1

Usl Umbria2, “rispettate l’orario per i vaccini, senza anticipare”

L’Azienda Usl Umbria 2 rinnova l’invito alla cittadinanza a rispettare l’orario (mattina/pomeriggio) di appuntamento per la seduta vaccinale, notificato agli assistiti tramite sms da Umbria Digitale. Questa regola di comportamento è molto importante per evitare assembramenti, code e disagi ai punti vaccinali territoriali dell’azienda sanitaria.

Basti pensare che soltanto alle 10 del 9 luglio, al punto vaccinale territoriale “Casagrande” di Terni, in piazzale Bosco, si sono presentati circa 200 assistiti prenotati per il pomeriggio. La struttura sanitaria, che sviluppa la propria attività sette giorni su sette nell’arco di dieci ore giornaliere, è progettata ed organizzata per accogliere senza code agli ingressi 150 assistiti ogni ora (al PVT “Casagrande” vengono infatti eseguite circa 1500 somministrazioni al giorno).

Pensare di anticipare autonomamente di mezza giornata l’appuntamento non è un gesto di rispetto per i cittadini che si presentano puntualmente in orario nella struttura e determina disagi sia agli assistiti che agli operatori sanitari e ai volontari che da mesi svolgono ogni giorno un lavoro prezioso e impegnativo.

Tra l’altro tutte le strutture esterne di ingresso e di accoglienza alla palestra dove vengono effettuate le vaccinazioni sono dotate tutte di posti a sedere, che garantiscono il rispetto delle distanze e di grandi ventilatori per rendere più confortevoli i minuti di attesa.

Invitiamo quindi, ancora una volta, i cittadini a rispettare l’orario indicato nell’sms di notifica e non presentarsi in anticipo ai punti vaccinali dell’Azienda Usl Umbria 2.




Orvietolife, il quotidiano al servizio dei cittadini

Ci siamo, a piccoli passi si procede con la nuova grafica e il nuovo concept di Orvietolife, il quotidiano del territorio che vuole essere sempre di più al servizio dei cittadini. Siamo a quasi 8 mila followers, che ringraziamo uno ad uno per la fiducia e in primis a loro dedichiamo questo rinnovamento.

Ma cosa sarà OrvietoLife? Prima di tutto un luogo di dibattito, di idee, di critica, anche dura, ma sempre aperto al dialogo. Sarà il quotidiano che andrà a ricercare le notizie, scomode a volte, altre volte positive, ma sempre dalla parte del cittadino. Al centro ci sono la città, il territorio nel senso ampio del termine e le persone con le loro necessità. E’ una sfida che abbiamo voluto accettare lanciando il cuore oltre l’ostacolo in un momento storico sicuramente complesso ed economicamente difficile.

OrvietoLife vuole diventare il punto di riferimento del dibattito e anche per questo abbiamo potenziato i principali canali social: Facebook, Linkedin, Twitter, Telegram, Whatsapp, Instangram. Ma non c’è solo il virtuale; ogni giorno ci siamo per raccontare il territorio e per ascoltare quello che il territorio vuole raccontare. Senza passi più lunghi della gamba, giorno dopo giorno costruiremo un nuovo OrvietoLife anche con il vostro aiuto. Lo sforzo produttivo del “TG OrvietoLife” continuerà e dopo l’estate tornerà quotidiano. Il canale YouTube sarà il luogo dei video e dei nostri approfondimenti con ZOOM e POLITICS.

Le nostre parole chiave sono ascolto, racconto, indipendenza e ci teniamo. Siamo scomodi? Sì, lo siamo, e ne siamo contenti. Essere scomodi significa avere una propria idea, una propria linea e, di solito, si è antipatici ai potenti, ai “furbetti” e non ci dispiace. E’ il ruolo che ci siamo scelti, da sempre, e che continueremo ad avere in futuro. Questo, però, non significa essere distruttivi e colpire la persona. OrvietoLife è critico ma allo stesso tempo propositivo e pronto ad accettare l’opinione di tutti coloro che vogliono il bene di Orvieto e del territorio.

Questo è il nostro progetto, coraggioso, che si svilupperà anche dal punto di vista delle comunicazione promozionale con tante novità che vi segnaleremo di volta in volta. Intanto vogliamo continuare a crescere con il vostro insostituibile aiuto e allora vi invitiamo a iscrivervi alle nostre pagine e ai nostri canali social. E’ semplice e vi assicuriamo che insieme ci divertiremo e porteremo il nostro piccolo contributo per tentare di far crescere la città con un occhio attento a quello che avviene intorno a noi, aprendoci e non chiudendoci a riccio, è dannoso e non preserva dalle crisi, anzi le aggrava e le rende difficili da risolvere.

Grazie ancora ai nostri lettori, ai nostri clienti pubblicitari e a chi condivide il nostro progetto!

 




SII, tutte le indicazioni per ritirare i solleciti di pagamento delle bollette, non serve andare a Perugia

Nell’ultimo mese la SII ha inviato agli utenti che non avevano provveduto al saldo delle bollette, diversi solleciti bonari di pagamento, secondo procedura. I solleciti sono arrivati o tramite pec o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. In quest’ultimo caso agli utenti che non sono stati trovati presso i loro recapiti, è stato lasciato un avviso di giacenza che erroneamente e per limitati casi, ad oggi meno del 2 per cento, ha previsto il ritiro della raccomandata presso la sede di Perugia del vettore.

Il Servizio Idrico Integrato di Terni comunica a tutti gli utenti che hanno ricevuto o che riceveranno tale avviso, che non è necessario recarsi nel capolouogo umbro per ritirare il sollecito. Basta compiere due semplici operazioni. L’utente, contattando il numero della filiale Nexive di Perugia (075 – 42.00), può chiamare ed essere guidato passo passo nel download della raccomandata o chiamare per concordare un secondo tentativo di recapito. Per maggiori informazioni è possibile contattare il contact center della SII ai numeri 800.093.966 da telefono fisso e 0744.441562 da mobile.




Massimo De Fino, dg USL Umbria2, “per ripartire a pieno regime con servizi di qualità dobbiamo sconfiggere definitivamente il covid”

Obiettivo comune: migliorare la qualità dell’assistenza attraverso la condivisione di percorsi assistenziali e la collaborazione tra professionisti della salute per offrire alla popolazione servizi di prossimità nel segno della qualità, dell’efficacia e dell’efficienza.   La strategia, in linea con le indicazioni regionali, è quella di imprimere un ulteriore slancio alle politiche di integrazione interistituzionale, in parte già realizzate, tra Azienda Usl Umbria 2 ed Azienda Ospedaliera di Terni per rispondere al meglio ai nuovi bisogni delle comunità.  Questo lo scenario e le linee programmatiche al centro dell’incontro, svoltosi nella sede centrale  della Usl 2, tra le direzioni strategiche delle due aziende sanitarie del territorio. Presenti i direttori generali dell’Azienda Usl Umbria 2 e dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria” di Terni, Massimo De Fino e Pasquale Chiarelli, le direttrici sanitarie Simona Bianchi ed Alessandra Ascani e i direttori amministrativi Piero Carsili e Anna Rita Ianni.  Una riunione operativa di grande importanza per definire politiche e strategie unitarie per gestire anzitutto questa fase di emergenza pandemica, in cui si registra un confortante calo dei contagi ma che richiede sempre massima attenzione delle aziende sanitarie su prevenzione, tracciamento, cura ed assistenza, oltre alla necessaria collaborazione dei cittadini chiamati al rispetto rigoroso delle norme anticontagio. 

Risultano prioritari – è stato ribadito dalle due direzioni strategiche – il massimo impegno e lo sforzo comune per accelerare sulla campagna di vaccinazione con l’obiettivo di raggiungere, in tempi ragionevoli, l’immunità di gregge, un traguardo ora possibile grazie alla maggiore disponibilità sia delle dosi che dei quattro vaccini autorizzati dall’Ema.   La guerra al Covid si combatte su più fronti. È indispensabile uno sforzo integrato delle due aziende per continuare a presidiare i territori in modo capillare attraverso la presenza di strutture, servizi e professionisti per garantire piena efficienza alle varie attività di prevenzione, protezione, contact tracing, assistenza territoriale e domiciliare, cure ospedaliere e soprattutto dare massimo impulso alla campagna vaccinale di massa, fondamentale per il ritorno alla normalità e per la definitiva ripartenza.  Si programma intanto la ripresa, a pieno regime, delle attività non Covid progettando un modello organizzativo più funzionale ed in grado di fornire ai pazienti servizi di prossimità e di vicinanza e la necessaria continuità assistenziale. La finalità è di far ripartire tutte le attività sanitarie territoriali ed ospedaliere e garantire, attraverso una organizzazione puntuale, omogeneità di prestazioni in tutto il territorio provinciale abbattendo liste e tempi di attesa ed evitando agli utenti disagi negli spostamenti in altre città e strutture sanitarie.  Dalla proficua collaborazione tra gli staff delle due aziende in atto nelle varie realtà territoriali ed ospedaliere della provincia di Terni all’ottimizzazione organizzativa ed economica dei percorsi di reclutamento del personale, “la base, sulla quale realizzare ulteriori progetti di integrazione e di sviluppo delle attività, è solida – dichiara il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Terni Pasquale Chiarelli – e interesserà anche l’anatomia patologica, i trattamenti di dialisi, le terapie oncologiche ed alcune attività chirurgiche specifiche, solo per citare alcune delle aree più delicate e strategiche”

“C’è la volontà comune delle due aziende – spiega il direttore generale della Usl Umbria 2 Massimo De Fino – di procedere insieme sulla strada della collaborazione e dell’integrazione dei servizi mettendo in campo strutture, professionalità e tecnologie che ci consentano di offrire prestazioni all’altezza delle aspettative in tutti i settori: medico, chirurgico, della diagnostica e della riabilitazione. Un percorso che stiamo definendo e costruendo giorno dopo giorno, forti dell’esperienza positiva sin qui maturata negli ospedali di Narni-Amelia e di Orvieto e consapevoli che solo in questo modo saremo in grado di assicurare efficacia degli interventi e prestazioni di qualità nei vari ambiti territoriali”.




Giampiero Lattanzi, presidente della Provincia, “sì all’ospedale Narni-Amelia e all’emodinamica di Orvieto”

Il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, firmerà a breve il nuovo accordo di programma sull’ospedale comprensoriale Narni-Amelia, già ricevuto in questi giorni.  A tale proposito esprime soddisfazione per la nuova intesa “che – dice – segna un ulteriore significativo passo in avanti verso la realizzazione della struttura sanitaria”. Il presidente è uno dei cinque firmatari insieme alla presidente della Regione Donatella Tesei, al direttore generale della Asl Umbria 2, Massimo De Fino, e ai sindaci di Narni, Francesco De Rebotti, e Amelia, Laura Pernazza.

“L’accordo di programma – commenta Lattanzi – rappresenta un elemento molto importante per il proseguimento del progetto. Mi auguro che i tempi possano essere quelli giusti, senza ritardi, tenendo conto che si tratta di un’opera fondamentale per tutta la Conca ternana e per il completamento degli asset sanitari in Umbria. Ancora sull’accordo di programma il presidente afferma: “Sono del parere che le novità introdotte nel progetto possano meglio adattarsi ai mutati contesti, che tra l’altro, anche a causa del covid, cambiano gli scenari molto rapidamente. Occorre quindi modulare un sistema di prestazioni sanitarie integrate con il Santa Maria di Terni e con gli altri presidi sanitari del territorio provinciale sviluppando sempre di più una capacità elevata di intercettare in maniera incisiva le esigenze di salute delle nostre comunità.  Sotto quest’ultimo aspetto – aggiunge Lattanzi – registro la richiesta che sta emergendo dal territorio orvietano, sostenuta da numerosi sindaci, relativa al potenziamento delle strutture sanitarie dell’area con la creazione di un dipartimento di emodinamica all’ospedale di Orvieto.  Tale struttura, si sostiene nella proposta, potrebbe essere importante non solo per il territorio e per il resto dell’Umbria ma anche come modello di attrattività per le aree della bassa Toscana, in particolare grossetano e senese. E’ una proposta da valutare e su cui porre attenzione, fermo restando che andrebbe comunque inquadrata nel contesto della sanità provinciale e regionale, tenendo sempre come barra di riferimento l’esclusivo interesse dei cittadini ad avere prestazioni sanitarie di alto livello e con prospettive costanti di crescita”.