“Siamo grati per l’attenzione e l’empatia dimostrata dal personale del Santa Maria della Stella”

La settimana scorsa nostro padre è stato ricoverato presso il reparto di ortopedia e riabilitazione dell’ospedale di Orvieto e operato al femore dall’equipe di ortopedia. 

Teniamo a parlare della nostra esperienza perché siamo rimasti davvero colpiti dalla grande professionalità, ma soprattutto umanità di tutto il personale che opera inizialmente in pronto soccorso e nei reparti di chirurgia ed in quello di ortopedia e riabilitazione.

Nostro padre era stato colpito da ictus ormai tanti anni fa e non poteva più parlare. Il personale tutto, dalle oss, infermiere e dottori, tuttavia è riuscito sempre ad ascoltarlo, accogliere le sue richieste e coccolarlo. Anche la loro disponibilità verso noi parenti è stata davvero eccezionale e ci ha fatto sentire seguiti, al sicuro e in buone mani. 

Purtroppo il nostro papà ci ha lasciati a causa di un attacco cardiaco inaspettato e, anche in questa circostanza, la loro sensibilità e vicinanza con parole d’affetto ci hanno consolato ed accompagnato.

Comprendiamo la grande difficoltà delle persone che lavorano in questo settore, la continua necessità di affrontare situazioni difficili, quindi siamo oltremodo grati dell’attenzione ed empatia che ci hanno dimostrato.

Grazie ancora per tutto

Famiglia Pesci

P.S. Alla famiglia Pesci e in particolare a Fabio giungano le più sentito condoglianze del direttore e della redazione di OrvietoLife.




Nuova lettera di PrometeOrvieto, “abbiamo notizie della casa di comunità di Orvieto o è ancora una chimera?”

Con cadenza quasi settimanale la USL e la Regione annunciano l’avvio dei lavori o inaugurano Case di Comunità e affini. l’ultima in ordine di apparizione quella di Amelia. Annunci e inaugurazioni che però non vedono Orvieto con il suo progetto all’ex-ospedale, scelta criticata fin dal primo annuncio per la location e le difficoltà nel procedere con il recupero. A oggi nulla si muove e allora PrometeOrvieto ha deciso di scrivere una nuova lettera aperta indirizzata al direttore generale della USL Umbria2 Massimo De Fino he pubblichiamo integralmente.

L’articolo di ANSA Umbria dei giorni scorsi, ripreso dai quotidiani online di Orvieto, riporta la programmazione della realizzazione delle Case di Comunità nel territorio di competenza della Ausl Umbria2, ad oggi. La lettura di questo articolo ci preoccupa non poco e crediamo meriti ulteriori precisazioni ed approfondimenti. Nel recente passato PrometeOrvieto si è principalmente occupata dell’organizzazione dei servizi, che vengono erogati oggi e che dovranno essere forniti domani, necessari a gestire le acuzie all’interno dell’Ospedale di Orvieto: su questo ci ripromettiamo di verificare la realizzazione effettiva di quanto promesso. La nuova riforma sanitaria è poi improntata su di un riordino della medicina territoriale, che è stato ed è il nocciolo del problema all’interno dell’esigenza di fornire un servizio “salute” adeguato e dignitoso ai cittadini. Sono stati individuati; – i luoghi fisici, in cui realizzare le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità; – le metodiche per l’erogazione dei servizi, utilizzando: centrali operative territoriali (COT), medicina domiciliare, nuovo ruolo alle farmacie, telemedicina, ecc. – le nuove applicazioni informatiche, volte ad agevolare la fornitura dei servizi di medicina preventiva e riparativa riducendo anche i costi. In sostanza, ci si affida in modo importante e si assegnano ingenti risorse alla medicina territoriale per posizionare il cittadino al centro del sistema sanitario e per dargli riferimenti precisi dei luoghi dove affrontare i suoi problemi di salute. Le dichiarazioni dell’Ausl Umbria2 e l’articolo de Il Sole 24 ore uscito il 15 luglio, dove sono riportate le intenzioni del Governo (“… Il Governo sta infatti decidendo di stralciare parte delle opere, circa un quarto, che saranno finanziate con i fondi di coesione e quelli ordinari dell’edilizia sanitaria evitando così le forche caudine dell’Europa in caso di ritardo nei cantieri che partono a fine anno …” da Il Sole 24 Ore) non ci lasciano per nulla tranquilli. Riteniamo, per averlo detto oramai decine di volte, che la Casa di Comunità ad Orvieto è stata posizionata nel luogo sbagliato, ma anche che oramai, a decisione presa, non si possa tornare indietro un’altra volta. Il fatto è che nel comunicato di Ausl Umbria 2 si forniscono indicazioni precise sulle date di inizio lavori per molte Case di Comunità (Nocera Umbra, Spoleto, Terni, Montefalco, Fabro), ma non per quella di Orvieto. Per questo, pensiamo sia necessario chiedere di conoscere le date di inizio e fine lavori per la Casa di Comunità del nostro territorio. Non vorremmo, che a causa della complessità della scelta effettuata dalle Autorità, Orvieto si ritrovasse, come riportato nell’articolo del Sole, tra quelle la cui realizzazione il Governo sarà costretto a rimandare a dopo il 2026, con altri fondi tutti da reperire. A questo punto, chiediamo di essere rassicurati da una dichiarazione precisa e puntuale da parte dei responsabili. Appare necessario, a nostro avviso, conoscere l’organizzazione transitoria, cioè come, man mano che le dotazioni saranno rese disponibili, potrà trovare luoghi e personale per attuarla. Di tutto questo non si parla. Approfittando della consueta disponibilità del Dott. De Fino, chiediamo informazioni più puntuali su quanto evidenziato nella presente che gradiremmo approfondire in un prossimo incontro che a breve Le chiederemo. E’ per tutti chiarissimo che ogni ritardo che si verificasse, potrebbe produrre un’ulteriore grave marginalizzazione del nostro territorio.




Nuova lettera di PrometeOrvieto sulla sanità all’assessore regionale e dg della USL, “profumo di elezioni”

Il profumo di elezioni comincia a farsi sentire in molti settori. Anche la Sanità non ne è immune, anzi, per la sua importanza nella percezione dei cittadini sta diventando uno dei campi principali di contesa. Da un lato le opposizioni organizzano proteste per il livello di servizio che indubbiamente non è sufficiente, dall’altro la maggioranza quando non sostiene che va tutto bene dichiara che è in netto miglioramento e che sta recuperando il disastro lasciato da quelli che governavano prima.

Dobbiamo precisare che come Associazione PrometeOrvieto siamo scarsamente interessati a questo modo di approcciare le cose: il semplice tifo come se si trattasse di tifare per due squadre avverse non ci piace; crediamo che tutto debba essere supportato da numeri, da impegni e da percorsi precisi nell’implementazione del nuovo progetto organizzativo. Sicuramente chi ha oggi la responsabilità di soddisfare le richieste, di governare l’insofferenza può e deve impegnarsi a definire gli obiettivi misurabili di breve e di medio periodo. I cittadini devono esprimere i loro giudizi e le loro insoddisfazioni che devono trovare risposta in chi ha la responsabilità del servizio.

Cari Assessore alla Sanità e Direttore Generale, vogliamo con la presente segnalarvi una iniziativa che con la collaborazione della scuola superiore Sant’Anna di Pisa è stata introdotta dalla regione Toscana.

https://www.santannapisa.it/it/news/lesperienza-del-ricovero-ospedaliero-toscana-analizzata-dal-laboratorio-management-e-sanita

Riteniamo che una cosa analoga possa e debba essere fatta anche nella nostra Regione, coinvolgendo i dipartimenti di Statistica e Sanità dell’Università; riteniamo possa essere anche estesa per monitorare in modo indipendente il funzionamento delle prestazioni diagnostiche fornite. In questo modo avremmo un metodo per misurare la qualità percepita delle prestazioni ospedaliere e delle prestazioni diagnostiche da parte dei cittadini. Ci sembra questo l’unico modo serio a cui fornitori di servizi, in particolare quelli sanitari, possono senza ricorrere al puro tifo da stadio ricorrere per produrre dati che possano essere comunicati e giudicati ed essere presi come base per un miglioramento continuo delle prestazioni.

Come sempre siamo a disposizione per ogni approfondimento e collaborazione ritenuto necessario.

PrometeOrvieto




La dura replica della USL alla lettera aperta di PremeteOrvieto, “ricostruzioni fantasiose e non corrette relative all’ortopedia”

La Direzione Generale dell’Azienda Usl Umbria 2 risponde alla lettera aperta dell’associazione Prometeo Orvieto inviata nei giorni scorsi agli organi di informazione.

“In relazione all’accorpamento estivo dei reparti, modello organizzativo adottato da decenni nei presidi ospedalieri e nei servizi sanitari territoriali di tutto il Paese – spiega il direttore generale dott. Massimo De Fino – le normative in materia di lavoro e i contratti nazionali prevedono il diritto del lavoratore a fruire delle ferie estive quantificate in almeno 15 giorni consecutivi nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre. Per tale ragione, al fine di garantire il dovuto e sacrosanto ristoro ai dipendenti e assicurare, al tempo stesso, il mantenimento di una adeguata ed efficiente risposta assistenziale attraverso un numero adeguato di professionisti e di posti letto, è prassi consolidata ricorrere all’accorpamento estivo di alcune attività”.  Nulla di nuovo su questo punto così come si ribadisce l’impegno per potenziare la dotazione organica, già comunicato, in maniera approfondita, ai rappresentanti dell’associazione Orvietana in occasione di un recente incontro con la direzione generale. Al corposo piano di stabilizzazione aziendale che ha riguardato 129 professionisti della salute si aggiunge l’ingresso in servizio, ad Orvieto, di ben nove infermieri sui 22 nuovi assunti.

Notizie di stampa relative a interventi ortopedici rinviati o trasferiti presso altra sede sono ben lontane dalla realtà dei fatti. Proprio questa mattina (3 luglio ndr), con delibera n. 1163, la direzione strategica ha disposto l’attivazione di un rapporto libero professionale per 24 ore settimanali in favore della struttura di Ortopedia del presidio ospedaliero di Orvieto che raggiunge così, con cinque professionisti in staff, forse per la prima volta nella storia del nosocomio, il pieno organico.

Anche la vicenda che ha riguardato un giovane 14enne caduto dal motorino “rimandato a casa perché l’ortopedico non c’è” si basa su una ricostruzione dei fatti fantasiosa e non corretta che rischia di generare allarmismo ingiustificato tra la popolazione. Per la cronaca il ragazzo ha subito la frattura composta della porzione antero-mediale della diafisi tibiale distale che, su indicazione dello specialista ortopedico reperibile, è stata trattata nell’immediato in Pronto Soccorso con l’immobilizzazione della gamba e con un semplice accesso ambulatoriale effettuato la mattina successiva.

Leggendo la nota stampa di Prometeo si rileva inoltre una non corretta interpretazione della dichiarazione rilasciata dallo stesso direttore generale nel corso del già citato incontro con i rappresentanti dell’associazione, in cui non si è fatto alcun cenno – a differenza di quanto si sostiene nella lettera aperta – all’attività di diagnostica radiologica bensì è stato approntato e approfondito – questo sì – il tema dell’endoscopia. “Al fine di migliorare la capacità di risposta alle numerose richieste e rendere più efficace ed efficiente l’organizzazione – spiega il dott. De Fino – lo scorso 27 giugno la direzione strategica ha convocato un incontro con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta – presente anche il sindaco di Orvieto dott.ssa Roberta Tardani – in cui il direttore sanitario dell’Azienda Usl Umbria 2 dott.ssa Simona Bianchi ha illustrato, tra l’altro, la nuova direttiva aziendale che specifica, puntualizza, chiarisce e regolamenta la prescrizione degli esami endoscopici”.

“Sono pienamente d’accordo con l’affermazione di Prometeo – afferma il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 dott. Massimo De Fino – che ostacoli, criticità e difficoltà vanno affrontati con umiltà ma anche – conclude – attraverso una giusta e corretta comunicazione, la cooperazione, l’integrazione tra i professionisti e la sinergia con gli enti, le istituzioni, le associazioni, il tessuto sociale e culturale della città e del comprensorio”.




PrometeOrvieto, lettera al dg della Usl Umbria2 De Fino, “alcune decisioni sull’ospedale sono preoccupanti”

Gentile Direttore Generale Ausl Umbria2 Dott. De Fino

Le inviamo la presente per sapere se risponda al vero la decisione di ridurre i posti letto nei reparti di Chirurgia e di Ortopedia dell’Ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto a causa della mancanza di personale.  Se detta informazione rispondesse al vero, ciò non sarebbe certamente in linea con la dichiarata intenzione Sua e dei Suoi Collaboratori sanitari, manifestata a noi ed in una conferenza stampa, di valorizzare il ruolo dell’Ospedale di Orvieto.

In particolare, particolarmente preoccupante sarebbe la decisione di spostare la cura della frattura del femore, che interessa nella maggior parte persone anziane, presso l’Ospedale di Foligno, distante circa 100 Km dal nostro comprensorio. A titolo di esempio vorremmo segnalarle il caso occorso ad un giovane di 15 anni che, a causa di un incidente stradale, si è recato al Pronto Soccorso di Orvieto domenica scorsa dove gli hanno fatto le radiografie, riscontrato una frattura alla tibia e, non essendoci l’ortopedico, lo hanno mandato a casa dicendogli di ritornare lunedì alle ore 9, quando avrebbe trovato l’ortopedico. Le confermiamo che abbiamo apprezzato quanto detto in conferenza stampa da Lei e dai Dirigenti Sanitari dell’Ospedale di Orvieto, ciò ovviamente, però, se corroborato dalla situazione attuale e del prossimo futuro. Un’unica notazione, per quanto concerne la diagnostica radiologica, dove abbiamo capito che si ha una capacità di smaltimento del 50% rispetto alla richiesta e dove è stata dichiarata l’impossibilità di sanare la situazione.

Noi riteniamo che si debbano affrontare le difficoltà asserite con umiltà, predisponendo, se necessario, un piano straordinario conseguente ad un’analisi approfondita e con volontà costruttiva che tenga conto della realtà operativa. Vorremmo da Lei conoscere quale è la situazione effettiva su quanto sopra evidenziato e su quanto previsto nei casi specifici, auspicando che ciò sia in linea con il dichiarato intento di valorizzare il nostro nosocomio.

Cordiali saluti PrometeOrvieto




Cgil, Pd e sindaci del territorio chiedono una sanità pubblica e universale come scritto nella Costituzione

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Sabato si è tenuta una manifestazione in piazza della Repubblica guidata dalla Cgil che ha visto l’adesione di partiti, movimenti, associazioni del territorio. La difesa della sanità pubblica e universale è stato il punto nodale. In questi ultimi anni, infatti, i servizi erogati dalla Regione Umbria non sono più un punto di riferimento a livello italiano, complice sicuramente la pandemia ma soprattutto la carenza di personale e mezzi tecnici, di scelte effettuate in questi ultimi anni che hanno “favorito”, secondo il sindacato, il privato. Anche l’ultimo atto quello per tagliare le liste d’attesa, per intenderci, vede il privato fra i protagonisti, discapito, sempre secondo i rappresentanti del sindacato, del pubblico dove si continua a tagliare e non a investire in maniera massiccia e coordinata.

Nel nostro servizio le brevi interviste a Ciro Zeno, coordinatore della Cgil per l’orvietano, Damiano Bernardini, sindaco di Baschi, Maria Rita Paggio, segretaria generale di Cgil Umbria e Martina Mescolini, capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Orvieto.




“La sanità deve essere pubblica e universale” lo slogan della manifestazione di Orvieto della Cgil e non solo

Grande risposta in termini di partecipazione della città di Orvieto per la manifestazione in difesa della sanità pubblica promossa dalla Cgil insieme allo Spi e a varie associazioni e realtà del territorio.

Circa 200 i manifestanti che hanno voluto dare forza alle istanze del sindacato chiedendo a gran voce una vera “sanità pubblica” e che si torni ad investire su ospedali, tecnologia e soprattutto personale, necessario per far funzionare la complessa macchina della sanità. Sette i punti al centro della mobilitazione: il potenziamento dell’ospedale cittadino; Orvieto sede di distretto; abbattimento delle liste d’attesa e risposta sanitaria sul territorio; potenziamento dell’assistenza domiciliare, del centro di salute mentale, dei servizi per le donne e l’infanzia; casa di comunità accessibile, funzionale e partecipata; potenziamento di medicina territoriale e prevenzione; programmazione di un piano di assunzioni di personale. 

Molti gli interventi di rappresentanti sindacali, dell’associazionismo, della politica, lavoratori della sanità, sindaci del territorio e semplici cittadini, tutti accomunati dalla forte preoccupazione per il “progressivo smantellamento” del sistema sanitario pubblico territoriale, che vede in Orvieto uno dei territori più colpiti”. Particolarmente significativa la testimonianza di una cittadina, colpita da aneurisma cerebrale, che ha raccontato la sua esperienza, per fortuna positiva, ma solo grazie alla possibilità di poter usufruire delle prestazioni necessarie nel privato. Rimane quindi la domanda forte e drammatica: e chi non può?

La manifestazione si è conclusa con l’impegno, in primo luogo da parte della Cgil, a continuare la mobilitazione in difesa del diritto costituzionale alla salute e quindi di una sanità pubblica e universale. Il prossimo appuntamento è per sabato 24 giugno a Roma, dove la Cgil insieme ad un ampio gruppo di associazioni promuove una grande manifestazione nazionale in difesa della sanità. Previsti vari pullman dall’Umbria.




Incontro costruttivo tra PrometeOrvieto e il direttore generale della USL Massimo De Fino

PrometeOrvieto ha avuto lo scorso 18 maggio un incontro con il Direttore Generale dell’Azienda USL Umbria 2 di Terni, Massimo De Fino, per discutere dei servizi sanitari nel territorio orvietano e delle problematiche connesse.

Durante il colloquio, che si riconosce molto costruttivo, sono stati affrontati diversi argomenti di grande rilevanza per la comunità di Orvieto. Di seguito riportiamo un resoconto dettagliato dei punti trattati:

  1. Ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto: È emerso che l’Azienda USL Umbria 2 riconosce l’importanza strategica dell’ospedale di Orvieto, grazie alla sua posizione geografica privilegiata che, se da un lato è lontana dai centri di Terni e Perugia, dall’altro può attrarre pazienti anche dalle regioni limitrofe del Lazio e della Toscana e servire le necessità determinate da un tratto autostradale purtroppo condizionato da numerosi incidenti. L’Azienda ha espresso l’intenzione di investire nella struttura ospedaliera, rendendo operativa l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) incrementando il numero di cardiologi a disposizione. Inoltre, il reparto di chirurgia ha visto recentemente un aumento significativo del numero di sale operatorie e degli interventi eseguiti, mentre sono stati acquisiti nuovi macchinari per l’oculistica e a breve si avrà a disposizione alta tecnologia operatoria (robotica chirurgica modulare). Il reparto di Radiologia è oggi completamente operativo ed è previsto l’arrivo di nuovi specialisti ortopedici. Infine, entro due mesi inizieranno i lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso e di messa in sicurezza del Presidio con i fondi del PNRR. E’ inoltre in fase di ricerca un professionista per la posizione di Direttore sanitario dell’Ospedale di Orvieto.

  • Liste d’attesa: PrometeOrvieto ha fatto presente che la situazione attuale delle liste d’attesa con prestazioni differite, declassate ed impossibili da prenotare determina infiniti disagi alla cittadinanza. De Fino ci ha comunicato che il piano straordinario già finanziato, che prevede un coinvolgimento maggiore dei centri privati, produrrà un netto miglioramento della situazione entro il mese di luglio 2023. Si è evidenziata la necessità di migliorare la strutturazione del Centro Unico di Prenotazione (CUP) regionale su cui lo stesso direttore generale ha convenuto. È stato richiesto poi al Direttore Generale un monitoraggio periodico congiunto per verificare un miglioramento effettivo dei tempi di attesa e dell’accesso ai servizi sanitari in modo da raggiungere i L.E.A. (livelli essenziali di assistenza) previsti dal Piano sanitario nazionale.  L’idea è stata accettata dal direttore generle stesso.

  • Casa di Comunità: PrometeOrvieto ha ribadito che la scelta di ubicarla in Piazza Duomo ad Orvieto è da noi ritenuta sbagliata. De Fino ci ha detto che, visti i tentativi fatti sul mercato di valorizzare l’immobile di proprietà rivelatisi infruttuosi, in accordo con l’Amministrazione Comunale si è deciso per questa soluzione. Ha chiarito che i fondi destinati dal PNRR sono su immobili di proprietà e che serviva uno spazio tale da accogliere sia la Casa della Comunità che l’Ospedale di Comunità. È stata sollevata la questione su come si intenderà affrontare l’erogazione dei servizi sanitari in attesa che la Casa di Comunità, prevista per il 2026, sia pienamente operativa. In risposta, il Direttore Generale, nel ribadire che la decisione sull’ubicazione è ormai non più modificabile, ha comunicato che l’Azienda USL Umbria 2 farà fronte al transitorio utilizzando le strutture già esistenti di sua proprietà, ovvero la sede di via Postierla ad Orvieto e il Borgo di Orvieto Scalo. È stato sottolineato l’impegno nell’utilizzare tali strutture per garantire l’erogazione dei servizi sanitari durante il periodo di transizione verso l’apertura della Casa di Comunità e sarà comunque approntato uno specifico piano operativo.

  • Servizio di Igiene Mentale (SIM): il Direttore De Fino ha comunicato che la nuova struttura del SIM in via Cerretti è pronta ed è in via di apertura. Inoltre, è stato evidenziato che si sta portando avanti un concorso che vedrà l’assunzione di undici specialisti psichiatri da integrare nell’organico nell’Azienda USL Umbria 2, dunque anche per il Sim di Orvieto.

  • Distretto sanitario dell’Orvietano: il Direttore ha evidenziato che tutti e dodici i distretti sanitari umbri, compreso il distretto sanitario dell’Orvietano, sono attualmente operativi. PrometeOrvieto ha ribadito che la presenza di un distretto sanitario, ben organizzato e con professionisti di giusto livello e qualificati, è fondamentale per garantire servizi sanitari adeguati, promuovere la prevenzione ed offrire prestazioni di qualità alla popolazione locale. PrometeOrvieto ha infine ribadito l’importanza di valorizzare e proteggere le competenze professionali presenti ad Orvieto, riconoscendo il loro ruolo chiave nel fornire assistenza sanitaria di alto livello nella comunità.

Durante il colloquio è emersa l’importanza di rendere attrattiva Orvieto per i medici e gli operatori sanitari, al fine di stimolarli a rimanere nella città insieme alle loro famiglie. Orvieto sembrerebbe più cara rispetto alle altre località umbre. È stata allora avanzata l’idea di esplorare la possibilità che enti ed associazioni che sono attive sul territorio studino la modalità per aiutare a contenere i costi degli affitti, in modo da rendere loro più attrattiva la residenza nel territorio orvietano.

Il Direttore Generale dell’Azienda USL Umbria 2 ha mostrato accordo su questa tematica e riconosciuto l’importanza di mantenere un dialogo costante per monitorare l’evoluzione dei servizi sanitari nell’area di Orvieto.

Si è concordato quindi di incontrarsi con regolarità per verificare lo stato di avanzamento dell’attuazione del piano sanitario regionale e monitorare l’efficacia delle soluzioni adottate per garantire i servizi sanitari necessari alla comunità di Orvieto. PrometeOrvieto ha espresso la volontà di mantenere un dialogo costante con il Direttore Generale.

Fonte: Associazione PrometeOrvieto




Avviso di manifestazione d’interesse dedicato ai privati per recuperare le liste d’attesa USL Umbria2

In linea a quanto stabilito dal “Piano operativo straordinario di recupero delle liste di attesa” approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 437 dello scorso 26 aprile 2023, la Direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2 ha emanato l’avviso di manifestazione di interesse rivolto alle strutture sanitarie private accreditate con l’obiettivo di acquisire, attraverso specifici accordi contrattuali, prestazioni di specialistica ambulatoriale ricomprese nei Lea, livelli essenziali di assistenza, per gli ambiti territoriali dei sei distretti sanitari (Terni, Foligno, Narni-Amelia, Spoleto, Orvieto, Valnerina). L’accordo contrattuale avrà durata dalla data di sua sottoscrizione e fino al termine massimo previsto per l’erogazione delle prestazioni prenotate entro il 31 luglio 2023, in quanto strettamente correlato con il piano straordinario delle liste di attesa dei cui alla DGR n. 437.2023. Il fabbisogno numerico stimato fino al 31 luglio è di 23.910 prestazioni di cui 8.582 nel distretto di Terni, 2.857 in quello di Narni-Amelia, 2.481 nel distretto di Orvieto, 6.158 nel distretto di Foligno, 3.335 in quello di Spoleto, 497 in Valnerina.

Per quanto riguarda invece la tipologia di prestazione si va dagli esami di radiologia (RM, TC, esami ecografici, ecocolordoppler, mammografie, RX segmenti scheletrici, densitometria), a quelli diagnostici e strumentali di cardiologia insieme alle visite specialistiche di dermatologia, neurologia, oculistica, urologia, pneumologia (…).

Gli elenchi completi delle tipologie di prestazione e dei volumi definiti sono riportati nell’avviso di manifestazione di interesse pubblicato, da mercoledì 10 maggio 2023, nel sito web istituzionale dell’Azienda Usl Umbria 2 all’interno della sezione “Bandi di Gara e Contratti” (tabelle pacchetti combinati e per singole branche).

Si ricorda che la scadenza per la presentazione delle istanze è fissata alle ore 24 del 25 maggio 2023.




Mascherine ffp-2 in ospedale, non cambia molto

In ottemperanza a quanto stabilito dall’Ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile, consultabile nel sito web istituzionale dell’azienda sanitaria, relativa all’utilizzo obbligatorio, fino al 31 dicembre 2023, delle mascherine per accedere ai reparti che ospitano pazienti fragili, il direttore sanitario della Usl Umbria 2 dott.ssa Simona Bianchi dispone:

1) l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori all’interno dei reparti di degenza poiché la presenza di pazienti fragili, anziani o immunodepressi è pressoché ubiquitaria. L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti e agli Ospedali di Comunità;

2) che nelle sale di attesa, nei connettivi e negli spazi ospedalieri (Bar, Mensa, CUP), al di fuori dei reparti di degenza l’utilizzo dei dispositivi di protezione resta solo in caso di sintomatologia respiratoria;

3) che per quanto riguarda il Pronto Soccorso e gli ambulatori specialistici resti l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione sia per il personale sanitario che per gli utenti;

4) che per quanto concerne l’esecuzione del tampone diagnostico per infezione da SARS-CoV-2 per l’accesso ai Pronto soccorso si attendono eventuali decisioni in merito dall’Autorità Regionale. Pur non sussistendo obbligo di esecuzione dei tamponi a livello normativo dal 31 ottobre 2022, si ritiene in questa fase di proseguire con lo screening antigenico dei pazienti da ricoverare.

Si rammenta che non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie:

a) i bambini di età inferiore ai sei anni;

b) le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo.

L’ordinanza del ministero della Salute e la circolare della direzione sanitaria aziendale sono consultabili nel sito web istituzionale della Usl Umbria 2: www.uslumbria2.it