Orario estivo dei bus è deludente, l’assessore Luciani incontra i rappresentanti di BusItalia il 29 giugno

Si terrà mercoledì 29 giugno un incontro tra l’assessore ai trasporti del Comune di Orvieto, Gianluca Luciani, la dirigente del settore e comandante della polizia locale, Alessandra Pirro, e i rappresentanti di BusItalia per discutere delle modifiche da apportare al nuovo orario estivo del Trasporto pubblico locale entrato in vigore dopo il piano di rimodulazione dei servizi. 

“Un piano che non ci soddisfa – commenta l’Assessore, Gianluca Luciani – soprattutto per le modalità con le quali è stato attuato ovvero senza confronto e senza tenere conto delle esigenze dei singoli territori.  Comprendiamo – prosegue – le esigenze della Regione Umbria di procedere a una riorganizzazione del servizio che tenga conto di una razionalizzazione dei costi e punti a ridurre sprechi e inefficienze. Da parte nostra, in altre occasioni e anche in altri ambiti, c’è sempre stata la disponibilità a ragionare e studiare insieme le soluzioni migliori per conciliare gli obiettivi dati con la funzionalità del servizio e soprattutto con la tutela delle esigenze dei cittadini e in particolare delle fasce più deboli”. 

“Proprio per questo – conclude – non possiamo accettare una rimodulazione così importante fatta in maniera unilaterale da BusItalia e per questo nei giorni scorsi avevamo sollecitato un confronto con i rappresentanti dell’azienda che è slittato per motivi non dipesi da noi. Sul nuovo orario ci sono riduzioni fisiologiche e assorbibili nel periodo estivo ma servono assolutamente modifiche per garantire la fruibilità del servizio ad alcune fasce della popolazione che utilizzano maggiormente i mezzi pubblici e ai turisti. Mercoledì presenteremo le nostre proposte sulle quali ci aspettiamo risposte concrete e immediate”.   




“Tutti al mare” con BusItalia la domenica e i festivi fino al 28 agosto a Montalto

Da domenica 26 giugno fino al 28 agosto – tutte le domeniche e nei festivi – riparte il servizio di collegamento di bus sulla tratta Città della Pieve-Orvieto-Montalto di Castro, sperimentato con successo e gradimento dei viaggiatori negli ultimi anni.  Il servizio parte da Città della Pieve ed effettua fermate a: Monteleone d’Orvieto, Fabro Scalo (Stazione FS), FiculleOrvieto, Castel Giorgio, San Lorenzo Nuovo, Montalto Spiaggia. L’orario di partenza da Orvieto è alle ore 07:55 (da Ciconia) e alle ore 08:05 (da Orvieto Scalo) con arrivo a Montalto spiaggia alle 9:45. 

L’orario di ritorno da Montalto è alle 18:30 con arrivo alle 20:00 (Orvieto Scalo) e 20:10 (Ciconia). I costi sono di: 10 euro la corsa semplice e 15 euro andata/ritorno Il titolo di viaggio della Zona 2 (Orvieto, Castel Viscardo,  Castelgiorgio) dà diritto ad una coppia di corse sulla Funicolare di Orvieto in coincidenza con la partenza e l’arrivo della linea Mare. 

La prenotazione del viaggio è obbligatoria e dovrà essere effettuata contattando la biglietteria di monte della Funicolare di Orvieto, tel. 075.9637728, entro le ore 12:00 del giorno feriale precedente il viaggio. I biglietti possono essere acquistati presso le Biglietterie della Funicolare di Orvieto, dal conducente e su SALGO, l’app del servizio di trasporto pubblico di Busitalia in Umbria.




Allarme del Comitato pendolari, se non interviene la Regione i biglietti dei treni su del 6,6% da gennaio 2022

Il Comitato dei Pendolari Umbri è molto preoccupato per l’avvicinarsi del 2022 che porterà, salvo diverse indicazione da parte della Regione, ad un aumento dei biglietti dei treni del 6,6% e del trasporto pubblico su gomma. Le lettera è stata inviata alla presidente Tesei e all’assessore Melasecche per chiedere che venga almeno congelato per un periodo congruo così come deliberato dalla Regione Liguria per l’aumento previsto già quest’anno. Nel 2021, ricorda il Comitato, i biglietti sono “lievitati” del 6,8% come hanno potuto notare i lavoratori e gli studenti che sono tornati sui treni alla fine del lockdown più duro.

Di seguito il testo della lettera inviata a Tesei e Melasecche.

Lo scrivente Comitato Pendolari Umbri, in quanto soggetto esponenziale di interessi di rilevanza sociale nell’ambito del trasporto pubblico, in accordo con i rappresentanti trasporti delle associazione dei consumatori presenti al tavolo dei trasporti ferroviari in Umbria, Confconsumatori Umbria e Federconsumatori Terni, intende, con la presente, ritornare sulla questione dell’aumento delle tariffe ferroviarie, previsto dal 1° gennaio 2022, così come da contratto di servizio 2018-2032 sottoscritto tra Regione Umbria e Trenitalia SpA Trasporto Regionale, in quanto, a tutt’oggi, non si è avuto alcun riscontro dalle SS.VV. alla nostra nota inviata in data 10 maggio 2021, in calce alla presente.

Innanzitutto, ci permettiamo di rappresentare che, come riportato dal contratto stesso all’articolo 13 (politiche tariffarie), comma 4 punto b, per l’anno 2022 l’aumento sarà del 6,6%, così come sarà del 6,2%, a relativamente all’anno 2023, per poi stabilizzarsi definitivamente al 4% negli anni dal 2024 al 2032, mentre per l’anno corrente è stato del 6,8%.

Inoltre, nello stesso, è anche scritto: “gli incrementi delle tariffe sono paritetici per quelle regionali e sovraregionali, nonché integrate, e sono automaticamente applicati da Trenitalia, salvo deliberazione contraria da parte della Regione”.  Per questo, vista la grave situazione economica, causata dalla pandemia da Covid-19, si è richiesto, nella nota sopracitata, il congelamento dell’aumento atteso dal gennaio prossimo, poiché di fatto andrebbe, ulteriormente, a gravare sulle moltissime persone, che quotidianamente si spostano con i servizi ferroviari, per motivi di lavoro o studio, sia all’interno che fuori Regione.

Altresì, nella stessa mail, si è chiesto la sospensione degli aumenti, eventualmente contemplati, nel Contratto di Servizio, in proroga, sottoscritto dalla Regione Umbria con Busitalia Sita Nord srl, relativamente ai servizi ferroviari ex-FCU e su gomma.

Si fa presente, per di più, che la giunta regionale della Liguria, ha congelato, su proposta dell’assessore con delega ai trasporti, l’aumento delle tariffe ferroviarie che era previsto, come da contratto con Trenitalia SpA Trasporto Regionale, a inizio del 2021; infatti, detto rincaro è stato rinviato in un primo momento ai primi di maggio, e in seguito differito al primo di ottobre, fino al provvedimento del 28 settembre u.s., che l’ha ulteriormente sospeso fino all’inizio del 2022.

La motivazione principale della decisione presa dalla Regione Liguria è stata proprio la crisi economica innescata dalla pandemia. Pertanto, per quanto sopra esposto, si richiede di conoscere quale misura intenda prendere la Regione Umbria a riguardo.