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Petizione per i nuovi stalli in Piazza Angelo da Orvieto, “problemi a trovare parcheggio e niente confronto”

Riceviamo e pubblichiamo una petizione promossa dagli abitanti del quartiere di San Domenico sul problematico assetto del parcheggio di piazza Angelo da Orvieto.  Per chi vuole le firme vengono raccolte al bar e negozio di frutta di San Domenico e al Ristorante Corsica.

Alla c.a. del sindaco Roberta Tardani e del tenente colonnello Alessandra Pirro

Gentile sindaco e colonnello Pirro, ci rivolgiamo a voi per manifestarvi i disagi di noi residenti dovuti al nuovo assetto del parcheggio recentemente modificato in piazza Angelo da Orvieto. Questi cambiamenti, dettati come abbiamo saputo dalle nuove norme europee che impongono stalli di sosta di dimensioni maggiori rispetto ai precedenti, hanno di fatto ridotto notevolmente il numero dei posti auto a disposizione. Ormai trovare parcheggio è diventato un problema serio. Del tutto incomprensibile ci appare la scelta di lasciare un ampio triangolo libero in mezzo alla piazza, una scelta che unita alle dimensioni maggiori degli stalli, ha ridotto i parcheggi a disposizione, senza nemmeno raggiungere l’obiettivo estetico di rendere più bella la piazza dal momento che lo spazio lasciato vuoto non è visibile se non dall’alto. Avremmo molto apprezzato un confronto preliminare con l’amministrazione. Siamo sicuri che vogliate accogliere con spirito costruttivo queste nostre osservazioni e valutare con la necessaria attenzione come venire incontro alle nostre esigenze.

Cordiali saluti.




Presentazione delle attività dell’Unitre di Orvieto per l’anno accademico 2021/2022

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Diretta della conferenza stampa di presentazione delle attività didattico-culturali per il primo trimestre dell’Anno Accademico 2021/2022 dell’Unitre Orvieto. Erano presenti oltre ai componenti del Consiglio Direttivo, il Presidente dell’Unitre e il Sindaco di Orvieto Roberta Tardani

https://youtu.be/Gi5x85mY_ZY



Il Pd, “sanità orvietana al collasso. Una lettera ci salverà?”

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del PD di Orvieto alla lettera aperta scritta dal sindaco Roberta Tardani alla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, sulla situazione critica della sanità orvietana.

i buoni propositi sono utili solo ad infondere vane speranze nella cittadinanza orvietana e negli operatori sanitari ma sono privi di qualunque fondatezza viste le carenze che tuttora sussistono presso il nosocomio orvietano. La Regione Umbria mantenga gli impegni presi più volte con questo territorio affrontando concretamente le problematiche urgenti che riguardano la sanità locale!

Così tuonava dai banchi della minoranza l’allora consigliera Tardani.

Oggi Sindaco, Tardani, dopo mesi di silenzi ed imbarazzi, in risposta alle innumerevoli sollecitazioni sul tema Sanità, giunto ad una situazione drammatica per il nostro territorio, piegato da criticità ormai insostenibili, scrive una lettera aperta alla Presidente Tesei. Una lettera affinché la Regione si accorga di noi. Un timido richiamo alla Presidente, con la quale si rivendica un rapporto di reciproca collaborazione e si ringrazia per l’attenzione fino ad oggi dimostrata, ma a cui ci si rivolge attraverso una lettera aperta diffusa a mezzo stampa, ad uso e consumo dei lettori.

Chi per anni ha denunciato la subalternità del nostro territorio alle determinazioni che promanano da Perugia, indirizza alla Regione, ed al suo nuovo governo, un garbato invito a trovare soluzioni “senza ulteriore indugio”. E lo fa senza rinunciare ad un attacco a “chi usa la vicenda sanità a fini di strumentalizzazione politica”, dopo aver ignorato ogni appello ad un’azione corale, ad un impegno concreto e risolutivo delle carenze strutturali, strumentali, organizzative e di personale che gravano sul nostro ospedale e sulla capacità di erogare servizi sanitari ai cittadini (era luglio 2020 quando in consiglio fu bocciata dalla maggioranza la mozione PD, sostenuta dalle altre forze di minoranza, con la quale si chiedeva un impegno per la ripresa a pieno regime dei servizi del nosocomio ed un potenziamento dello stesso).

Che lo strumento “epistolare” risulti stonato e inappropriato è testimoniato dai fatti.

Quei fatti che continuano a denunciare cittadini, operatori, rappresentanze sindacali e che abbiamo cercato con ogni mezzo di portare all’attenzione del Sindaco, sollecitando un intervento tempestivo che scongiurasse l’aggravarsi di una situazione ormai precipitata. Alle interrogazioni consiliari si è scelto spesso di non rispondere (calpestando regole e buona norma). Si è scelto di non vedere, minimizzare e tacciare di strumentalizzazione ogni istanza. Si è scelto di aggrapparsi al consolidato “è colpa di quelli di prima”, un refrain che dopo due anni non regge più. Si è scelto di non assecondare le nostre richieste di un tavolo con le forze politiche e sindacali. Si è scelta la passerella con L’assessore Coletto al Santa Maria della Stella e le promesse che con la squadra dei migliori tutto sarebbe stato risolto. Si è scelto di non agire con determinazione nei confronti degli organismi dirigenziali a livello amministrativo e politico. Si è scelta l’”arma” della lettera aperta, con la quale si confeziona l’illusione di difendere il diritto alla sanità pubblica, ormai in agonia, mentre prospera e fiorente è la sanità privata, ad unico beneficio di chi può permettersela.

Tutto ciò non sorprende, era scritto a chiare lettere nel programma elettorale della Presidente Tesei.

C’è chi ha scelto e sostenuto questo programma ed ora, faticando con imbarazzo a sostenere altro, non batte i pugni ma scrive lettere.

Nella sua il Sindaco stigmatizza il fatto che in piena pandemia l’opposizione non abbia recepito il doveroso senso di unità di tutta la comunità. Ci domandiamo se compito dell’opposizione non fosse quello di denunciare un’assenza regionale che il Sindaco oggi sostanzialmente ammette.

Meglio tardi che mai.

Ora, dopo esserci domandati come si possa essere ottimisti sul futuro di una sanità pubblica allo sbando quando a governarci sono i “pasdaran” della sanità privata, ci auguriamo che il Sindaco ci renda pubblicamente partecipi della risposta della Presidente e, ove non arrivasse o risultasse la sequenza del nulla, ne tragga le dovute conseguenze. Stiamo parlando della salute, del lavoro e della vita dei cittadini.

PD di Orvieto




Nessun allarme sul bilancio consuntivo del Comune, è tutto rinviato al 31 luglio in attesa di conoscere le decisioni del governo

Abbiamo verificato quello che ha scritto l’ex-assessore Massimo Gnagnarini sul bilancio del Comune di Orvieto.  Niente commissariamento perché c’è una legge dello Stato che prevede ben altro.  Ma il pasticcio arriva da lontano, proprio dall’uscita anticipata dal pre-dissesto fortemente voluta proprio da Gnagnarini, allora assessore.  fu utilizzata una norma che permetteva, di fatto, di spalmare i debiti in circa 30 anni.  Dopo poco più di un anno dalla definitiva adozione della norma la Corte Costituzionale dichiarò la norma illegittima.  Il governo decise di intervenire nuovamente con una seconda stesura della cosiddetta “Legge salva Napoli” ma la Corte Costituzionale l’ha nuovamente bocciata e quindi più di 1800 Comuni italiani si sono ritrovati improvvisamente sull’orlo del precipizio, fra questi Napoli, Torino, Lecce e, naturalmente Orvieto.  Sempre l’esecutivo è intervenuto con una norma-tampone in attesa di riscrivere nuovamente l’intero impianto con l’articolo 52 intitolato “Misure di sostegno all’equilibrio di bilancio degli Enti Locali, proroga di termini concernenti i rendiconti e bilanci degli enti locali e fusione dei comuni”.

Riportiamo qui di seguito il testo dell’articolo, “è istituito, presso il Ministero dell’interno, un fondo di 500 milioni di euro per l’anno 2021, in favore degli enti locali che hanno peggiorato il disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019 rispetto all’esercizio precedente a seguito della ricostituzione del fondo anticipazioni di liquidità se il maggiore disavanzo determinato dall’incremento del fondo anticipazione di liquidità è superiore il 10 per cento delle entrate correnti accertate, risultante dal rendiconto 2019 inviato alla BDAP.  Il fondo è destinato alla riduzione del disavanzo ed è ripartito con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il MEF, d’intesa con la Conferenza Stato città ed autonomie locali, entro 30 giorni dalla data di conversione del presente decreto 3

Per gli enti locali che hanno incassato le anticipazioni di liquidità di cui al decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, e successivi rifinanziamenti, è differito al 31 luglio 2021:

• il termine per la deliberazione del rendiconto di gestione relativo all’esercizio 2020 di cui all’articolo 227, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267…”.

In realtà, quindi, il Comune di Orvieto non è assolutamente in ritardo, avendo tempo per la presentazione e l’approvazione del consuntivo fino al prossimo 31 luglio.  Il bilancio non può essere completato da parte dei tecnici perché manca ancora la norma effettiva che autorizzi gli Enti Locali e proprio lo Stato ha autorizzato questi Comuni ad allungare i tempi per la presentazione del bilancio.

Altra questione è l’ammontare delle risorse messe a disposizione dal MEF, 500 milioni di euro.  Il solo Comune di Napoli ha un deficit di bilancio monstre e Torino non è messa meglio.  Orvieto nel suo piccolo potrebbe anche guadagnarci la definitiva uscita dalle sabbie mobili del deficit e soprattutto lo potrebbe fare in maniera definitiva.  Ma si deve attendere cosa decideranno il governo e in particolare il Viminale e il MEF.  Al netto della polemica politica, quindi, un punta di diritto nulla da eccepire se non che il Comune, con qualsiasi amministrazione, non riesce a comprimere le spese a fronte dell’erogazione di molti servizi e al contemporaneo calo demografico fattosi ormai preoccupante con la discesa netta sotto i 20 mila abitanti.




Massimo Gnagnarini, “i conti del Comune di Orvieto ancora in bambola”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota di Massimo Gnagnarini, ex-assessore al Bilancio del Comune di Orvieto, sulle prossime scadenze per la presentazione del consuntivo relativo al 2020.  Secondo Gnagnarini il Comune è fuori tempo massimo e ora rischia il commissariamento e i cittadini rischiano un vero e proprio salasso…ma in realtà non è proprio così e lo spieghiamo in un secondo articolo.

Dalla mezzanotte di oggi 31 maggio 2021 il Comune di Orvieto scivola di nuovo tra i Comuni cosiddetti deficitari. Pertanto da domani 1 giugno scattato sia il blocco delle assunzioni sia il blocco della spesa finanziata con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione dell’anno precedente. Inoltre scatta pure l’obbligo di copertura al 100% dei costi dei servizi e di conseguenza l’adeguamento delle tariffe per lo smaltimento rifiuti e di tutti i servizi a domanda individuale quali mense scolastiche, trasporti, ecc..

Il motivo?  La mancata approvazione, da parte del Consiglio comunale di Orvieto, del Rendiconto della gestione finanziaria 2020 entro il termine del 30 aprile 2021 poi prorogato al 31 maggio.  I suddetti pesanti effetti permarranno fin quando questa grave irregolarità non sarà sanata.   Ma a sanare, ormai,  ci dovrà pensare il Prefetto di Terni il quale accerterà se alla data del 31 maggio almeno la Giunta abbia  predisposto o meno lo schema del bilancio consuntivo e nel caso intimerà al Consiglio, con lettera indirizzata a ogni singolo consigliere comunale, di provvedere alla Deliberazione sul Rendiconto 2020 entro i successivi venti giorni. Nel caso invece che neanche la Giunta avesse predisposto lo schema del rendiconto da deliberare in Consiglio allora il Prefetto dovrà nominare un Commissario con il compito di provvedere e, nel contempo, dare inizio alla procedura per lo scioglimento del Consiglio comunale.  Gli orvietani devono augurarsi che, seppur in “zona cesarini”, il Comune di Orvieto trovi la bussola per uscire da questa impasse confidando nella tolleranza e comprensione del Prefetto visto che i tempi supplementari per l’approvazione del Rendiconto sono assai stringenti dovendo rispettare, peraltro, i termini di trasmissione degli atti e quelli di convocazione del Consiglio fissati dal Regolamento comunale di contabilità. 

Rimane la domanda , a fronte di nessuna comunicazione resa a tutt’oggi da parte dell’Amministrazione circa il fatale ritardo accumulato,  sui motivi per i quali ci si sia (di nuovo) infilati in questa grave e imbarazzante situazione nonostante la comprovata professionalità e scrupolosità degli Uffici finanziari del Comune di Orvieto e con essi del Collegio dei Revisori.  Si può supporre delle due l’una: c’è stata trascuratezza o lassismo da parte degli Uffici nella predisposizione tecnica della documentazione necessaria per poter deliberare in tempi utili lo schema del rendiconto, oppure, più verosimilmente nella gestione del PEF 2020,  o piano delle risorse assegnate dalla Giunta a ciascun Dirigente responsabile dei vari Settori e Servizi comunali, si è verificato uno o più problemi di corretta imputazione e contabilizzazione sia delle entrate che delle spese effettuate e periodicamente trasmesse alla Ragioneria Generale del Comune tali da generare, eventualmente,  apparenti difformità che poi andrebbero accertati in forma di debiti fuori bilancio.

La Ragioneria Generale ha il compito, insieme ai Revisori dei Conti, di verificare la congruità, la legittimità e la conformità al bilancio di tali operazioni.  In altre parole sono loro che devono assumersene la responsabilità apponendo il famoso “bollino” o parere di legittimità che dir si voglia.

Massimo Gnagnariniex assessore al Bilancio del Comune di Orvieto




Nuovo logo della città, nuovo portale turistico e promozione digital, parte da liveorvieto la campagna “esperienziale” di Orvieto

Un invito alla scoperta, questo il messaggio che lancia l’operazione di rebranding e restyling del portale turistico del territorio www.liveorvieto.com che sarà on line dalla prossima settimana nella sua veste rinnovata.  Il nuovo logo e il nuovo sito, realizzato dall’agenzia H2H, sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa alla presenza del Sindaco di Orvieto e Assessore al Turismo, Roberta Tardani, della responsabile dell’ufficio Cultura e Turismo, Carla Lodi e dalla dirigente del settore, Alessandra Pirro.Si tratta di uno degli interventi previsti nel progetto “Orvieto, un’esperienza aumentata”, in partnership con il Comune di Porano, cofinanziato della Regione Umbria nell’ambito dell’Avviso volto al sostegno alla realizzazione di progetti di valorizzazione e sviluppo dell’offerta turistica territoriale e dei servizi.  Il nuovo brand turistico è un gioco di lettering che descrive il modo con il quale si vive la città di Orvieto e il suo territorio: colorata, movimentata, inaspettata e accogliente. I colori scelti rimandano al primo impatto che si ha arrivando a Orvieto:  la Rupe, con il tufo riconosciuto come tratto identitario, e il cielo sul quale sembra sospesa la città. I tagli delle lettere O che aprono e chiudono il nome della città svelano diversi piani da scoprire e sono aperti al territorio e a chi vorrà esplorarlo.  Il restyling del sito riprende e declina questo concept. La nuova architettura informativa è stata costruita in modo da valorizzare al meglio i contenuti presenti, renderli più fruibili e definendo gerarchie basate sulle aspettative degli utenti. Tre le macroaree: Scopri, dedicata ai contenuti descrittivi e di approfondimento del territorio nel suo complesso, della sua storia e delle sue tradizioni; Visita, dedicata alla promozione dell’offerta ed attività turistica, come le attrazioni naturali e culturali, gli itinerari e le proposte di viaggio composite; Organizza, dedicata ad informazioni utili alla pianificazione di viaggio, come le informazioni logistiche, l’elenco delle strutture presenti e le informazioni sulle visite guidate.Tra i nuovi contenuti più spazio alle proposte di viaggio e agli itinerari outdoor mentre parte fondamentale del sito resta la piattaforma di prenotazione e acquisto on line dei principali monumenti della città già lanciata lo scorso anno e oggi implementata con la possibilità di acquistare i biglietti non solo del pozzo di San Patrizio e del Duomo ma anche del pozzo della Cava e del Museo etrusco “Claudio Faina” alla quale prossimamente si aggiungeranno altre attrazioni della città e del territorio.  

“Con questa operazione di rebranding – ha detto il Sindaco, Roberta Tardani – Orvieto mette al centro il suo territorio ma allo stesso tempo si mette al centro del territorio come marchio unico, immediato e riconoscibile. Il nuovo logo di promozione turistica andrà a sostituire ‘Orvieto città narrante’ ma nel gioco di lettering ne riprende alcuni tratti distintivi rinnovando e innovando l’intuizione di allora di Piergiorgio Maoloni. Un’immagine aperta che si presta a diversi significati: la scritta su due livelli può rimandare alla città di sopra e alla città sotterranea, c’è chi nei tratti della T riconosce le strisce del Duomo o le finestre del pozzo di San Patrizio oppure chi vede nella prima O e nella I un calice di vino. In ogni caso un vero e proprio invito alla scoperta della città e del suo territorio”.“Questo – ha aggiunto – è il primo tassello di un più ampio progetto inserito all’interno del nuovo piano di marketing territoriale che è stato costruito, partecipato e condiviso con gli stakeholder cittadini, dall’Opera del Duomo, alla Fondazione CRO e alla Fondazione Faina, agli operatori perché la comunicazione sulla promozione del città sia una e condivisa.   Il piano sarà presentato l’8 giugno prossimo alla presenza dell’assessore regionale al Turismo, Paola Agabiti.  Da giugno partirà anche una nuova campagna di promozione digital che accompagnerà il lancio del nuovo brand. Ci stiamo preparando alla ripartenza convinti che il turismo e la promozione siano motori fondamentali. I segni di ripresa si cominciano a vedere.   Solo nell’ultimo fine settimana sono stati circa 2000 gli ingressi al pozzo di San Patrizio che, soprattutto dopo l’eliminazione della prenotazione obbligatoria, sta tornando ai livelli pre Covid e complessivamente ha fatto registrare circa 6000 visitatori dalla riapertura. Stiamo allestendo una stagione estiva di eventi per far tornare la città a vivere pronti anche a riorganizzare la città stessa per essere viva e accogliente. Per questo, come avevamo detto prima dell’emergenza sanitaria, anche alla luce delle manifestazioni in programma che saranno presentate la settimana prossima perché si stanno ancora definendo gli aspetti della sicurezza, a partire dal 26 giugno e per tutta l’estate il sabato e la domenica piazza del Popolo sarà completamente pedonale per ospitare piccole e grandi iniziative e per essere a disposizione della città e dei turisti senza penalizzare, nel resto della settimana, l’accessibilità al centro storico. Un lungo lavoro di coordinamento di cui ringrazio l’ufficio cultura e turismo e l’ufficio di staff che ha portato alla progettazione di un marchio di qualità nato dalla verifica puntuale di come la nostra realtà è percepita dall’esterno, cercando di cogliere le criticità e quindi colmare le fragilità che erano abbastanza evidenti all’esterno ma che non vedevamo”.

“Il rebranding e il nuovo piano di marketing territoriale – ha spiegato Carla Lodi – è il frutto del lavoro di tre workshop finalizzati alla definizione di una strategia di alto livello per la valorizzazione dell’offerta turistica di Orvieto e del suo territorio. In particolare il primo workshop è stato dedicato al portale liveorvieto.com, considerato come un elemento centrale di tutta la strategia futura di posizionamento dell’offerta turistica, e ha contribuito alla proposta del nuovo logo in un formato consono all’utilizzo digitale.   Il secondo e il terzo workshop sono stati organizzati allo scopo di raccogliere riflessioni, priorità e idee progettuali relativi al potenziamento e alla promozione del potenziale turistico del territorio orvietano. I due workshop hanno coinvolto i principali stakeholder del territorio con attività di generazione di idee, voto e discussione condivisa.   La discussione è stata aperta dalla presentazione di una serie di ‘challenge’ generate a partire dalle precedenti operazioni di analisi e intervista, corredate da case-studies di successo provenienti dal panorama turistico nazionale e internazionale. A partire dai risultati raccolti durante le attività di workshop e dalle idee proposte e discusse dai partecipanti, sono stati costruiti tre concept di progetti strategici per il potenziamento dell’offerta turistica di Orvieto e del territorio circostante che saranno illustrati nei prossimi giorni e con i quali potremmo  partecipare ai prossimi bandi dedicati della Regione Umbria”.“L’Amministrazione Comunale mai come quest’anno è riuscita a rivitalizzare la città sebbene abbia attraversato un momento difficile e la comunicazione è parte importante di questo processo che in pochi mesi ha visto la città di Orvieto proposta su vari programmi e canali mediatici nazionali  – ha affermato la Dirigente, Alessandra Pirro – in questo senso, possiamo anticipare che dal 7 giugno sarà ad Orvieto, Alberto Angela per un programma di ulteriore approfondimento sulla nostra città e il territorio. La strategia di comunicazione passa attraverso un sito che mediante il sistema delle prenotazioni apre alla città. Il marchio è bello e accattivante e sarà esportato anche nella prospettiva di un marchio che accomuni tutte le principali attività private che operano sul nostro territorio”.  




Il Liceo Artistico compie 50 anni. Il 21 maggio convegno al Mancinelli sull’importanza della formazione artistica

Venerdì 21 maggio sarà il giorno di avvio dei festeggiamenti per i 50 anni del Liceo Artistico di Orvieto.  Il primo appuntamento sarà al Teatro Mancinelli con un convegno dal titolo “l’importanza della formazione artistica: retrospettive e prospettive” che si potrà seguire anche in modalità webinar al link  https://global.gotomeeting.com/join/970493029

Al Teatro saranno presenti Roberta Tardani, sindaco di Orvieto, Cristiana Casbauro, dirigente scolastico dell’Iisacp, Donato Catamo, preside e dirigente dell’Istituto d’Arte, poi Liceo Artistico e una serie di relatori di grande rilievo fra i quali Laura Danieli, (Luzzitelli Danieli Production) e Sara Purgatorio, direttrice della fotografia AIC e AMC.  Sarà la professoressa Marella Pappalardo a coordinare i lavori che si occuperanno degli aspetti e del valore della formazione artistica.  Il secondo appuntamento è programmato per ottobre con un’esposizione dei lavori degli ex-allievi che si sono affermati nel campo artistico e non solo; saranno esposte le opere anche degli ex-docenti della scuola.




Museo della Ceramica a Palazzo Simoncelli, progetto da oltre 600 mila euro inserito negli interventi di interesse regionale

La giunta regionale dell’Umbria ha inserito il progetto di adeguamento post Covid e ampliamento del Centro integrato di documentazione, ricerca e sperimentazione della ceramica orvietana a palazzo Simoncelli nell’elenco degli interventi di interesse regionale proposti all’Agenzia per la Coesione territoriale da finanziare con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione.   Il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale ha infatti assegnato alla Regione Umbria una prima quota di risorse del Fondo pari a 27,7 milioni di euro per interventi di immediata cantierabilità e attivazione. Nella ricognizione effettuata dalla giunta regionale, e nello specifico dall’assessorato al Bilancio, sono stati presi in considerazione progetti inseriti in bandi già pubblicati riservando particolare attenzione ai settori produttivi più colpiti dagli effetti generali della crisi pandemica da Covid-19. Tra i 15 progetti di interesse regionale presentati dalla Regione Umbria è stato dunque inserito l’intero finanziamento del progetto definitivo relativo al Museo della ceramica di Orvieto per un importo complessivo di 620.000 euro.

“Il progetto figurava già nel programma regionale di interventi strutturali per gli attrattori culturali diffusi e la Regione si era impegnata a reperire la quota di cofinanziamento prevista, circa 300mila euro

“Il progetto – spiegano il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani e l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – figurava già nel programma regionale di interventi strutturali per gli attrattori culturali diffusi e la Regione si era impegnata a reperire la quota di cofinanziamento prevista, circa 300mila euro. La decisione di inserirla tra le azioni da finanziare con le risorse del Fondo di coesione nel settore Cultura – Patrimonio e paesaggio non solo potrebbe accelerare i tempi ma ci consentirebbe di finanziare interamente l’intervento. Restiamo ora in attesa delle valutazioni dell’Agenzia per la coesione territoriale e della successiva approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess)”.“Portare a compimento questo progetto – proseguono – servirebbe a rifunzionalizzare uno degli importanti contenitori del centro storico come Palazzo Simoncelli, a valorizzare un settore produttivo di lunga tradizione come quello della ceramica e ad arricchire l’offerta turistica ed esperienziale della città. Come amministrazione crediamo molto in questa operazione per rilanciare il comparto e le decisioni dell’assessore al Bilancio, Paola Agabiti testimoniano l’attenzione della Regione per il nostro territorio. Un altro segnale importante è arrivato in questi giorni anche dal Parlamento con l’approvazione nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato dell’emendamento al ‘Decreto Sostegni’ presentato dai senatori umbri Luca Briziarelli e Fiammetta Modena che prevede l’aumento da 2 a 4 milioni di euro dei fondi per il comparto della ceramica artistica e tradizionale di cui auspicabilmente potrà beneficiare anche Orvieto”.




Il nuovo vice-sindaco è Mario Angelo Mazzi, ex-dirigente del Comune a lavori pubblici e urbanistica

Il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, ha firmato il decreto di nomina ad Assessore dell’ingegner Mario Angelo Mazzi che ricoprirà anche l’incarico di vice-sindaco. A lui sono state affidate le deleghe a Urbanistica, Edilizia, Mitigazione del rischio sismico, geologico e idrogeologico, patrimonio.  Le deleghe ad Attività produttive e Sviluppo economico, temporaneamente assunte dal Sindaco dopo le dimissioni di Angelo Ranchino, sono state assegnate all’assessore Piergiorgio Pizzo mentre all’assessore Gianluca Luciani sono state invece attribuite anche le deleghe a Viabilità e Traffico.
L’ingegner Mario Angelo Mazzi, 72 anni, è nato a Orvieto e dal settembre 1994 all’agosto 2015 è stato dirigente ai Lavori pubblici e Urbanistica del Comune di Orvieto.  E’ stato membro, inoltre, del consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto dal 1994 al 2001, membro del Consiglio dell’Opera del Duomo dal 1992 al 2002, membro del Consiglio di Amministrazione di Alta Scuola.   “La squadra di governo cittadino – commenta il Sindaco, Roberta Tardani – si arricchisce delle competenze e dell’esperienza dell’Ingegner Mazzi, professionista stimato e profondo conoscitore della città, del territorio e della macchina amministrativa comunale. Questo gli consentirà di integrarsi sin da subito e sono convinta che il suo apporto sarà fondamentale in questo momento storico così complicato e in un settore che può diventare cruciale per la ripresa economica grazie alle opportunità offerte dagli incentivi e dalle agevolazioni previste nel decreto Rilancio”.
“E’ stata una scelta – prosegue – dettata non solo dalla professionalità dell’Ingegner Mazzi ma anche dallo spirito con cui ha accettato la mia proposta, quello che lui stesso ha definito un atto d’amore verso la città. Di questo abbiamo bisogno in questa fase così difficile della nostra storia. Serve un’assunzione di responsabilità collettiva, la capacità e la forza politica di dare ai cittadini risposte efficienti in grado di agganciare e sostenere il rilancio”.