Due apertura straordinarie del Museo Faina programmate il 23 e il 30 aprile

Il Museo Etrusco “Claudio Faina” prosegue le aperture straordinarie in questo mese di aprile per accogliere i tanti turisti che scelgono di visitare Orvieto, l’antica Velzna etrusca. Per i ponti del 25 aprile e del 1° maggio, il Museo, che ordinariamente resta chiuso di martedì, effettuerà un’apertura straordinaria nei giorni 23 e 30 aprile, secondo il consueto orario continuato, dalle 9.30 alle 18.00, con ultimo ingresso alle 17.30.
Questo ampliamento dell’attività di promozione e valorizzazione culturale, con cui il Museo intende veicolare la conoscenza dell’antico, è rivolto a chi vorrà fare visita ai suggestivi ambienti e alle preziose collezioni esposte, per immergersi nell’affascinante mondo del passato e conoscere la storia dell’antica città etrusca, che fu una delle città-stato più importanti dell’Etruria e l’ultima a cadere in mano romana nel 264 a.C.. Attraverso i numerosi e preziosi reperti, testimonianza degli innumerevoli contatti culturali e commerciali intrapresi tra gli Etruschi abitanti di Orvieto e le altre civiltà antiche, il visitatore sarà condotto in un viaggio che esplora la ricchezza creativa di artisti ed artigiani che hanno contribuito a plasmare l’ampio panorama artistico-culturale della città e del suo territorio. Una visita alle collezioni, sarà dunque occasione imperdibile per approfondire alcuni degli aspetti più significativi della storia più antica




Lo stile “slow” di Orvieto fa breccia in Corea del Sud

Grazie a Cittaslow da anni Orvieto riceve un’attenzione particolare da parte di istituzioni, viaggiatori con o senza tour operator, e mezzi di comunicazione del Sud Corea. Una troupe di un importante network Tv nazionale è stata per tre giorni in città a “filmare” il buon vivere all’Orvietana 

Il 15  e 16 aprile 2024 una troupe di una rete sud coreana – leader nel paese dell’estremo oriente per l’intrattenimento e l’informazione generalista – è venuta in visita ad Orvieto per realizzare un servizio sulla Cittaslow vista dal punto di vista del vivere sano, con particolare attenzione al consumo di cibo locale e salutare e allo stile di vita dei cittadini. Una giornata splendida ha accolto il produttore e il coordinatore televisivo coreani che in un ristorante del centro hanno potuto apprezzare i prodotti e le ricette tradizionali orvietane, informarsi delle catene di approvvigionamento locale(tra le quali il mercato bisettimanale di piazza del Popolo), gustare i cibi locali salutistici e universalmente apprezzati.  In seguito, dopo aver visitato gli uffici di Cittaslow International a Palazzo dei Sette e incontrato il Segretario Generale Pier Giorgio Oliveti, hanno fatto visita alla sede dell’Università delle Tre Età di Orvieto, presidente Riccardo Cambri, dove hanno assistito ad una lezione di ginnastica indoor con alcuni associati. Successivamente hanno intervistato il presidente di Panathlon Orvieto, Lucia Custodi e la consigliera nazionale Distretto Italia Panathlon Rita Custodi.  A metà mattinata  il delegato della Uisp Orvieto Fabrizia Mencarelli ha accompagnato la troupe della televisione coreana a riprendere le attività dei soci lungo l’Anello della Rupe. Un gruppo di anziani attivi si è reso disponibile per interviste, riprese aspetti sportivi e attività varie.  Nel pomeriggio Marina Schettini di Cittaslow ha accompagnato la troupe in visita al un centro sociale anziani di Ciconia ad incontrare e intervistare i soci intenti nelle loro usuali attività ludiche e sportive. 




Nuovo record di visitatori per il Pozzo di San Patrizio nel primo trimestre del 2024

Oltre 40mila visitatori al Pozzo di San Patrizio di Orvieto nel primo trimestre 2024. Da gennaio a marzo i biglietti staccati per ammirare il capolavoro di ingegneria di Antonio Da Sangallo il Giovane sono stati 40.327 ovvero il 5% in più rispetto ai 38.317 dello stesso periodo del 2023, anno del record con 255mila ingressi. Complessivamente sono stati circa 8.000 i visitatori nel week end pasquale da sabato 30 marzo a lunedì 1 aprile.  Molto positivi anche i numeri della Torre del Moro, dallo scorso anno rientrata nella gestione diretta del Comune di Orvieto, che nei primi tre mesi dell’anno ha fatto registrare 6.097 ingressi contro i 5.070 del 2022 con un incremento del 20%.

Gli indicatori del Pozzo di San Patrizio e della Torre del Moro – commenta il sindaco e assessore al Turismo, Roberta Tardani – evidenziano un avvio di stagione turistica incoraggiante e seguono i numeri di Orvieto Carta Unica diffusi nei giorni scorsi. Le statistiche inoltre confermano e rafforzano la tendenza di questi anni dell’aumento dei visitatori in un periodo tradizionalmente non favorevole come febbraio, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente, e marzo dove, al di là del picco di Pasqua, gli ingressi sono cresciuti e si sono spalmati nell’arco di tutto il mese. Questo grazie anche all’importante lavoro di promozione della città che ripartirà ora con la campagna primavera-estate e ad iniziative ed eventi, nati per contribuire a destagionalizzare i flussi, che si stanno consolidando”. 




Boom di vendite per “Carta Unica” nel 2023 e inizio 2024

Orvieto Carta Unica, la chiave di accesso a tutti i monumenti e musei della città, conferma il suo trend positivo con un aumento del 19% delle vendite nel 2023 rispetto all’anno precedente. Sono circa 13mila le carte vendute lo scorso anno, per un incasso superiore ai 260mila euro. I dati del primo trimestre 2024 sono ancora più incoraggianti, con un incremento del 40% rispetto allo stesso periodo del 2023. Sono state infatti vendute 2052 carte contro le 1469 del 2023.

“Dal post Covid – commenta il presidente di Orvieto Carta Unica, Gianluca Polegri – le vendite sono cresciute in maniera costante di anno in anno. Nel 2023 i livelli di vendita sono tornati all’ultimo anno pre-pandemia nonostante il prezzo della Carta sia passata da 20 a 25 euro e nonostante l’indisponibilità del Museo Archeologico Nazionale e della Necropoli del Crocifisso del Tufo a partire da inizio luglio. L’introduzione delle carte tematiche, Medioevo, Sotterranei, Piazza Duomo, Etruschi, ha aggiunto flessibilità al servizio offerto ai turisti che hanno dimostrato di apprezzare i nuovi pacchetti. Oggi le carte tematiche rappresentano il 30% di quelle totali vendute. Nel 2023 si sono riavvicinati anche i gruppi turistici, abbiamo ospitato con pacchetti personalizzati università come la John Cabot, il convegno nazionale Anpit, scolaresche e turisti stranieri in particolare americani e francesi”.

“La digitalizzazione del servizio – prosegue Polegri – ha aumentato la facilità di acquisto e di fruizione. Ora le card acquistate online sono il 40% di quelle complessivamente vendute. Il grado di soddisfazione di chi chiede informazioni e dei visitatori è molto alto, grazie anche ad un servizio di caring online gestito in tempo reale via email e sui canali social attivati nel 2020. Sono attivi servizi di comunicazione e di marketing territoriale che hanno consentito di aumentare notevolmente la diffusione del servizio sia in rete che in città grazie ad advertising, campagne e cartelli stradali finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto”.

“Gli obiettivi a breve termine – conclude il presidente – sono di creare reti e collaborazioni con enti di promozione turistica sia pubblici che privati per aumentare l’effetto di cross-selling e generare up-selling con servizi aggiuntivi tipo marketplace di prodotti e servizi locali da proporre attraverso la selezione dei target di visitatori sia digitali che in presenza”.




“Il cammino dell’intrepido Larth” parte alla grande ed è pronto a raddoppiare

Un pubblico numeroso ed un parterre di importanti specialisti del settore ha partecipato, sabato scorso ad Orvieto, alla presentazione all’auditorium Messina sede della fondazione Cassa di risparmio di Orvieto del Cammino dell’intrepido Larth, il percorso escursionistico di trekking e mountain bike in tre tappe che collega Orvieto, Bolsena e Civita di Bagnoregio. Una presentazione organizzata con l’importante collaborazione del Club Amici della Stampa.

Il progetto è stato illustrato dai promotori: le guide escursionistiche Luca Sbarra ed Emanuele Rossi, il titolare della casa editrice Intermedia Edizioni Claudio Lattanzi e la guida ed accompagnatrice turistica Cristina De Angelis che è anche educatrice ai Musei Vaticani. Due importanti novità sono emerse nel corso dell’incontro. La prima riguarda l’attivazione di un secondo importante cammino di trekking e bici che coinvolgerà l’intero perimetro del lago di Bolsena grazie alla fondamentale collaborazione con Paolo Bellini che si occupa da anni di escursioni naturalistiche nella Tuscia. La seconda novità è invece collegata alla collaborazione con il GAL della Tuscia per la creazione di progetti analoghi in varie zone della provincia di Viterbo.

“Il cammino dell’intrepido Larth rappresenta il primo progetto turistico integrato che unisce Umbria e Lazio e si propone obiettivi molto elevati: incrementare il numero complessivo delle presenze turistiche nella nostra area, destagionalizzare il flusso turistico, creare valore aggiunto per le nostre aziende. Tutti traguardi verso i quali stiamo già procedendo ad appena sei mesi dall’avvio dell’iniziativa” ha detto Claudio Lattanzi in apertura dei lavori, illustrando i primi risultati ottenuti da dicembre a fine gennaio; periodo nel corso del quale sono state distribuite 250 credenziali per un totale stimato in oltre 450 presenze. “Questa iniziativa è nata come se fosse un’azienda, con un metodo da imprenditori che hanno ideato un piano e realizzato gli investimenti conseguenti. Tutto ciò è servito solo per far decollare il progetto in due mesi- tuttavia non si tratta di un’azienda, ma di un ambizioso progetto comunitario. Il cammino racchiude valori culturali, commerciali, educativi, spirituali che possono essere sviluppati a pieno solo se tutta la comunità lo farà proprio e lo interpreterà sviluppando tutte le potenzialità che questa idea racchiude. Noi siamo l’innesco di un’opportunità che appartiene a tutti e nella quale tutti possono essere protagonisti”.

Luca Sbarra ha fornito particolari importanti relativi al funzionamento del percorso, spiegandone i motivi della circolarità. “Il nostro lavoro-ha detto -consiste anche nel mantenere fruibile il percorso per i camminatori a cui cerchiamo di fornire ogni possibile aiuto e sostegno. Il tracciato è stato inserito nell’applicazione wikiloc in cui si trovano i più importanti cammini del mondo. La nostra guida cartacea ed il sito internet sono strumenti in fase di continuo aggiornamento e sviluppo e a breve saranno ampliati per dare spazio alle aziende che collaborano con noi e che forniscono servizi ai turisti come alberghi, bed and breakfast, ristoranti, ostelli, produttori di prodotti tipici. Stiamo sperimentando collaborazioni con alcune di queste attività come il birrificio dell’Alfina che sta funzionando bene e rappresenta un modello da seguire”.

Emanuele Rossi ha sottolineato la voluta brevità del cammino che può essere percorso in tre giorni e nuove modifiche per renderlo fruibile anche dai residenti. “La durata delle tre tappe, ognuna inferiore ai venti chilometri, è stata pensata per impegnare un fine settimana. Un periodo ideale. La possibilità di utilizzare la ferrovia per arrivare ad Orvieto e poi la funicolare per iniziare l’escursione dalla partenza ufficiale che è al museo Faina in piazza duomo rappresentano un grande vantaggio rispetto ad altri cammini che scontano problemi infrastrutturali. Stiamo anche studiando percorsi più brevi, adatti ad un pubblico di residenti da abbinare a degustazioni di prodotti tipici con aziende del posto. Stiamo lavorando con importanti tour operato sia per trasformare l’esperienza di Larth in un pacchetto turistico nazionale, sia per organizzare queste escursioni indirizzate anche ad un pubblico di camminatori diversi. Allo stesso modo si lavora per offrire dei soggiorni gratuiti ad influencer del settore che potrebbe trainare meglio questo nuovo e potete prodotto turistico”.

Cristina De Angelis si è soffermata su due aspetti, l’importanza di offrire un servizio di guida turistica su Orvieto ai camminatori che rappresenta un valore aggiunto per la città e la grande occasione da utilizzare al meglio che è rappresentata dal Giubileo del prossimo anno. Mostrando i numeri relativi alle presenze relative agli appuntamenti giubilari del passato, De Angelis ha richiamato l’esigenza di organizzare al meglio anche ad Orvieto l’ospitalità per i pellegrini, con un’offerta generale che non sia necessariamente legata a temi religiosi. “I collegamenti artistici e culturali tra Orvieto, Bolsena e Roma sono molteplici e possono essere ampiamente sviluppati dal momento che il prossimo anno avremo a che fare con milioni di persone che verranno a Roma e dovranno anche muoversi intorno alla città eterna” ha detto, illustrando una serie di esempi riferiti anche al duomo di Orvieto e alla tradizione religiosa collegata a santa Cristina e richiamata nei monumenti e nei musei romani più importanti.

Secondo Paolo Piacentini, uno dei massimi esperti italiani di trekking e già consulente del ministro Dario Franceschini, “Il cammino dell’intrepido Larth non ha bisogno di influencer perchè può avere una esplosione enorme a livello nazionale grazie al passaparola da parte dei tantissimi appassionati che esistono”. Piacentini ha poi fatto l’esempio del Cammino degli Dei, che collega Bologna a Firenze che “Attualmente sviluppa un indotto di quattro milioni e mezzo di euro ed ha consentito la rinascita di cinque o sei Comuni nella zona dell’Appennino la cui economia era allo stremo. Perchè questo progetto possa replicare il successo di altri modelli nazionale- ha aggiunto-è però necessario che le persone del posto lo sentano proprio e che sappiano essere accoglienti nei confronti dei camminatori. E’ molto importante farli sentire a casa ed avere anche offerte turistiche calibrate sulla tipologia del camminatore che è diversa dalle altre”.

Roberta Tardani sindaco di Orvieto ha detto: “abbiamo sostenuto fin dal principio il cammino dell’intrepido Larth.  In questi cinque anni abbiamo intrapreso un percorso 11importante sulle politiche del turismo fatto di programmazione, partecipazione e promozione. Una strada condizionata dall’emergenza covid che ci ha imposto in maniera repentina di rivedere le priorità per farci trovare pronti alla ripartenza. Siamo partiti dalla definizione di un piano di marketing territoriale, costruito con il contributo degli stakeholder cittadini, che ci ha indicato la strada da compiere. Abbiamo così lavorato al rebranding dell’immagine turistica con il claim “#Orvieto Città viva Esperienza autentica” puntando su un nuovo racconto che parlasse dell’autenticità della nostra realtà, della vitalità della città attraverso gli eventi e un calendario unico capace di coprire tutti i mesi dell’anno.  Nei giorni scorsi abbiamo chiamato a raccolta tutti gli operatori del settore, ne abbiamo censiti 16 fra trekking, bike, escursioni a cavallo, canyoning. C’è già una offerta turistica sul territorio che va però messa in rete e soprattutto valorizzata e promossa adeguatamente, una offerta variegata e suggestiva che compone quella che chiamiamo “L’altra Orvieto” che va ad integrare l’offerta turistica tradizionale di una città d’arte come la nostra”.

Il sindaco di Bagnoregio Luca Profili si è detto entusiasta di questo progetto. “Ho accolto con molto favore questa iniziativa-ha detto-mettendo a disposizione il nostro Comune per sostenere al meglio l’iniziativa. Bagnoregio è al centro di vari percorsi naturalistici che stanno sorgendo e creano valore alla nostra offerta turistica. Per noi tutto ciò rappresenta una occasione di valorizzazione anche per i centri minori del nostro territorio. Lo dimostra il caso di Castel Cellesi dove stiamo realizzando proprio un ostello dedicato ad ospitare le persone che si dedicano al turismo lento. Il cammino di Larth rappresenta uno stimolo ed una occasione per lavorare insieme ancora meglio con Bolsena e con Orvieto, superando i limiti rappresentati dai confini amministrativi nel nome della comune appartenenza alla Tuscia, ma stimolando anche il ruolo centrale dell’imprenditoria privata”.

Di “marchio Tuscia” ha parlato Andrea Di Sorte vice sindaco di Bolsena. “In un recente incontro sul turismo, un esponente politico ha detto che il brand Tuscia non avrebbe successo, ma come facciamo a dire una cosa del genere se il marchio Tuscia ancora non esiste e non lavoriamo per crearlo?-si è chiesto- io sono convinto che invece abbia un valore enorme a patto che si facciano dei significativi passi in avanti su due fronti: il protagonismo degli imprenditori e la forte collaborazione tra territori ed amministrazioni confinanti. Bolsena ha meno di quattromila abitanti, una forte vocazione turistica e molte strutture, ma se non saremo tutti insieme capaci di allargare la nostra offerta mettendoci in rete davvero con Orvieto, con Bagnoregio e con gli altri nostri vicini non potremo fare quel balzo in avanti che serve per crescere, ma anche per sostenere la concorrenza di altre zone. La collaborazione serve sia per vincere che per sopravvivere”.

Elena Ronca, vice presidente dell’associazione Assoguide ha sottolineato il ruolo essenziale che la figura professionale delle guide svolge nel sostenere nuovi progetti turistici dal momento che è fondamentale il rapporto con le persone. E’ la guida che fa calare il turista nello spirito di un luogo e che rappresenta il punto di congiunzione tra chi vive di turismo e chi ne fruisce. “Noi lavoriamo nella Tuscia e per la Tuscia che deve essere promossa come un territorio omogeneo dal momento che lo è”.

Il presidente del Gal della Tuscia, Stefano Augugliaro, si è detto fermamente convinto dell’enorme valore turistico di questa zona e del ruolo di primo piano che possono svolgere i cammini. “Con il cammino di Larth vogliamo collaborare per creare altri progetti del genere in alcuni dei 27 Comuni che aderiscono al nostro Gal” ha detto. “Il potenziale turistico della Tuscia, Orvieto compresa, è enorme, con un’offerta diversificata; nei prossimi anni ci sarà un gradissimo lavoro da fare, ma le soddisfazioni arriveranno e non saranno poche. Dobbiamo parlarci e lavorare su progetti condivisi. Il Gal della Tuscia farà completamente la propria parte”.

Daniele Di Loreto, membro del consiglio d’amministrazione dell’istituto Treccani e sostenitore del progetto Larth quale ex presidente della fondazione Faina, ha parlato del cammino di Larth come esempio di impresa culturale che è capace di attivarsi nel momento in cui si mettono insieme professionalità e quindi punti di vista diversi gli uni dagli altri. “Questa idea è nata intorno al tavolo di un pub alcuni mesi fa- ha detto- dall’incontro tra due guide escursioniste, il responsabile di una istituzione museale, una guida turistica ed un editore. Il confronto tra quelle persone cosi diverse ha consentito la nascita di una impresa cultura e creativa che adesso sta prendendo il largo”.

Marco Sciarra, gestore del Pozzo della Cava, ha portato molti esempi di collaborazioni locali, nazionali e internazionali, suggerendo tematiche e reti che, in varia forma, possono essere opportunità per potenziare, ampliare e promuovere l’offerta dei cammini proprio partendo dalle peculiarità dei nostri territori, visti anche come porta per la Toscana, l’Umbria trans-tiberina o la Roma del giubileo.

Silvio Manglaviti si è soffermato sul valore storico della Tuscia e sulle sue trasformazioni. “Il senso profondo del cammino di Larh-ha detto- è quello di aver dato una forma ad un percorso che esiste da sempre e che affonda le sue radici nella vita culturale, sociale ed economica della nostra terra che è crocevia di importanti ed antichi tracciati. C’è bisogno di un racconto che sappia emozionare e fare da traino”.

Carlo Pasqualini, membro della Federazione ciclista italiana ha illustrato i numeri in costante incremento del cicloturismo collegato ai cammini naturalistici che, nel 2022, ha generato 7,4 miliardi di valore, di cui 1,4 miliardi nel settore alberghiero. “Il 62% dei clienti dei tuor operator per il cicloturismo è straniero, con una spesa media di 3750 per sei giorni. Il cammino di Larth ha un potenziale enorme su cui lavorare insieme”.

Stefano Cimicchi, rappresentante in Umbria della società Genesi a cui fa riferimento l’importante Cammino di Francesco ha descritto il contesto nazionale entro il quale si inserisce questo progetto e lo scenario in cui potrebbe svilupparsi, divenendo un importate fattore di promozione e crescita economica.




Per presentare il “Cammino dell’intrepido Larth”, un dibattito su “i percorsi nell’economia turistica del futuro”

Un progetto ambizioso che ha già cominciato a macinare numeri incredibili a meno di sei mesi da suo avvio.  E’l’importante iniziativa di promozione integrata tra Umbria e Lazio che sta creando nuovo turismo ed economia. E’ il cammino dell’intrepido Larth, il percorso escursionistico di trekking e mountain bike realizzato su tre tappe da 58 chilometri complessivi che costituisce la prima offerta turistica che unisce Orvieto, Bolsena e Civita di Bagnoregio. Presentato alla fiera del turismo di Rimini dello scorso ottobre, il cammino ha avuto un primo “test” nel mese di dicembre quando è stata riscontrata la vendita di ben 170 credenziali. Il progetto sarà presentato ufficialmente al territorio sabato 16 marzo alle 17 e 30 nel corso di un dibattito promosso dagli organizzatori nell’auditorium della fondazione Cassa di risparmio di Orvieto, in piazza Febei sul tema: “Il Cammino dell’intrepido Larth come modello di promozione interregionale”. Dopo una breve presentazione dell’iniziativa ad opera dei promotori, le guide escursionistiche Luca Sbarra ed Emanuele Rossi e Claudio Lattanzi della casa editrice Intermedia Edizioni, la parola passerà ad esperti del settore ed esponenti delle istituzioni. Sono invitati all’incontro tutti gli operatori economici, le guide turistiche ed escursionistiche, le associazioni culturali del territorio e gli amanti del turismo nella natura. L’evento è organizzato in collaborazione con il Club Amici della stampa, presieduto da Alessandro Maria Li Donni ed il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.

Nel 2022 in Italia sono state consegnate 86 mila credenziali ed il turismo dei cammini ha creato oltre un milione di pernottamenti (fonte:Terre di mezzo).  Nel settore del turismo lento, l’Umbria è la terza regione per ordine di importanza dopo Trentino Alto Adige e Toscana.

Ci saranno il sindaco di Orvieto Roberta Tardani che si sta molto spendendo per la promozione del turismo all’aperto e che ha avviato l’importante progetto collegato all’applicazione “Orvieto Experience”, il vice sindaco di Bolsena Andrea Di Sorte che parlerà del valore e dell’esperienza della Via Francigena e dei nuovi progetti collegati all’area del lago tra cui quello della pista ciclabile intorno al perimetro dello stesso, il sindaco di Bagnoregio Luca Profili il cui territorio è al centro di vari cammini ed è interessato ad un imminente ed importante progetto di parco letterario.  Ospite illustre sarà Paolo Piacenti, uno dei massimi esperti in Italia di cammini naturalistici, già consulente del ministro della Cultura Dario Franceschini in questa materia.  Elena Ronca, vice presidente nazionale di Assoguide parlerà dello sviluppo del progetto e del ruolo essenziale che in esso rivestono queste figure professionali.  Tra i relatori ci sarà anche Stefano Augugliaro, presidente del Gal della Tuscia che è forte di ben 27 Comuni e che sta collaborando per nuovi progetti in provincia di Viterbo insieme ai promotori del cammino dell’intrepido Larth.  Daniele Di Loreto, consigliere d’amministrazione della Treccani, affronterà il tema: “L’intrepido Larth: un esempio di impresa culturale e creativa”.

Cristina De Angelis che è partner del progetto e si occupa di visite guidate ad Orvieto per il cammino di Larth, operatrice didattica dei Musei Vaticani, accompagnatrice turistica ed esperta del settore, affronterà il tema del turismo religioso anche in prospettiva del Giubileo del prossimo anno.  “Le reti del turismo, la nuova frontiera del network” sarà il tema trattato da Marco Sciarra, titolare del Pozzo della Cava mentre il geografo storico Silvio Manglaviti parlerà di “Identità storica culturale e territorio: l’antica terra Volsiniese tra Bolsena Orvieto e Bagnoregio in Tuscia e Umbria, dagli Etruschi al Corpus Domini”.

Tra i relatori anche Carlo Pasqualini membro della Federazione ciclistica italiana dal momento che il cammino dell’intrepido Larth può essere percorso anche in mountain bike.




Sabrina Tomba, presidente dell’associazione ABBA, “l’abusivismo nel settore extra-alberghiero è un problema reale e colpisce operatori, cittadini e turisti”

La questione dell’abusivismo nel settore extra-alberghiero ha scoperto un po’ di nervosismo ma è una realtà in Italia e Orvieto non fa eccezione. Già ai tempi della giunta Germani si erano sollevate forti le critiche per il proliferare in ogni dove di strutture di ricettività turistica extra-alberghiera. Sui portali di prenotazione più diffusi l’offerta è alta, molto alta e stiamo cercando di comprendere meglio le azioni messe in campo dal Comune per prevenire e reprimere il fenomeno e la posizione degli operatori economici.

Sabrina Tomba, presidente dell’Associazione ABBA, che raggruppa una buona parte delle strutture extra-alberghiere della città conferma che la situazione è critica. “Certo, ci siamo resi conto del problema anche se ogni portale di prenotazione ha i suoi metodi di conteggio. Basta girarsi intorno per capire che il fenomeno è reale e colpisce in tutta Italia”. L’abusivismo danneggia, come detto, sia gli operatori che i cittadini e il Comune. Sempre Tomba sottolinea, “proprio in questi giorni ho avuto la notizia di affitto a 40 euro per notte, un prezzo quasi impossibile per chi rispetta la regole. Insomma, fare dumping sulle spalle altrui è facile, basta non rispettare gli obblighi di legge, evadere il fisco e l’imposta di soggiorno e il gioco è fatto. Non è secondario, poi, l’impatto sulla qualità dell’offerta in città, visto che spesso a prezzi bassi corrisponde anche qualità molto bassa”.

Il problema fondamentale sta sicuramente nella mancanza di una legge quadro sia nazionale che regionale. Molte città stanno correndo ai ripari con regolamenti più restrittivi, maggiori controlli e un freno all’over-tourism, che sta stravolgendo l’habitat di tanti centri storici sia grandi che piccoli. Per Sabrina Tomba “si deve arrivare a leggi che regolino con maggiore rigidità un settore variegato dove convivono B&B, affittacamere e case vacanza che hanno target diversi e regole differenti. A Orvieto serve necessariamente una maggiore attenzione e rigidità sia perché ormai un’offerta di posti letto ampia è già presente, sia perché un centro storico spopolato va a creare altri problemi ed ha un appeal minore nei confronti del turista che viene a visitarci”. Ma la presidente di ABBA torna nuovamente sulla questione dell’evasione, “voglio ribadire con forza che chi opera in nero non solo fa un danno ai concorrenti regolari ma a tutti i cittadini visto che non paga la Tari maggiorata e l’imposta di soggiorno”.

Quindi l’abusivismo è una realtà percepita dagli operatori che chiedono a gran voce una legge sia nazionale che regionale per arrivare a un riordino del settore e a una maggiore selettività evitando, ad esempio “i permessi a piano terra”. L’abusivismo è difficilmente quantificabile proprio in quanto attività non legale e si possono avanzare solo ipotesi e numeri derivanti da studi di settore e medie sugli operatori ufficiali e regolari. C’è poi la percezione, il sentiment di chi lavora e vive di turismo e che è in prima fila nel volere regole giuste, rigide e controlli conseguenti, nulla di più.




“I furbetti del B&B facile” a Orvieto prosperano mentre i controlli vanno molto a rilento

Siamo ormai a ridosso delle vacanze di Pasqua, quest’anno definita “bassa” perché cade a marzo. E come fatto per Natale, abbiamo deciso di far visita al principale portale di B&B cercando di prenotare per una coppia proprio nei giorni delle festività.

Posti disponibili ancora ci sono, ma quello che ci ha lasciati di stucco è il gran numero si strutture che hanno base a Orvieto. Sono quasi 600, numero più o meno, dato simile a quello di Natale e risalta subito il gap tra attività registrate, oltre 300, e quelle totali. Essere registrati significa avere tutte le autorizzazioni, rispettare le regole e le normative, pagare regolarmente l’imposta di soggiorno, rispettare le leggi di Pubblica Sicurezza, pagare le tasse. Soprattutto significa farsi concorrenza ad armi pari, senza vantaggi dovuti a irregolarità che permettono grandi risparmi in termini fiscali e di adeguamento e rispetto delle normative in materia, ad esempio, di sicurezza.

E i controlli? Nei mesi scorsi con grande enfasi è stata comunicata un’operazione della Polizia Locale che ha scovato alcuni furbetti “del B&B facile”. Un inizio ma piuttosto timido. In cinque anni poteva essere fatto molto di più anche operando, magari, durante il tragico stop dovuto alla pandemia e alla vigorosa ripartenza successiva al lockdown. Le regole sono fatte per essere rispettate e per dare la possibilità a tutti di poter operare in condizioni di “par condicio” poi chi è più bravo vince, chi non lo è dovrà arrendersi all’evidenza. Ma la partita deve avere regole e controlli uguali altrimenti è già determinato il vincitore, a discapito degli operatori economici corretti, della comunità e dell’immagine della città.




ABBA, associazione del settore extra-alberghiero organizza due giorni di formazione per gli operatori

Lo scorso 12 febbraio si è riunita ad Orvieto l’assemblea dei Soci ABBA, l’Associazione no profit che rappresenta il settore Extralberghiero. Proprio quest’anno ABBA compirà 10 anni, siamo un’Associazione regolarmente iscritta nel Registro Nazionale ed avere un numero sempre più rilevante di soci ci darà la possibilità di essere ancora più attivi.  Ci siamo dotati di un sito internet – www.dormireorvieto.it – che ci riunisce tutti e consente ai potenziali clienti di trovare la soluzione più adatta alla propria vacanza, ciascun socio ha la propria visibilità e la possibilità di essere contattato singolarmente, inoltre siamo presenti sui social.

ABBA essendo iscritta al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore)  può partecipare a bandi per l’organizzazione di eventi, e non meno importante, ci consente di partecipare ai diversi tavoli di lavoro (comunali, regionali e delle diverse associazioni di categoria). Negli ultimi anni questo settore è cresciuto notevolmente ed oggi si contano circa 300 attività che accolgono turisti nell’Orvietano. L’appello che l’Associazione vuole fare è coinvolgere le tante realtà ancora non associate affinché diventino Socie. Per essere iscritti ad ABBA basterà versare una quota di euro 50 tramite bonifico bancario; possono partecipare tutte le realtà di Casa Vacanze, Affittacamere, Bed and Breakafst, Agriturismi e Locazioni Turistiche dell’Orvietano.

Nonostante ci siano sempre più strutture che fanno accoglienza, dagli ultimi dati relativi al 2023 emerge un calo dei flussi turistici nel nostro territorio.

Questo dato non ci deve preoccupare, ma ci deve stimolare a lavorare per il futuro e per tale ragione realizzeremo due importanti momenti di Formazione a cura della docente Martina Manescalchi. Per gli Associati ABBA appuntamento alla Sala Digipass il prossimo 28 febbraio dalle ore 14,30 alle ore 18,30 e il 29 Febbraio appuntamento alla Sala Meeting di Palazzo Coelli dalle ore 9 alle ore 13 – Seminario Formativo –” Destinazione Orvieto”. Il 29 Febbraio il seminario sarà aperto a tutti gli operatori che vorranno fare rete per la nuova stagione turistica che è alle porte.Per avere info sull’iscrizione ad ABBA vi invitiamo a visitare il sito www.dormireorvieto.it – per info ed iscrizioni al seminario scrivere a info@abbaorvieto.it.




Ricerca AUR, turismo a gonfie vele in Umbria, ma con alcune eccezioni come il comprensorio Orvietano

Nell’ultimo FOCUS pubblicato da AUR (Agenzia Umbria Ricerche) a cura di Giuseppe Coco, viene esplorato il settore turistico dell’Umbria, analizzando le presenze e gli arrivi turistici nel terzo millennio, con uno sguardo particolare al periodo tra il 2023 e il 2019 (pre-Covid). I dati degli ultimi anni indicano un settore in ripresa, nonostante le sfide aperte anche se con alcuni comprensori che non seguono la media regionale e addirittura sono in calo per quanto riguarda in particolare, gli arrivi. Dai 23 anni analizzati, ben 16 non hanno mai superato i 6 milioni di presenze, ma il 2023 ha segnato un record, avvicinandosi ai 7 milioni. Il 2000 rappresenta il punto più basso con 5,2 milioni, ma il 2023 ha aperto nuove prospettive per le potenzialità turistiche dell’Umbria. Investimenti mirati potrebbero garantire una crescita stabile del 3-4% annuo, contribuendo all’intero sistema economico regionale. Esaminando gli ultimi 5 anni, escludendo il 2020 e il 2021 pesantemente colpiti dalla pandemia, la crescita oscilla tra +8,9% e +25,4%.

L’indicatore degli presenze turistiche si evidenzia una netta crescita nel 2023, segnando una ripresa del settore. Il 2023 è stato il migliore con oltre 2,6 milioni, seguito dal 2019 con 2,5 milioni, gli unici due anni sopra i 2,5 milioni. Il 2000 rappresenta il punto più basso con 1,9 milioni. Analizzando i Comprensori, performance positive nelle presenze emergono nell’Amerino (+30,4%), Valnerina (+20,9%), Assisano (+16,9%), Spoletino (+16,5%), Ternano (+15,2%), e Perugino (+10,3%). Rimane invece praticamente fermo l’Orvietano con un misero +0,5% e in leggera flessione l’Eugubino.

Per quanto riguarda gli arrivi, il confronto tra il 2023 e il 2019 rivela che 9 Comprensori hanno performance positive in termini percentuali, con la Valnerina in testa (+20,5%). I dati mostrano che l’Assisano ha superato 1,5 milioni di presenze nel 2023, con un aumento di +219 mila, seguito da Perugino (+122 mila) e Ternano (+106 mila). Ben diversa la situazione nel Tuderte, nell’Orvietano e nel Folignate dove le variazioni sono negative. Nella classifica flop il comprensorio peggiore è il Tuderte con un -11,2% seguito dall’Orvietano con il -8,9 e il Folignate distaccato a -1,1%.

Storicamente, il turismo era riservato ai ricchi, ma nel terzo millennio, con voli low-cost e smartphone, si è trasformato in un’opportunità per tutti. Nel 2030, le persone che si sposteranno per turismo potrebbero superare gli 1,8 miliardi.

In conclusione, l’Umbria, nonostante l’isolamento infrastrutturale storico, mostra segnali positivi. La crescita turistica globale è un’opportunità che richiede consapevolezza e investimenti mirati. Secondo le previsioni Unwto, il turismo crescerà del 3,3% annuo fino al 2030, sottolineando l’importanza di considerare il turismo come uno dei grandi business del futuro per l’Umbria.