzionale del Cersag, ossia presso la Fondazione Centro Studi Città di Orvieto, ma la pandemia e l’andamento dei contagi hanno costretto l’organizzazione ad optare per la formazione on line. Ciò non ha tolto interesse a questo grande evento che vede la partecipazione di 47 Paesi e altrettanti Istituti di Ricerca. Il programma dei lavori, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 secondo una logica integrata, promuove l’adozione di un approccio “One e Global Health” nella prevenzione e promozione della salute, al fine sia di comprendere ed includere nelle progettualità le complesse relazioni tra uomo, animali, ambiente, sia di analizzare le conseguenze socioeconomiche e socioantropologiche di tale interazione. Tutto ciò vuole rappresentare l’occasione per promuovere programmi sostenibili di tutela e promozione della salute, basandosi su un approccio globale alla comunità e sui principi di equità, sostenibilità, inclusione, empowerment e capacity building. Fra i relatori ci sono i maggiori esponenti ed esperti mondiali sul tema.

Le lezioni della scuola estiva, che si svolge su 14 giorni fra corsi online, attività didattiche di workshop e pratiche di gruppo, hanno avuto inizio il 27 luglio con i saluti del direttore del Cersag, Marco Cristofori, che il 30 luglio terrà una lezione sulla salute unica nell’epidemiologia sul campo, e dei rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità. Tra gli aspetti trattati nella giornata inaugurale lo studio delle pandemie quali la Sars CoV-2, sulla quale il Cersag sta fornendo un forte contributo sia a livello nazionale che regionale, i fenomeni di antibiotico resistenza, il cambiamento climatico e le disuguaglianze in salute.
La Summer School è strutturata in quattro moduli, nel primo sono inclusi argomenti di One Health come la salute del pianeta, la valutazione del rischio ambientale, i cambiamenti climatici, le zoonosi e la resistenza antimicrobica nell’ambiente naturale, l’uso della genomica nella sorveglianza, la fauna selvatica, i mangimi, la sostenibilità della salute e l’epidemiologia. Il secondo modulo è un workshop su One Health, sostenibilità e sicurezza alimentare offerto dalla FAO mentre la terza sessione prevede due appuntamenti dell’Istituto Zooprofilattico e dell’Istituto Superiore di Sanità sulla sorveglianza sanitaria e sull’inquinamento ambientale. Infine il quarto modulo, che approfondirà l’analisi integrata del rischio, la governance One Health e la comprensione della scienza per la società. A conferma dell’impegno e del ruolo da protagonista costruito negli anni dal Cersag nel settore della ricerca in ambiti di estrema attualità e dai quali dipende il futuro stesso del pianeta e del genere umano, il centro si è candidato per l’Italia ad ospitare il meeting internazionale del One Health EJP per l’anno 2022, al Palazzo dei congressi di Orvieto.




Usl Umbria2, “rispettate l’orario per i vaccini, senza anticipare”

L’Azienda Usl Umbria 2 rinnova l’invito alla cittadinanza a rispettare l’orario (mattina/pomeriggio) di appuntamento per la seduta vaccinale, notificato agli assistiti tramite sms da Umbria Digitale. Questa regola di comportamento è molto importante per evitare assembramenti, code e disagi ai punti vaccinali territoriali dell’azienda sanitaria.

Basti pensare che soltanto alle 10 del 9 luglio, al punto vaccinale territoriale “Casagrande” di Terni, in piazzale Bosco, si sono presentati circa 200 assistiti prenotati per il pomeriggio. La struttura sanitaria, che sviluppa la propria attività sette giorni su sette nell’arco di dieci ore giornaliere, è progettata ed organizzata per accogliere senza code agli ingressi 150 assistiti ogni ora (al PVT “Casagrande” vengono infatti eseguite circa 1500 somministrazioni al giorno).

Pensare di anticipare autonomamente di mezza giornata l’appuntamento non è un gesto di rispetto per i cittadini che si presentano puntualmente in orario nella struttura e determina disagi sia agli assistiti che agli operatori sanitari e ai volontari che da mesi svolgono ogni giorno un lavoro prezioso e impegnativo.

Tra l’altro tutte le strutture esterne di ingresso e di accoglienza alla palestra dove vengono effettuate le vaccinazioni sono dotate tutte di posti a sedere, che garantiscono il rispetto delle distanze e di grandi ventilatori per rendere più confortevoli i minuti di attesa.

Invitiamo quindi, ancora una volta, i cittadini a rispettare l’orario indicato nell’sms di notifica e non presentarsi in anticipo ai punti vaccinali dell’Azienda Usl Umbria 2.




La giunta approva il progetto tecnico-economico per il II stralcio della complanare

La giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione del secondo stralcio della complanare con cui si definisce il nuovo tracciato dell’infrastruttura viaria. L’intervento in progetto, redatto dallo studio Icaria srl, è costituito da due assi principali per una lunghezza complessiva di 3,3 chilometri, due rotatorie, oltre ai rami di ricucitura con la viabilità esistente. Il tratto interessato ha come punto iniziale la rotatoria del raccordo stradale tra la S.S.205 Amerina e la S.S.71 Umbro-Casentinese, nei pressi del ponte Pertini, e si estende in direzione nord-ovest verso l’area industriale di Bardano. La quasi totalità del percorso occupa la zona tra l’autostrada A1 e il fiume Paglia e il tracciato planimetrico è stato studiato in modo da garantire una fascia di rispetto di 60 metri dal limite esterno dell’autostrada.

Nell’intervento, per un importo complessivo di 8 milioni di euro, è prevista anche la realizzazione di un nuovo ponte in corrispondenza dell’attraversamento sul torrente “Albergo la Nona” di lunghezza pari a 42,5 metri ripartita su un’unica campata. Dopo l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, l’opera verrà inserita nella Programmazione Triennale dei Lavori Pubblici in attesa della conclusione dell’iter della variante al PRG che consentirà la definitiva approvazione del progetto da parte del consiglio comunale. Secondo i pareri di competenza espressi da Regione Umbria, ARPA Umbria, USL Umbria2 e Provincia di Terni, per la realizzazione dell’opera non si rende necessario l’avvio della procedura di assoggettabilità a VAS della variante al PRG, poiché l’intervento interessa aree oggetto di un procedimento di variante già precedentemente avviato.

“Con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Piergiorgio Pizzo – fissiamo il nuovo tracciato del secondo stralcio funzionale della Complanare che collegherà la zona di Ciconia a ridosso del ponte Pertini con l’area industriale di Fontanelle di Bardano. L’opera consentirà di alleggerire in maniera consistente il traffico, in particolare quello pesante, su Orvieto Scalo e Sferracavallo migliorando la qualità di vita dei cittadini e consentendoci di progettare interventi migliorativi della viabilità dei due quartieri. A luglio porteremo in consiglio comunale la variante al Piano Regolatore Generale che riguarda non solo questo lotto ma anche il completamento della Complanare con il tratto di raccordo tra l’area industriale di Bardano e i comuni di Allerona e Castel Viscardo.  Successivamente, come consentito dalle ultime disposizioni del governo, procederemo in maniera integrata al bando per la progettazione definitiva, esecutiva e all’affidamento dei lavori con l’obiettivo di partire con il cantiere nel 2022”. 




La USL Umbria2, l’ortopanoramica a Orvieto funziona regolarmente, operativa dal 2 luglio dopo i lavori

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera della USL Umbria2 che precisa la situazione per le ortopanoramiche e sul nuovo punto vaccinale di Sferracavallo. Dopo la lettera una nostra breve replica.

Cortese attenzione ALESSANDRO LI DONNI

Direttore Responsabile ORVIETO LIFE

Buongiorno Alessandro, per opportuna conoscenza tua e dei tuoi lettori, in relazione all’editoriale “Lettera all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, prima gli Umbri…” ed in particolare al passaggio sulla impossibilità di prenotare una semplice ortopantomografia, sentiamo il dovere di precisare quanto segue:

l’ortopantomografo in dotazione alla Radiologia del P.O. di Orvieto è perfettamente funzionante e non corrisponde al vero sia che, da oltre un anno, non venga riparato sia che non si possano prenotare ed eseguire, da oltre un anno, ortopanoramiche ad Orvieto.

Confermiamo invece che, a seguito dei lavori interni alla Radiologia stessa, lavori propedeutici all’installazione di una seconda Tc 64 strati, l’apparecchio è stato spostato in altro locale e successivamente costruita una paratia piombata a protezione degli operatori sanitari che eseguono l’esame. È evidente che, per la durata delle operazioni suddette, l’apparecchio non poteva essere utilizzato e pertanto sono stati sospesi temporaneamente gli appuntamenti.

Informiamo che, al momento in cui scriviamo, ci sono posti liberi a CUP per prenotare una OPT a far data dal 2 luglio 2021.

Come detto, sarà a breve attiva ad Orvieto una nuova Tc di ultima generazione, a dimostrazione dell’attenzione dell’Azienda sanitaria nei confronti del “Santa Maria della Stella” e del territorio Orvietano.

Abbiamo infine dettagliato le ragioni del trasferimento del Punto Vaccinale Territoriale, da Bardano a Sferracavallo, anche in questo caso rendendo ben evidente che non si è trattato assolutamente di un depotenziamento. Motivazioni che hai correttamente riportato in forma integrale, e di questo ti ringraziamo, nel sito web di informazione che dirigi.

Un cordiale saluto

AZIENDA USL UMBRIA 2

All’Azienda USL Umbria2

Prendiamo atto di quanto ha scritto la USL Umbria2 per quanto riguarda l’ortopantomografo. Ci piacerebbe conoscere la data da cui è partito il momentaneo fermo per i lavori. Da esperienze quasi dirette e certificabili, però, nel mese di maggio non era possibile effettuare a Orvieto tale esame, e da fonti vicine all’ospedale tale problema sussiste da tempo. Riteniamo però che la risposta sia stata esaustiva dei nostri dubbi e soprattutto una bella notizia è che dal prossimo 2 luglio tornerà operativa l’attrezzatura radiologica. Sul punto vaccinale ribadiamo che il problema non è assolutamente della USL, che anzi ha fatto tutto il possibile per risolvere i tempi brevissimi il problema, ma di Regione e Sviluppumbria che non hanno comunicato fin da subito il possibile problema e la possibile sospensione per inagibilità del servizio a Bardano.

Grazie, come sempre, per l’attenzione e la puntualità nell’informare i cittadini.




USL, “Bardano per ora inagibile, ci siamo mossi rapidamente e tutti sono stati vaccinati”

In relazione al trasferimento provvisorio del punto vaccinale territoriale dalla località Bardano alla vicina Sferracavallo, avvenuta in tempi estremamente contenuti senza determinare alcun rallentamento della campagna vaccinale, alla luce di alcune polemiche, francamente ingenerose, che chiamano in causa anche l’Azienda Sanitaria, si ritiene utile fornire alcune (ulteriori) precisazioni.

In data 18.06.2021, alle 14:00 circa, la direzione del distretto di Orvieto ha ricevuto notizia della comunicazione di Sviluppumbria SpA – Prot. N. 0004988 del 18.06.2021, avente per oggetto: “locali ex Mabro siti in località Bardano – via dei Tessitori – Orvieto (Terni). Verifica sicurezza immobile. Comunicazioni”.

In tale comunicazione testualmente si afferma:
” Facendo seguito alla comunicazione da Voi inoltrataci in data 11 giugno 2021, in qualità di comodataria dei locali siti in Orvieto, località Bardano, via dei Tessitori, di proprietà della Regione Umbria con la quale ci veniva rappresentata la sussistenza di “lesioni a livello delle strutture orizzontali”, come da documentazione fotografica trasmessa, facciamo presente quanto di seguito. Sviluppumbria si è prontamente attivata ed ha compiuto un sopralluogo con tecnico a ciò abilitato a seguito del quale è stata constatata la presenza di lesioni in corrispondenza delle travi di copertura dell’edificio principale e sono in corso i necessari approfondimenti. Per tale ragione si ritiene necessario, nelle more di più approfondite valutazioni d’impatto in termini di agibilità strutturale, che l’immobile, per la porzione del sub 9 corrispondente all’impronta in pianta dell’edificio, venga liberato da persone e cose, sospendendo pertanto l’utilizzo dello stesso fino alla avvenuta messa in sicurezza”.

A seguito di tale comunicazione, l’Azienda Usl Umbria 2 ha immediatamente provveduto a:

– chiudere l’accesso all’area interdetta;
– avvertire per le vie brevi il Sindaco di Orvieto e la Protezione Civile;
– provvedere alla ricerca, d’intesa con Comune e Protezione Civile, di locali atti ad ospitare temporaneamente il centro vaccinale;
– predisporre ed allertare gli uffici tecnici per quanto necessario allo spostamento del centro vaccinale e del SIM adulti, quest’ultimo in locali adiacenti all’area interdetta e specificamente dichiarati idonei dai tecnici di Sviluppumbria
.

La giornata successiva di sabato 19 è stata dedicata allo spostamento del centro vaccinale nella nuova sede all‘Istituto Frezzolini di Sferracavallo. Le attività vaccinali di sabato 19, già calendarizzate solo al mattino, sono stata spostate a domenica 20, in cui era prevista solo metà giornata. In questo modo, con l’attività vaccinale svolta per l’intera giornata di domenica, sono stati vaccinati tutti gli utenti già programmati sabato e domenica, con circa 400 vaccinazioni regolarmente portate a termine. Gli stessi utenti erano stati avvisati singolarmente con chiamata telefonica dagli operatori Usl Umbria 2. Anche la comunicazione all’opinione pubblica è stata altrettanto tempestiva.

Non appena è stata definita l’individuazione della nuova sede vaccinale, sabato mattina, 19 giugno, poco dopo le ore 11:00, mentre era ancora in corso il sopralluogo, è stata data comunicazione del trasferimento attraverso il sito ufficiale dell’azienda sanitaria e diffusa nota stampa a tutti gli organi di informazione, che si ringraziano per la collaborazione.

E’ stata rapidamente avvertita la Struttura Commissariale Regionale per far sì che a tutti coloro che erano già stati prenotati in località Bardano, venisse inviata una comunicazione telefonica per indicare la nuova sede. Questo ha fatto l’Azienda Usl Umbria 2 dal 18 giugno alle 14, centrando l’obiettivo principale di non rallentare la campagna vaccinale.

Non appena terminati i lavori di messa in sicurezza della struttura il punto vaccinale verrà riattivato nella sede di Bardano.




Vaccini, la USl ricontatterà tutti i cittadini per indicare la nuova sede

Abbiamo la conferma ufficiale che il punto vaccinale di Bardano è chiuso. Lo ha comunicato direttamente il sindaco, Roberta Tardani, con un post sulla sua pagina FB.

“Ieri pomeriggio (il giorno 18 giugno ndr) ho ricevuto dalla Usl Umbria 2 la comunicazione della necessità di trasferire temporaneamente il punto vaccinale dalla sede di Bardano per consentire alla Regione di effettuare una serie di lavori urgenti alla struttura dove si trova il SIM-Serd. Mi sono subito attivata per trovare una sede alternativa e questa mattina (il 19 giugno ndr) si stanno effettuando i sopralluoghi presso la palestra della scuola elementare di Sferracavallo, uno dei locali che come Comune possiamo mettere a disposizione in tempi strettissimi per consentire alla campagna vaccinale di non avere rallentamenti.

Ho chiesto alla Usl una comunicazione puntale, tempestiva ed efficace per creare meno disagi possibili ai cittadini e di recuperare immediatamente gli appuntamenti che sono stati rimandati per via del trasloco. Anche questa è una emergenza e mi sarei aspettata una maggiore flessibilità da parte di altre istituzioni ma risolveremo al meglio e in tempi rapidi la situazione perchè la campagna vaccinale è il tassello fondamentale per consentire la ripartenza e non possiamo permetterci rallentamenti. Ringrazio la direzione dell’Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio per la disponibilità dimostrata e chiedo ai cittadini residenti della zona di avere pazienza per questo temporaneo disagio che ci auguriamo di risolvere in tempi rapidi”.

Rimane il dubbio nei cittadini che nelle ultime ore hanno ricevuto più messaggi che indicavano come nuove sedi, prima l’ospedale e poi la palestra del Liceo Scientifico Ettore Majorana a Ciconia. Alcuni hanno poi ricevuto un sms per recarsi all’hub di Fabro. Il sindaco ha risposto ad una nostra sollecitazione, che “la USL ricontatterà in giornata tutti i cittadini che devono fare il vaccino per indirizzarli alla nuova sede vaccinale”.




I coccodrilli “piangono” sulla privatizzazione della sanità e il cittadino paga

Sanità vero punto dolente del nostro territorio.  Non solo di Orvieto perché, e la consolazione è piuttosto magra, anche altrove le liste d’attesa per alcuni esami diagnostici sono lunghissime e gli screening languono.  A dire il vero bisogna sottolineare che alcuni screening di prevenzione oncologica sono comunque stati effettuati ma in molti hanno rinviato per timore del virus. 

Torniamo al territorio orvietano, da tempo penalizzato nelle scelte e che continua ad esserlo.  Basta scorrere velocemente la propria pagina FB per imbattersi praticamente con cadenza quotidiana in post che testimoniano i gravi ritardi per esami e visite specialistiche nelle strutture pubbliche.  Sì, in quelle pubbliche perché ormai, più o meno apertamente, già in fase di prenotazione viene “suggerito” di rivolgersi al privato.  E allora le domande da porsi sono due: è giusto che il privato si sostituisca al pubblico? La politica, e in particolare l’opposizione, perché non interviene in maniera determinata e anche dura se necessario?

Alla prima domanda la risposta è piuttosto evidente, “no”, mille volte “no”.  Il privato giustamente fa il proprio lavoro, investe ed è pronto ad accogliere le legittime richieste di visita, ma deve essere una libera scelta del cittadino.  Non è possibile che si sostituisca la sanità pubblica, gratuita o in concorso di spesa, con quella privata a totale carico del cittadino.  Si parla da tempo di una “privatizzazione” del sistema sanitario umbro strisciante ma sempre più evidente; allora che si faccia in convenzione ma assicurando il primato delle strutture pubbliche con seri investimenti in mezzi e personale. 

Alla seconda domanda la risposta deve essere necessariamente più complessa.  In Umbria abbiamo votato per le regionali con anticipo per i problemi legati proprio alla sanità utilizzata come “ufficio di collocamento degli amici” e la sinistra ha perso le elezioni perché si è resa poco credibile.  L’attuale centro-destra si è presentata spiegando di voler rendere un servizio di eccellenza ai cittadini.  Oggi non è proprio così.  Diminuiscono i servizi, si tagliano presidi e il cittadino soffre.  Il paragone con il Veneto non può valere.  Anche orograficamente l’Umbria è totalmente diversa e le distanze sono ampliate dalla difficoltà nei collegamenti stradali in particolare per alcuni territori, e tra questi c’è sicuramente l’orvietano che avrebbe il vantaggio di avere una struttura ospedaliera che però è in sofferenza per persone e mezzi ma soprattutto per la risposta ad eventuali emergenze e urgenze.  Anche il Veneto entra in sofferenza nell’area montana per motivi simili, così come la Lombardia.  E poi c’è la questione dei numeri.  Non si possono legare le prestazioni esclusivamente alla massa degli interventi e della popolazione, si deve superare questo metodo o almeno si deve inserire quello delle patologie tempo-dipendenti, altrimenti si rischia un peggioramento delle condizioni di vita di un intero territorio se non di un’intera Regione

Per l’attuale opposizione il gioco sembrerebbe apparentemente facile, ma poi, basta andare a ritroso nel tempo, rileggere i dossier delle tante commissioni locali e regionali, per rendersi conto che il processo di privatizzazione era iniziato ben prima e senza paracadute per i meno abbienti.  Ma soprattutto che alcuni territori sono stati impoveriti da tempo.  L’unica USL, prima della ulteriore riforma, ad essere sacrificata fu quella di Orvieto, dai bilanci in equilibrio e con cespiti di tutto rispetto; il nuovo ospedale è stato inaugurato già vecchio; il turn-over dei primari assomiglia molto a quello dei calciatori delle squadre di Serie A di secondo livello e quindi non si è assicurata una crescita sia delle prestazioni che professionale; al centro dei ragionamenti politici c’è Perugia, poi Terni e ancora Foligno, mentre all’orvietano restano le briciole con interventi spot di maquillage che nascondono i difetti ma solo per un breve periodo di tempo.  E Orvieto? E gli orvietani?  Sembrano rassegnati a subire il progressivo e non più lento impoverimento di servizi sul territorio, quasi senza colpo ferire.  Se poi piangono in particolare i coccodrilli allora la reazione non s’innesca.  Nella vicina Pantalla in una domenica assolata e post-lockdown, i cittadini si sono messi a manifestare di fronte all’ospedale insieme ai sindacati, tutti, senza distinzione politica, per difendere un bene comune.  Basterebbe prendere esempio da lì facendo rete, una parola quasi sconosciuta nella Città del tufo, ma che oggi è necessaria per tentare di non perdere ulteriori servizi di primaria importanza e perché vengano rispettati le decisioni unanimi del consiglio regionale in materia di urgenze sanitarie e crescita professionale dell’ospedale.




Vaccinazione anti Covid – 19 over 60, indicazioni utili per i soggetti del distretto di Orvieto impossibilitati a raggiungere il punto vaccinale di Terni

Con l’importante obiettivo di concludere, entro il 31 maggio, la vaccinazione anti Covid-19 ai cittadini compresi nella fascia di età 60-69 anni, come da programma della Regione Umbria, è in corso, in questi giorni, una sensibile accelerazione nella somministrazione delle dosi vaccinali.
In tutto il territorio regionale è stata definita una redistribuzione delle quote secondo la disponibilità e le capacità operative dei punti vaccinali territoriali.
Gli appuntamenti di alcuni cittadini over 60 di Orvieto e di altri distretti, che hanno dato la propria adesione tramite il portale regionale, sono stati quindi riprogrammati e notificati, tramite sms regionale, nel punto “Casagrande” di Terni, principale hub vaccinale della regione, in grado di garantire oltre 1500 vaccinazioni al giorno.
Tenendo conto delle segnalazioni di vari utenti che hanno rappresentato la difficoltà di spostarsi e con l’intento di favorire i residenti nel distretto di Orvieto che si trovano in tale condizione, viene messa a disposizione una casella di posta elettronica: vaccinocovid.orvieto@uslumbria2.it in cui andranno riportate le proprie generalità e i contatti telefonici, al fine di riprogrammare, dai primi giorni di giugno, la seduta vaccinale nelle postazioni dell’Azienda Usl Umbria 2 di Orvieto e di Fabro Scalo.