Tamara Di Marco dall’Università di Oxford al Museo Claudio Faina per uno stage

Tamara Di Marco, laureata con il massimo dei voti all’Università di Oxford nel luglio scorso, sta svolgendo uno stage presso il Museo “Claudio Faina”.
“È una grande soddisfazione per la nostra Fondazione – afferma il Presidente Daniele Di Loreto – essere stati scelti come un’eccellenza nel campo dell’etruscologia e poter offrire un’opportunità di crescita professionale ed accademica ad una giovane neolaureata”.

La Dottoressa Di Marco, originaria di Giulianova, in provincia di Teramo, ha conseguito la laurea in Archeologia Classica e Storia Antica presso Christ Church, uno dei college dell’Università di Oxford. Il Museo Faina le è stato indicato dalla Professoressa Angela Pola, docente dipartimentale in Archeologia Etrusca ed Italica presso la Faculty of Classics dell’Università di Oxford.

In affiancamento allo staff del museo, la giovane stagista si occuperà di tutte le attività, dalla tutela della collezione alle iniziative didattiche, dalla organizzazione degli eventi alla redazione dei relativi testi, dalla programmazione all’accoglienza dei visitatori, al fine di conseguire una formazione quanto più completa possibile.




Un pezzetto di “garden state” in via dei Tigli con gli studenti del Majorana-Maitani quelli della Drew University

Neanche le anime più timide e riservate sono riuscite a sottrarsi al turbinìo di attività del programma che ha visto la collaborazione dell’istituto Majorana-Maitani di Orvieto e di Claudia Wiegleb, che opera con Study Programs in Italy ormai da diversi anni, occupandosi dell’organizzazione di programmi di scambio e studio per università statunitensi, college australiani e scuole europee. Quest’anno, come già accaduto negli anni passati, a Orvieto è arrivato un gruppo di studenti universitari dal New Jersey, conosciuto dagli statunitensi come il ‘Garden State’. Gli studenti della Drew University che ha sede nella cittadina di Madison, hanno trascorso diverse settimane a Orvieto per partecipare a uno scambio interculturale, approfondire il loro studio dell’italiano ed entrare a stretto contatto con la storia e la cultura italiana.

Quale occasione migliore per conoscere un pezzettino di Stati Uniti, stringere nuove amicizie, dar vita a una nuova rete di conoscenze e interagire in lingua italiana e inglese? Gli studenti del Majorana-Maitani hanno risposto a questo nuovo gemellaggio con grande voglia ed entusiasmo, riuscendo a vincere la naturale timidezza iniziale e a coinvolgere i ragazzi americani in tante iniziative e attività. Circa 40 dei nostri studenti, dalle classi prime alle quarte, si sono alternati a gruppi e con un sistema di rotazione per cogliere questa opportunità che è stata declinata in una serie di incontri e attività tra le più disparate spalmate nell’arco di alcune settimane. Tra gli eventi organizzati abbiamo fatto anche una tappa al Palazzo dei Sette, presso la sede Cittaslow, per una serata divertente e rilassata di scambio di idee e opinioni grazie alla modalità World Cafe, un metodo semplice ed efficace nel dar vita a conversazioni informali, vivaci e costruttive, su questioni e temi legati al vivere slow. La serata si è conclusa con un rinfresco a base di bruschette e lumachelle preparate dagli studenti americani. Poi c’è stata l’emozionante visita alla Caserma Piave, scrigno che custodisce gli splendidi costumi del corteo storico di Orvieto. I ragazzi italiani e quelli americani hanno avuto l’opportunità di ammirare gli splendidi costumi del corteo delle dame e della processione del Corpus Domini e ascoltare la storia di questi abiti di grande pregio, oltre a quella di apprezzare lo sforzo, la dedizione, l’amore e la passione con cui la comunità del luogo lavora da anni e per tutto l’anno per organizzare questo evento così unico, coinvolgente e toccante.

L’entusiasmo con il quale gli universitari americani e gli studenti del Liceo Majorana-Maitani hanno partecipato a tutte le attività sottolinea come questo progetto è essenziale per favorire uno scambio interculturale e l’interazione con gli altri e strategico poiché mette al centro le bellezze e le tradizioni italiane. Si tratta di un’esperienza che ci auguriamo di ripetere più volte nel corso dei prossimi anni.