Aperto il punto di ascolto della Croce Rossa all’interno dell’ospedale di Orvieto

Il Comitato di Croce Rossa di Orvieto ha aperto il primo punto di ascolto situato all’interno dell’Ospedale civile Santa Maria della Stella. Il progetto, voluto dal commissario Luigi Maria Manieri e da Laura Cicognolo, delegata dell’ambito sociale, ha lo scopo di raccogliere le richieste di aiuto da parte delle persone in difficoltà o indigenti. In linea con gli obiettivi dell’Area 2 di Croce Rossa, ridurre le cause di vulnerabilità individuali e ambientali, contribuire alla costruzione di comunità più inclusive, promuovere e facilitare il pieno sviluppo dell’individuo. Il Punto d’ascolto vuole essere un luogo fisico in cui i volontari del Comitato di Orvieto verranno a contatto con le persone. Il servizio è rivolto a tutti, nuclei familiari, ragazzi, persone sole o anziane.

Il punto d’ascolto è situato a piano terra dell’ospedale, nel corridoio che porta agli ambulatori e al laboratorio analisi. Questo spazio è condiviso con Parte Civile APS, associazione che promuove la collaborazione con l’associazionismo civico e le istituzioni per tutelare i diritti con particolare attenzione alle fragilità.

Il punto d’ascolto sarà aperto il giovedì mattina dalle 9.00 alle 12.00 fino a metà settembre, successivamente verrà comunicato il nuovo orario.




Baschi, Comune e Parrocchia uniti per il potenziamento della Casa Vincenziana per anziani

La Casa Vincenziana “Don Benedetto Baccarelli” di Baschi, struttura punto di riferimento nel territorio per l’accoglienza di anziani autosufficienti, sarà un polo per la socialità, per la terza età e per il sostegno alle fragilità; Comune e Parrocchia hanno lanciato il progetto in un incontro pubblico, venerdì 7 luglio, condividendo una serie di azioni per il prossimo futuro.

“La Casa Vincenziana ha un grande valore sociale per la comunità di Baschi e dell’intero comprensorio. È un bene di tutta la comunità da salvaguardare ed accrescere.” Così ha esordito il sindaco Damiano Bernardini, tracciando le linee di sviluppo per il post pandemia.

“Il Covid – ha proseguito il primo cittadino – ha costretto negli ultimi anni la Casa a limitare i rapporti con l’esterno, per preservare i suoi ospiti; ora, terminata l’emergenza, si può riprendere tutti insieme ad interagire e a vivere gli spazi comuni. La struttura per anziani potrà tornare ad essere luogo e centro per volontariato, incontri, attività.”

Tra gli obiettivi dichiarati, anche quello di intercettare risorse pubbliche legate al PNRR e fondi per il sociale, sviluppando nuovi servizi diurni ed un centro di aggregazione. A questo si aggiunge la prospettiva di integrare attività rivolte all’infanzia, che possano mettere in relazione bambini ed anziani in uno scambio generazionale sinergico e virtuoso.

“In questi anni di limitazioni e grandi preoccupazioni per il Covid – ha aggiunto il parroco, don Stefano Puri – la Casa, gestita dalla parrocchia, ha affrontato un percorso di revisione ed è pronta a riprendere a pieno le proprie attività. Il sostegno di parrocchia e diocesi, accompagnato dal lavoro del consiglio di amministrazione e delle lavoratrici della Casa, ha avuto sempre l’obiettivo di conservare un grande capitale sociale per la comunità e di garantirne la presenza ancora per molti anni.”

Tutti d’accordo, dunque, su una piattaforma comune, fatta di aggregazione, inclusione, partecipazione dei cittadini, dialogo, coesione e innovazione, per superare gli ostacoli del contesto economico attuale e guardare al futuro con rinnovata fiducia.




A Villa Paolina a Porano dal 10 al 16 luglio “Anche io sono Protezione Civile” per i giovani da 6 a 13 anni

Al via lunedì 10 luglio a Villa Paolina a Porano “Anche io sono la Protezione civile”, il campo scuola riservato ai ragazzi dai 6 ai 13 anni, che fino al 16 luglio avranno la possibilità di confrontarsi con le attività di chi fa protezione civile: Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, 118, Croce Rossa Italiana, rappresentanti di Comuni, Regione e numerosi altri “attori” del sistema nazionale della Protezione civile.

L’iniziativa, nell’ambito della 13esima edizione del progetto nazionale voluto dal Dipartimento di Protezione civile, è organizzata dal gruppo comunale di Protezione Civile di Orvieto in collaborazione con la Funzione Associata Area Interna Sud Ovest Orvietano, con il patrocinio dei Comuni di Orvieto e Porano e della Provincia di Terni.

Un percorso di una settimana che alternerà esercitazioni pratiche ad attività ludico-ricreative e momenti di confronto didattico. I partecipanti avranno l’opportunità di conoscere il sistema di Protezione civile, i vari rischi che possono coinvolgere il loro territorio e i comportamenti utili da adottare per tutelare sé stessi, l’ambiente e la propria comunità. A proposito di ambiente, sono in programma anche attività che ben si legano alla cultura della Protezione civile nell’ottica di far conoscere il territorio e quello che di importante offre. I “piccoli volontari” avranno infatti la possibilità  di visitare la Fattoria Didattica “Tellus” della Famiglia Cotarella.

Non in secondo piano lo sport grazie alla presenza all’interno del Campo del Panathlon Club Junior di Orvieto che organizzerà tre momenti in cui i ragazzi entreranno a contatto con le varie discipline sportive. Un primo appuntamento lunedì 10 luglio alle 18.00, grazie alla collaborazione della Governatrice dell’Area 10-Umbria, Rita Custodi. I ragazzi si cimenteranno in prove di attività fisica di base per poi finire con una avvincente partita di “palla-avvelenata”. Un secondo momento, più conviviale, venerdì 14 con l’aperitivo analcolico offerto dai soci del club Junior accompagnato dagli stuzzichini che i partecipanti del campo prepareranno nel pomeriggio insieme alla chef di Arti Bianche, Donatella Aquili, che insegnerà loro a fare la pizza.

Infine sabato, in collaborazione con la Uisp-Comitato di Orvieto Medio Tevere, dopo una breve lezione di salvamento in acqua con l’allenatore F.I.N. Claudio Zappitelli, verrà premiato il ragazzo o la ragazza che si sarà distinto durante la permanenza al campo sia nelle attività sportive che in quelle di protezione civile, per un gesto di fair play, valutato dalla commissione composta dai capi-campo e dal responsabile del servizio di Protezione Civile del Comune di Orvieto, Luca Gnagnarini, che seguiranno i ragazzi in tutti i momenti di questa esperienza.

Altra attività che ha riscosso notevole successo nelle passate edizioni e sarà riproposta è quella dell’esercitazione “SAR-search and rescue” a cura del gruppo Forraditesta, tra arrampicate, teleferiche e simulazioni di discese in luoghi impervi.

I ragazzi che decidono di vivere questa esperienza – spiegano dalla Protezione civile di Orvieto – compiono un vero e proprio ‘viaggio’ all’ interno del mondo della protezione civile, scoprendo quanto l’impegno del singolo sia indispensabile al funzionamento dell’intero Sistema. Durante il soggiorno i ragazzi si troveranno anche a condividere idee e procedure ed impareranno senza dubbio a sentirsi parte attiva di una squadra, per un percorso di crescita. La finalità di questo progetto è quella di stimolare tra i giovani il senso di responsabilità e di cittadinanza attiva attraverso la condivisione delle buone pratiche di protezione civile”.




Nuovo consiglio per la Varalli Cortesi di Todi, eletto presidente Mario Ciani

Seduta di insediamento per il nuovo Consiglio di amministrazione della Veralli-Cortesi che ha eletto Mario Ciani presidente e Claudia Orsini vicepresidente. Nel subentrare in carica il Cda, del quale fanno parte Cristina Cruciani, Luca Seccaroni e Letizia Epifani, ha preso visione anche della relazione del mandato precedente.
Al 31 dicembre 2022, la residenza sanitaria protetta vedeva occupati 66 posti letto, di cui 55 in convenzione con l’Azienda sanitaria e 15 solventi in proprio: di questi 36 risultavano provenire da Todi e i restanti dagli altri comuni del comprensorio che contribuiscono, seppur in misura modesta, pari al 2% dell’importo complessivo, all’integrazione sociale delle rette.
Nel corso del 2020, la gestione della residenza protetta è stata affidata tramite gara all’ATI Kolbe-Agatos per la durata di 5 anni. Il bilancio dell’ultimo esercizio è stato chiuso con un avanzo di amministrazione di 246 mila euro. Importante per gli equilibri economico-finanziari dell’ente è stata la ristrutturazione dei mutui contratti in passato per l’adeguamento e ampliamento dell’ex casa di riposo, avvenuta nel 2022 tramite Banca Etica con un risparmio sulle rate per oltre 51 mila euro all’anno.
Particolare attenzione è stata riservata alla gestione delle risorse patrimoniali, con i terreni coltivati che rappresentano il 54% delle superfici e sono gli unici a garantire dei proventi significativi, a differenza di quelli dai terreni boschivi (44%) e dagli immobili, penalizzati dalla tassazione e dai costi per la loro manutenzione, con la congiuntura del mercato che ne ha diminuito il valore anche nel caso di eventuale alienazione.
In questo contesto, la Veralli-Cortesi ha comunque promosso la riqualificazione dell’area verde circostante la struttura, con la previsione di un ampliamento della struttura tramite il recupero e riutilizzo di tre locali dell’edificio retrostante la chiesa dell’ex convento di Cappuccini.
“Nel ringraziare il Cda uscente per la gestione oculata di questi anni, riconosciuta nei mesi scorsi anche dall’intero Consiglio comunale – dichiara il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – l’invito ai nuovi amministratori è a puntare sul miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti dalla residenza sanitaria protetta, mettendo in atto politiche volte a garantire l’efficienza e l’efficacia delle attività assistenziali dello storico ente”.




La lettura diventa “medicina” a Orvieto con “Libro, cura dell’anima”

I libri come “medicina”, le scuole delle piccole farmacie letterarie e i bibliotecari che diventano “rider del sapere”. Sono i progetti della Nuova Biblioteca pubblica “Luigi Fumi” di Orvieto presentati questa mattina alla presenza del sindaco di Orvieto e assessore alla Cultura, Roberta Tardani, della responsabile Ufficio Cultura Turismo Biblioteca e Sport del Comune di Orvieto, Carla Lodi, del direttore sanitario dell’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto, Patrizio Angelozzi, del direttore del Distretto sanitario di Orvieto, Massimo Marchino, e della responsabile Sezione Biblioteche e archivi storici, Patti per la lettura, Welfare culturale della Regione Umbria, Olimpia Bartolucci.
“Libro, cura per l’anima” è il titolo del progetto, di cui il Comune di Orvieto è capofila, che ha vinto il bando “Città che legge” del Centro per il libro e la lettura (Cepell) classificandosi al terzo posto in Italia tra le città dai 15 ai 50mila abitanti e ottenendo un finanziamento di 30mila euro.
Le parole chiave del progetto – ha spiegato Carla Lodi – sono prendersi cura, inclusività, rete, giovani generazioni. Si vuole infatti proporre la lettura come strumento per la cura del sé e delle relazioni con gli altri, come ‘farmaco’ per lenire le sofferenze dell’anima e dei sentimenti quali amore, amicizia e solitudine, anche in conseguenza del post-pandemia, in particolare per le fasce di popolazione più giovani e quelle a vario titolo considerate fragili. L’inclusione – ha aggiunto – è promossa mediante l’apertura di punti di lettura e prestito fuori dai luoghi abituali della biblioteca e attraverso attività e laboratori sulla lettura rivolti a varie fasce di età. La complessità ed eterogeneità dei soggetti coinvolti ovvero Comuni, scuole, Usl e Distretto sanitario, associazioni e operatori culturali, garantisce un lavoro di rete sul territorio. Tutte le attività, rivolte ai diversi target, hanno per filo conduttore la cura dell’anima, la lettura è la ‘posologia’ somministrata con l’aiuto di attori capaci, per competenza ed esperienza, ed è proposta in modo innovativo, sostenibile e replicabile nel tempo”.
Tra le principali attività previste – che si svolgeranno fino ad aprile 2024 – c’è la “Piccola Farmacia Letteraria”. Si tratta di una serie di 10 incontri tenuti da educatori, operatori qualificati e insegnanti che si terranno in ogni scuola partner del progetto (IISST di Orvieto, Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi, Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio), volti a recuperare e ricostruire le relazioni interpersonali attraverso il libro e la lettura come “farmaco”. Alla biblioteca comunale di Orvieto si terranno invece i “Piccoli Caffè Letterari”, cinque incontri rivolti agli studenti degli istituti coinvolti, incentrati sulla lettura e volti a creare occasioni di convivialità e confronto.
Il progetto andrà a rafforzare inoltre alcuni servizi già sperimentati o attivi come il “Bibliobus” e “Fuori scaffale”. La biblioteca itinerante sarà presente in vari periodi in tutti i Comuni coinvolti dal progetto (Allerona, Castel Viscardo, Castel Giorgio e Ficulle) sia presso le scuole che presso i giardini pubblici.
Sono invece sei i nuovi punti di lettura e prestito esterni alla biblioteca comunale che saranno attivati in collaborazione con Enti ed associazioni e che ospiteranno anche laboratori e letture. Due all’ospedale di Orvieto (Day Hospital Oncologico e Dialisi) gestiti dal personale del presidio e da volontari, al Centro abilitativo-educativo diurno per minori “Il Piccolo Principe”, al Centro socio riabilitativo diurno “L’Albero delle Voci” e presso Lo Scalo Community Hub e al Centro Sociale di Canale che sarà inaugurato il prossimo sabato 3 giugno. Verranno anche potenziati i due punti già attivi presso “L’emporio del riuso e dello scambio” a Orvieto scalo e al “Market solidale” in località Gabelletta. Complessivamente saranno circa 400 i libri che verranno acquistati con il progetto e che saranno destinati ai punti di “Fuori Scaffale”  dove verranno posizionati anche dei totem informativi per promuovere sia il progetto che le attività della biblioteca.
Previsti infine laboratori incentrati sul libro, finalizzati a promuovere la lettura e a incrementare le opportunità socio-educative, di apprendimento e relazionali con attività per bambini, ragazzi e anche adulti nei Comuni partner, e la realizzazione di podcast da parte dei ragazzi delle scuole quali prodotti finali delle attività laboratoriali che saranno svolte.
La giornata di presentazione del progetto “Libro, cura dell’anima” è stata l’occasione per inaugurare il “Biblio on bike service”, il nuovo servizio attraverso il quale il personale della Biblioteca “Luigi Fumi” consegnerà in bici i libri a domicilio ad anziani, disabili o persone in difficoltà sensoriale e motoria anche temporanea. Telefonando al numero 0763.306450, inviando un messaggio Whatsapp al 3312309032 o scrivendo una mail a biblioteca@comune.orvieto.tr.it, gli utenti saranno aiutati nella scelta del libro da consultare dal personale della biblioteca che poi consegnerà direttamente a casa il volume.
E’ attivo in biblioteca anche il servizio di noleggio di bici elettriche finanziato nell’ambito delle attività dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano destinate al potenziamento delle infrastrutture per la mobilità. Sei le biciclette a pedalata assistita disponibili nella stazione di Piazza Febei per cittadini e turisti. Il servizio è attivo nei giorni e negli orari di apertura della biblioteca. Il costo fissato è di 6 euro per 1 ora, 10 euro per 2 ore, 18 euro per 4 ore, 30 euro per l’intera giornata (massimo 9 ore). Le tariffe sono ridotte del 50% per gli utenti della biblioteca.
In questi quattro anni  – ha commentato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – l’amministrazione comunale ha lavorato per recuperare e mettere a disposizione di tutta la comunità i luoghi della cultura della città risolvendo i problemi di varia natura ereditati. Dal Teatro Mancinelli al Centro studi fino alla biblioteca, ogni spazio è stato rivitalizzato e le iniziative che presentiamo oggi ne sono un altro esempio concreto. La pandemia ha lasciato conseguenze drammatiche – ha spiegato – ma è stata anche un’occasione di riflessione importante a livello sociale e un’opportunità per ripensare i servizi per le nostre comunità in diversi ambiti. Presi come eravamo dal gestire un’emergenza sanitaria mai conosciuta prima e ad aiutare le categorie più fragili, abbiamo spesso sottovalutato l’impatto che questi anni difficilissimi e il lockdown delle relazioni sociali hanno avuto soprattutto sui più giovani. Il progetto ‘Libro, cura per l’anima’ nasce dunque come risposta a questa situazione mettendo al centro la lettura come momento di incontro e antidoto a un isolamento al quale contribuiscono pure le realtà ‘parallele’ create dai social network. Anche la consegna dei libri a domicilio – ha concluso – nasce dal contesto della pandemia dove in alcune città d’Italia si è sperimentato per necessità questo servizio che oggi a Orvieto diventa stabile e rivolto alle persone in difficoltà. In un’era in cui tutto è a portata di mano, la nostra biblioteca diventa quindi una sorta di ‘delivery della cultura’ e i nostri bibliotecari dei ‘rider del sapere’. Un servizio che ci ha consentito inoltre di dare un nuovo senso all’investimento fatto sulle bici elettriche nell’ambito delle attività previste dalla strategia delle Aree Interne”.
In ospedale abbiamo già un punto di lettura per i bambini ricoverati in Pediatria – ha detto il dottor Patrizio Angelozzi – e ora ci saranno altri due spazi in reparti particolari della struttura. In un momento doloroso e difficile per le persone che si sottopongono alle cure, pensiamo che essere in compagnia di un libro possa probabilmente aiutarli a passare qualche ora più serena”.
Le malattie croniche – ha aggiunto il dottor Massimo Marchino – sono ferite del corpo ma anche ferite esistenziali che cambiano la traiettoria della vita delle persone e le spingono a riprogettarsi secondo coordinate nuove. Grazie alla medicina questo progetto può spesso continuare a lungo e i libri sono narrazioni che possono aiutare questo percorso ridando un senso e una direzione”.
La biblioteca di Orvieto – ha detto Olimpia Bartolucci – è una struttura trainante per tutto il territorio orvietano e una delle più attive dell’Umbria come testimoniano iniziative come quelle che si presentano oggi. Siamo nel mese della promozione della lettura, il ‘Maggio dei libri’, che ha visto organizzare in Umbria ben 561 iniziative, un numero che rapportato alla popolazione ci dice che la nostra è stata la regione che ha fatto di più in Italia”. 




FrancigenAvis fa tappa a Montefiascone per concludersi in piazza San Pietro a Roma

Determinante apporto del Comune di Montefiascone alla buona riuscita del progetto FrancigenAvis. In prima linea la sindaca Giulia De Santis: “Dopo la tappa che ha toccato Montefiascone, lo scorso 16 Maggio”, sottolinea, “ho voluto partecipare all’ultima tappa, raggiungendo insieme ai pellegrini Piazza San Pietro. Una meravigliosa esperienza che ha portato tante persone provenienti da tutta Italia a scoprire le nostre bellezze, le ricchezze del nostro territorio lungo la via Francigena. Il ringraziamento va a Avis Nazionale per aver ideato il tutto, ad Avis Provinciale e, soprattutto, alla sezione Avis di Montefiascone, per l’entusiasmo con cui presenta a noi Amministrazione le iniziative che intraprende costantemente e per l’impeccabile organizzazione.

Un ringraziamento particolare al mio delegato alla cultura, Renato Trapè, per essersi reso disponibile a far conoscere ai nostri graditi ospiti i monumenti più importanti di Montefiascone, a tutte le associazioni che hanno contribuito ed aiutato ed alla nostra polizia locale per aver affiancato come sempre”.




Chiusa con successo la Settimana della Croce Rossa. Prossimo appuntamento il 20 e 21 maggio per la Mostra Mercato dell’arte e dell’artigianato

Si è conclusa con un bilancio positivo oltre ogni previsione la Settimana Internazionale della Croce Rossa che, a Orvieto, ha visto impegnato il Comitato locale in un punto informativo e di screening in Piazza della Repubblica e all’ingresso del Palazzo dei Sette per la pesca di beneficenza. Nella giornata dell’8 maggio, Giornata Mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, la bandiera CRI è stata esposta al Palazzo Comunale accanto a quelle dell’Italia e del Comune di Orvieto.

Dal 9 maggio è stato pienamente operativo, fino al 13 maggio, il punto di screening della pressione arteriosa e della glicemia in Piazza della Repubblica.  Nonostante il tempo non sia stato sempre clemente abbiamo effettuato numerosi controlli grazie alla preziosa collaborazione di professionisti che si sono messi a disposizione di Croce Rossa e che ringraziamo: dr. Paolo Cingolani, dr. Mario Cavagnaro, dr.ssa Sara Macchioni, dr. Alessandro Frizza, dr. Delio Carboni e dr. Sandro Scattoni.  Ad arricchire queste giornate anche due incontri, il primo con la dr.ssa Loredana Cosentino dedicato alla conoscenza dei virus e il secondo con il dr. Massimo Bracaccia, durante il quale si è parlato di prevenzione e diabete.  Di questi due incontri durante la settimana saranno pubblicati i video integrali sulle pagine social del Comitato di Orvieto di Croce Rossa Italiana.

La sera di sabato 13 maggio si è svolta anche la fiaccolata conclusiva della settimana di Croce Rossa.  L’evento è stato arricchito dalla presenza del Presidente della Croce Rossa dell’Umbria, Paolo Scura che come sempre ha risposto con entusiasmo all’invito del commissario del comitato di Orvieto, Luigi Maria Manieri.

Ora l’appuntamento più ravvicinato è con la Mostra Mercato dell’Artigianato che si terrà i prossimi 20 e 21 maggio nell’atrio del Palazzo dei Sette.  Sono 18 gli espositori che hanno aderito alla manifestazione che verrà inaugurata il 20 maggio alle 10,30 alla presenza della sindaca di Orvieto, Roberta Tardani.  Nei due giorni l’ingresso sarà libero dalle 10 alle 19,30.




Panathlon di ieri e quello di oggi insieme per festeggiare il cinquantenario dell’Associazione

Cinquanta anni e non sentirli è cosa notevole per ampliare la fiducia di tutti coloro che hanno a cuore i valori più profondi dello sport. Registi di una giornata da ricordare, la Presidente del Panathlon Club Orvieto, Lucia Custodi, l’omonimo del club Junior, Flavio Zappitelli, con la supervisione di Rita Custodi, Governatore Area 10 dell’Umbria. Teatri dei festeggiamenti, e non poteva essere altrimenti, la Biblioteca Luigi Fumi e l’ex Scuola Militare di Educazione Fisica, oggi Scuola di Addestramento e Specializzazione della Guardia di Finanza. La Biblioteca raccoglie, al suo interno, la storia della Città, passato e presente, in tutte le sfaccettature, sport compreso. Tant’è che il filo diretto con il Panathlon non si è mai interrotto e, anzi, ora sono disponibili testi di sport e non solo, donati dal Panathlon Orvieto. Presenti, alla piccola cerimonia, il direttore, Roberto Sasso, la responsabile l’Ufficio Sport del Comune, Carla Lodi, l’assessore con delega allo Sport, Carlo Moscatelli, il presidente garanzia statutaria Panathlon, Sandro Carlo Fagiolino. Non poteva mancare uno dei soci fondatori, Luigi Barberani. Altrettanto logica, la serata trascorsa nella Scuola di Addestramento e Specializzazione della GdF, con la calorosa accoglienza del comandante, colonnello Massimiliano Martina. L’ex SMEF (Scuola Militare di Educazione Fisica), per tantissimi anni cattedrale riconosciuta e apprezzata dello sport nazionale e internazionale, fu il luogo da cui partorì l’idea per la nascita del club orvietano. Lì era facile incontrare il prof., Renato Gribaudo, con gli immancabili foglietti zeppi di appunti, per discuterne con l’allora Comandante, col. Musizza, gli ufficiali, Dal Monte, Palmisano e altri. Lì si respirava sport a tempo pieno, fu facile trovare la quadra per l’iniziativa e divenne quella la prima Sede del Panathlon Club Orvieto. Tornare, come una volta, nell’aula magna della scuola, ha rappresentato, forse, il momento più emozionante, in particolare per i Soci con i capelli grigi. Presente il Sindaco, Roberta Tardani, ha preso la parola il Presidente, Lucia Custodi: ““abbiamo fatto squadra, Ludis jungit, ci siamo impegnati a diffondere i valori dello sport, il rispetto, il Fair Play con impegno quotidiano e tanta determinazione nel perseguire un obiettivo è poi condividerne i risultati! Portiamo avanti uno sport aperto a tutti, inclusivo, e dove i giovani sono la parte predominante! Lo sport è passione, uno stile di vita, un modo di essere, è amicizia e fratellanza!50 anni che vorremmo celebrare non come traguardo ma come tappa di un percorso che guarda al futuro…”.
la serata è proseguita con la proiezione di un video, illustrato dal Governatore, Rita, con immagini a ripercorrere la storia dell’Accademia, poi SMEF, oggi a disposizione della GdF. Mente rivolta al passato e tanta attenzione ed emozione nei ricordi di Luigi Barberani, altrettanto nella lettera inviata da un altro dei fondatori, Carlo Croci, come negli occhi lucidi dei congiunti di presidenti succeduti nel tempo, le signore, La Rosa, Fiorenzi, Carusi, Mario Gaddi, Carlo Febbraro. Immancabile la foto ricordo nell’aula didattica e conviviale all’interno del circolo ufficiali con l’ottimo catering della ditta Montanucci ! A concludere la giornata il sorteggio di un paio di orecchini dell’ artigiano Alessandro Barone, gadget fiori per tutti!!




Pubblicato avviso per contributi ai nuclei familiari nei comuni della zona sociale 12

Pubblicato su tutti i siti web dei Comuni della Zona sociale n.12 l’Avviso pubblico per la concessione di contributi economici per  nuclei familiari con bambini fino a 3 anni di età per l’anno 2022. In base al riparto del Fondo Politiche per la Famiglia, alla Zona sociale n.12, di cui il Comune di Orvieto è capofila, sono stati assegnati 23.107,63 euro per interventi a supporto della natalità e della genitorialità.
Ogni contributo ammonterà a 300,00 euro con eventuale rimodulazione fino a esaurimento delle risorse. L’erogazione avverrà in un’unica soluzione e sarà unica per ogni nucleo familiare. Se nel nucleo sono presenti 2 o più minori di 3 anni saranno attribuiti benefici economici pari al numero dei minori di 3 anni ricompresi nello stato di famiglia. All’avviso possono rispondere i nuclei familiari, anche monoparentali, che al momento di presentazione della domanda si trovino in una delle seguenti condizioni: avere un figlio minore che non abbia superato il 3° anno di età; avere adottato o preso in affidamento preadottivo un figlio minore nel periodo 2020/2023; avere, nel periodo 2020/2023, preso in affidamento familiare un minore
Alla data di presentazione della domanda, inoltre, il richiedente deve essere in possesso dei seguenti requisiti: essere residente in uno dei Comuni della Zona Sociale n. 12; essere cittadino italiano/cittadino dell’Unione Europea/cittadino straniero in possesso del titolo di soggiorno in corso di validità; essere convivente con il figlio natoadottato, preso in affidamento o in affidamento preadottivo; essere in possesso di Dichiarazione ISEE del nucleo familiare di appartenenza in corso di validità il cui importo non sia superiore a 19.185,13 euro. Le domande potranno essere presentate a partire dal giorno 21 aprile 2023 ed entro il 20 maggio 2023, secondo le modalità riportate nell’Avviso Pubblico reperibile sul sito web del Comune di Orvieto e su tutti i siti dei Comuni della Zona Sociale n. 12.

Il problema della denatalità – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Alda Coppola – è una questione di rilevanza nazionale, quanto mai attuale, che interessa anche i nostri territori impegnati quotidianamente nel mettere in campo interventi per contrastare lo spopolamento delle Aree Interne. Un problema che ha diverse sfaccettature, dalla condizione delle donne alla precarietà del lavoro, che si è aggravato con le difficoltà e i nuovi bisogni emersi nel post pandemia che hanno ulteriormente inciso sulla volontà e la possibilità dei giovani di creare nuove famiglie”.

“Per il 2022 – aggiunge – le risorse economiche messe a disposizione dalla Regione Umbria per la Zona sociale n.12, in base al riparto del Fondo politiche per la Famiglia decretato dal Ministero, sono aumentate passando dai 9mila euro del 2021 ai 23mila attuali e abbiamo deciso di incrementare anche l’importo del singolo contributo, da 250 a 300 euro. Lo scorso anno gli uffici avevano erogato 36 contributi e 39 erano state le domande inevase. Quest’anno riusciremo a soddisfare quindi un maggior numero di famiglie con l’obiettivo di dare un sostegno alle giovani famiglie che rappresentano il futuro dei nostri territori”. 




Fondazione Cotarella apre a Orvieto il centro di ascolto per i disturbi alimentari

Ascoltare, informare e indirizzare: saranno le principali attività del Centro di ascolto sui Disturbi del Comportamento Alimentare realizzato da Fondazione Cotarella nel cuore di Orvieto, inaugurato sabato 15 aprile in via Michelangeli, 2.  All’interno della sede di Fondazione Cotarella sarà a disposizione gratuitamente un team di esperti in grado di fornire ai pazienti, ma anche ai loro familiari e amici, agli insegnanti e al personale scolastico, tutte le informazioni utili per un primo approccio, adeguato e tempestivo, ai DCA. 

Ad accogliere chi ha bisogno di aiuto o anche semplicemente di informazioni e supporto saranno persone che hanno provato sulla loro pelle cosa significa soffrire di Disturbi del Comportamento Alimentare, sono riusciti a uscirne e, adesso, hanno scelto di mettersi a disposizione degli altri. –spiega Dominga Cotarella, Presidente della Fondazione– Al loro fianco, un team specializzato di psicologi e nutrizionisti sarà a disposizione per un primo intervento, propedeutico all’avvio del percorso di cura più specifico e adeguato, che sarà individuato dalle apposite strutture mediche. È fondamentale -afferma- creare maggiore consapevolezza su questo tipo di patologie, di cui si parla ancora troppo poco, quando, in realtà, rappresentano un fenomeno in vertiginosa crescita. Il Centro di ascolto di Orvieto nasce proprio –conclude la Presidente– dalla volontà di Fondazione Cotarella di essere al fianco dei giovani, delle famiglie e della scuola contribuendo a prevenire, riconoscere e, quindi, intervenire con tempestività sul disturbo.

Per poter usufruire dei servizi del Centro di Ascolto di Fondazione Cotarella sarà sufficiente telefonare al numero telefonico 346/1185435 o inviare una mail a info@fondazionecotarella.it o, ancora, recarsi presso il Centro il martedì e il venerdì, dalle 10 alle 17. Per intraprendere il percorso terapeutico più adeguato sarà comunque fondamentale rivolgersi a una struttura specializzata. Oggi, grazie alla collaborazione tra il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, gli operatori del settore e le associazioni, esiste una mappa, in continuo aggiornamento, delle associazioni e dei servizi specificamente dedicati al trattamento dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, che è consultabile al sito www.disturbialimentarionline.it. È attivo anche l’apposito Numero verde S.O.S. Disturbi Alimentari 800 180969.

Il Centro di ascolto, collocato nella nuova sede di Fondazione Cotarella a Orvieto, è stato inaugurato alla presenza delle istituzioni, tra cui la sindaca di Orvieto Roberta Tardani e il prefetto di Terni Giovanni Bruno. A fare gli onori di casa Dominga Cotarella, insieme alle sorella Marta ed Enrica, e il Direttore Generale Ruggero Parrotto. Il taglio del nastro è stato preceduto dall’esibizione dei bambini della scuola di musica Sarabanda, di Orvieto, che hanno cantato il noto brano sanremese di Mr. Rain, Supereroi, quindi dalle testimonianze di giovani pazienti, oggi guarite, una mamma e dai medici che supportano Fondazione Cotarella. La sindaca di Orvieto Roberta Tardani, rivolgendosi ai bambini al termine della loro esibizione, li ha invitati ad avere coraggio e fiducia. “Non dovete sentirvi soli perché c’è chi vi vuole bene. Dovete credere in quello che si vuole e avere il coraggio e la forza di realizzarlo.” La sindaca ha elogiato Fondazione Cotarella è in particolare le sorelle Dominga, Enrica e Marta per il grande contributo che danno al territorio di Orvieto e dell’Umbria.

Anche la scelta dello spazio non è casuale; da un lato, la necessità di individuare una sede facilmente accessibile e, al tempo stesso, riservata, dall’altro la volontà della Famiglia Cotarella di valorizzare la figura di Gualviero Michelangeli, artigiano e artista del legno orvietano rinomato in tutto il mondo, le cui opere abbelliscono la via a lui intitolata.