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Attivi altri16 defibrillatori e Montefiascone diventa “città cardioprotetta”

Ad oggi Montefiascone conta su 16 defibrillatori (DAE) posizionati sul territorio. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo sogno. Uniti sì è più forti”. Festa della Donna davvero speciale sul colle come ci racconta Monia Paolini: “Montefiascone festeggia un grande traguardo legato alla salute ed alla prevenzione sul territorio. Si è concluso un progetto ambizioso iniziato nel 2018, grazie all’ iniziativa intrapresa da un giovane laureando infermiere, il quale voleva far diventare il suo paese CardioProtetto. Venni contattata da Alessio ed insieme ci mettemmo all’opera. Non ero esperta in materia, illustrai il progetto al consiglio direttivo dell’Aido che molto entusiasta sposò appieno l’iniziativa pensando che non fosse difficile reperire i soldi per l’acquisto dei defibrillatori (DAE). Iniziammo a realizzare i primi eventi per accantonare i fondi necessari e pur incontrando mille difficoltà non ci siamo mai arresi ed oggi i risultati raggiunti premiano quella testardaggine. grazie: alla Lotteria dell’AIDO, alla generosità dei montefiasconesi e non solo, a tutti gli sponsor che hanno sostenuto le nostre iniziative, per la fiducia che hanno riposto in noi.  Il progetto è stato portato a termine grazie alla collaborazione ed al lavoro di sinergia svolto dall’AIDO insieme all’ Associazione Mutuo Soccorso fra i lavoratori Onlus di Montefiascone, i quali prima separati e quest’anno uniti hanno concluso il progetto di Montefiascone Cardioprotetta.

Oggi (il 10 marzo ndr) presso l’Ufficio del sindaco le due Associazioni hanno donato al comune di Montefiascone 06 defibrillatori (DAE) completi di teca, i quali si aggiungono agli altri 6 già donati dalle stesse nel passato e 4 donati da altre realtà associative. I nuovi defibrillatori verranno posizionati presso: Farmacia Braguti ,  Farmacia Bianchi,  Farmacia Iori – Le Mosse, Piazza Vittorio Emanuele davanti ufficio turistico Lungolago (sostituito) Campo Boario. L’AIDO ringrazia sentitamente l’amministrazione comunale nelle persone del sindaco Giulia De Santis, del vicesindaco Rosita Cicoria e dell’assessore Giulia Moscetti per aver creduto e sostenuto questo ambizioso progetto. I 12 presìdi che dal 2018 ad oggi sono stati acquistati da AIDO e Società di Mutuo Soccorso vengono ceduti al comune il quale si prende carico di tutta la manutenzione futura sollevando le associazioni da qualsiasi responsabilità civile e penale.   Infine l ‘Aido informa che in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la Società di Mutuo Soccorso sta organizzando per i giorni 15 e 16 Aprile p.v. i corsi BLSD e Pediatric BLSD aperti a tutta la cittadinanza, alle associazioni locali, alle scuole ed a tutti coloro che vorranno partecipare”.




Il diabete e le regole per prevenirlo e curarlo, intervista con Massimo Bracaccia, direttore del dipartimento di medicina aziendale

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Il diabete e le regole per prevenirlo e curarlo. Il Dott. Massimo Bracaccia, diabetologo, direttore del dipartimento di Medicina dell’Azienda Usl Umbria 2 e della struttura complessa di Medicina Interna dell’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto interviene al programma “Ti consiglio l’Umbria”, un progetto di comunicazione istituzionale della Regione Umbria, “un format originale – spiega Agenzia Umbria Notizie – che si sviluppa in un programma tv e web e che contiene suggerimenti, informazioni e curiosità per gli umbri e per chi ama l’Umbria, facendo conoscere persone, luoghi, informazioni, progetti che hanno quale comune denominatore la Regione Umbria e gli enti ad essa collegati”.
La rubrica propone uno spazio dedicato alla promozione della salute con l’intervento dei professionisti delle aziende sanitarie dell’Umbria.




USL2 Umbria nelle scuole per la prevenzione e riduzione delle problematiche comportamentali

Il “Coping Power Scuola” (Coping Power Universal – CPU) è un programma di prevenzione universale che mira alla riduzione delle problematiche comportamentali e all’aumento dei comportamenti pro-sociali e del rendimento scolastico all’interno della classe. Questo programma nasce nel 2009 come adattamento del Coping Power Program (CPP) sviluppato da Lochmann e collaboratori e viene inizialmente proposto come intervento per classi difficili con problematiche comportamentali. In seguito, però, grazie alla sperimentazione sul territorio nazionale, il suo utilizzo è stato esteso fino a diventare modello di prevenzione universale.

Proprio in questo contesto si collocano lo studio pilota che si è svolto nell’anno scolastico 2019/2020 presso la classe IV A della scuola primaria di Norcia “Alcide De Gasperi-Battaglia” e la sperimentazione iniziata ad ottobre, mese per la prevenzione dei disturbi esternalizzanti e ADHD, presso la scuola primaria “Erminia Frezzolini” di Sferracavallo (Orvieto). In questo progetto si inserisce anche l’inizio della prima sperimentazione in Umbria in un nido d’infanzia, che si sta realizzando presso il nido “La coccinella” dell’Associazione l’Aquilone di Amelia.

Il primo passo per la realizzazione del progetto di prevenzione universale è stato quello di formare gli insegnanti attraverso un corso della durata di dodici ore complessive tenuto dalla dott.ssa Laura Pannunzi e dal dott. Iacopo Bertacchi, in collaborazione con il distretto di Orvieto dell’Azienda Usl Umbria 2 e con la struttura complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza diretta dal Prof. Augusto Pasini. Il presupposto alla base del Coping Power Scuola è che, agendo per tutta la durata di un anno scolastico sull’intera classe, intesa come un sistema complesso caratterizzato da interazioni e legami specifici tra alunni e docenti, si possono affrontare, ridurre e risolvere i problemi della classe medesima. In particolare, a Norcia, attraverso la storia di “Barracudino Superstar”, il programma ha proposto percorsi operativi e attività articolate in sei moduli che hanno come finalità il potenziamento di diverse abilità, quali imparare a porsi obiettivi a breve e a lungo termine, riconoscere e modulare i segnali fisiologici della rabbia e acquisire consapevolezza delle proprie emozioni, risolvere adeguatamente le situazioni conflittuali, sviluppare capacità di problem solving, assumere punti di vista diversi dal proprio, riconoscere le proprie e altrui qualità. Barracudino è, infatti, un pesciolino ribelle che partirà per un importante viaggio, grazie al quale migliorerà aspetti di sé, raggiungerà una serie di obiettivi e acquisirà nuove conoscenze e abilità, proprio come gli alunni della classe partecipante. Ai fini dello studio pilota che si è svolto nella scuola primaria di Norcia, il protocollo ha previsto la compilazione di due questionari da parte dei genitori degli alunni, con lo scopo di raccogliere informazioni circa il comportamento del bambino in sede domestica prima dell’attivazione del progetto e al termine di esso. Nello specifico, ai genitori è stato somministrato il questionario Strenght and Difficulties Questionnaire (SDQ), il quale permette di esplorare le difficoltà e le risorse del bambino, attraverso l’analisi dei comportamenti pro-sociali e le aree di difficoltà o di forza nell’ambito della sfera comportamentale, relazionale ed emozionale. Dai risultati è emerso come negli alunni, rispetto alle condizioni di partenza, i punteggi relativi alle problematiche comportamentali, all’iperattività e alla disattenzione, nonché ai problemi con i pari, siano sensibilmente diminuiti, mentre i punteggi relativi ai comportamenti pro-sociali siano, di contro, significativamente aumentati.

In conclusione, grazie alla disponibilità degli insegnanti, in particolare alla maestra Nunzia Di Cursio e alla preside dott.ssa Isabella Tonti, dei genitori e degli alunni della scuola di Norcia, lo studio pilota, pertanto, ha confermato l’ipotesi secondo la quale il Coping Power Scuola è in grado di ridurre pattern comportamentali problematici e disfunzionali a favore di un incremento degli aspetti pro-sociali e relazionali.

Tali risultati incoraggianti hanno aperto la strada alla possibilità che il programma venga utilizzato all’interno delle scuole del territorio come risorsa preventiva universale e hanno permesso il proseguimento della sperimentazione all’interno della scuola primaria “Erminia Frezzolini” di Sferracavallo, grazie alla disponibilità delle insegnanti e della preside dott.ssa Antonella Meatta dell’Istituto comprensivo di Orvieto, e all’interno del nido “La coccinella” di Amelia, grazie alla disponibilità del team specializzato di maestre presso del nido “La coccinella” Sonia Posati e Valentina Miliacca, Eleonora Varazi e Silvia Boria.




Il terzo anno di “Pink Parade 2022” è stato un successo di partecipazione e condivisione

Le volontarie di Orvieto di Fondazione Umberto Veronesi ringraziano tutti coloro che domenica 16 ottobre hanno partecipato alla camminata “Pink Parade 2022” evento diffuso in tutta Italia, organizzato da Pittarosso per Fondazione Umberto Veronesi per sostenere il progetto di ricerca “Pink is Good”. Per il terzo anno consecutivo anche Orvieto si è colorata di rosa.

È stata una mattinata di gioia, di condivisione e sostegno. La camminata è un modo per sensibilizzare l’importanza della prevenzione dei tumori e della ricerca, indispensabile per individuare la malattia nelle primissime fasi e permettere così che la guarigione sia proporzionale alla tempestività della diagnosi. Con la camminata vogliamo ricordare chi sta lottando, chi ha vinto e chi non ci è riuscito. Il sostegno e la partecipazione di tanta gente, per noi volontarie è motivo di incoraggiamento e per continuare ad organizzare eventi di raccolta fondi per la ricerca.

Ringraziamo Don Luca Conticelli, che ci ha dato la possibilità di visitare l’Oratorio della Misericordia e Patrizio Dominici che ci ha accolto e guidato in questo luogo pieno di arte e storia.  Grazie alla generosità della Famiglia Oreto, dell’Officina del Gelato e di Casalinda di Antonio Basilici che ci hanno ospitati ed offerto ristoro, dolcezze ed allestimento scenografico. Un ringraziamento a Roberta Cotigni e Carlotta Montenero che con i loro scatti fotografici hanno reso ancora più bella la nostra camminata in rosa!!!

Arrivederci al prossimo anno!!!

Sabrina Grisci – Referente Territoriale di Orvieto Fondazione Umberto Veronesi




Intervento su una neoplasia allo stomaco eseguito su un paziente 92enne sveglio e non intubato

Un uomo di 92 anni, con una neoplasia dello stomaco sanguinante e stenosante, proveniente da altro ospedale extra-regionale dove era stato rifiutato l’intervento a causa di una grave insufficienza respiratoria, è stato operato di gastrectomia sub-totale con analgesia peridurale toracica senza necessità di intubare il paziente che è quindi rimasto sveglio ed in respiro spontaneo per tutta la durata dell’intervento di circa tre ore.  L’intervento chirurgico, perfettamente riuscito, è stato eseguito dalla équipe del dott. Massimo Buononato, direttore della Struttura Complessa di Chirurgia dell’Ospedale di Orvieto, con il coordinamento del prof. Amilcare Parisi, consulente chirurgico del presidio “Santa Maria della Stella”.

“L’intervento di gastrectomia con questa tecnica, eseguito per la prima volta nella nostra regione e tra i primi in Italia – spiega il prof. Amilcare Parisi – consente un decorso post-operatorio molto più sicuro nei soggetti con grave insufficienza respiratoria tanto che il paziente, che durante l’intervento è rimasto sveglio ed ha parlato con gli operatori, è stato dimesso in ottime condizioni in settima giornata post-operatoria”.

“È l’ennesima testimonianza della risposta altamente professionale, innovativa e di qualità che forniamo quotidianamente ai nostri pazienti grazie ad uno staff altamente motivato e competente – afferma il primario di Chirurgia dell’ospedale di Orvieto dott. Massimo Buononato. La collaborazione continua e il proficuo confronto con i nostri anestesisti ed il loro primario dott. Tommaso Ciacca – prosegue – ci ha permesso di sviluppare tale tipologia di approccio, che avevamo adottato già precedentemente su interventi di minore complessità. La perfetta sintonia durante la pianificazione e gestione intraoperatoria degli interventi è stato il prerequisito indispensabile per giungere a questo risultato. La strada è quella giusta – conclude il dott. Buononato – con prospettive di potenziamento del sistema e ulteriore sviluppo delle attività”.

Grande soddisfazione per l’esecuzione di questa tecnica innovativa e per gli esiti favorevoli dell’intervento chirurgico, è stata espressa dal direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 dott. Massimo De Fino che sottolinea come l’ospedale di Orvieto stia svolgendo appieno il compito di DEA di primo livello. “Grazie alla intensa attività multidisciplinare degli operatori sanitari, all’acquisizione di tecnologie all’avanguardia, all’incremento degli interventi per la cura di patologie digestive oncologiche dello stomaco, del colon e del retto – spiega il manager sanitario – il ‘Santa Maria della Stella’ sta facendo registrare un significativo flusso di migrazione attiva da altri territori e da altre regioni, segno di una rinnovata attrattività della struttura ospedaliera di Orvieto”.




I volontari di OCC in piazza della Repubblica l’8 ottobre per la “giornata sul tumore al seno metastatico”

Per la seconda giornata di sensibilizzazione sul TUMORE AL SENO METASTATICO (13 ottobre) le 184 associazioni della rete, della quale fa parte OCC – Orvieto Contro il Cancro, organizzeranno attività nei principali comuni italiani: le iniziative saranno gestite a livello locale dalle singole associazioni, ma coordinate a livello centrale da Europa Donna Italia e inserite nella cornice generale della campagna “Una voce per tutte”.  Dopo questa giornata, Europa Donna Italia proseguirà con un percorso di advocacy presso i decisori istituzionali per portare alla loro attenzione i 5 punti del manifesto, così da proseguire anche oltre questo appuntamento annuale.  Solo un italiano su 10, infatti, si ritiene ben informato sul tumore al seno metastatico, e oltre la metà non ne sa quasi nulla. Sono meno informati gli italiani over 54, gli uomini e chi non ha mai avuto esperienze prossimali in famiglia o persone vicine. Anche chi ha avuto esperienza della malattia, nel 37% dei casi, dichiara di non saperne molto.

La particolarità della Campagna di sensibilizzazione, che chiede ascolto per tutte le donne affette da tumore al seno metastatico, è che le protagoniste sono pazienti, metastatiche e non, che sostengono realmente le richieste sotto riportate:

  1. UN PERCORSO SPECIFICO: la possibilità di avere un percorso specifico in quanto ogni donna ha esigenze diverse. Inoltre, ridurre al minimo le attese, di avere un team formato da specialisti in discipline diverse ed infine la reperibilità degli oncologi del proprio centro di riferimento.
  2. GLI STUDI CLINICI: la richiesta di avere un database accessibile che riporti tutti gli studi clinici presenti in Italia, validato dal Ministero della Salute. Inoltre, le donne chiedono dei canali di informazione specifici e la partecipazione attiva dei medici, perché tutte le donne con tumore al seno metastatico hanno lo stesso diritto di scelta.
  3. LE NUOVE CURE: la richiesta di avere un accesso agevolato ai farmaci innovativi, non ancora disponibili nel nostro Paese. Pertanto, le donne chiedono che l’AIFA acceleri il processo di approvazione dei nuovi farmaci, affinché siano prescrivibili più rapidamente.
  4. IL BENESSERE DI CORPO E MENTE: le donne richiedono il supporto di uno psico-oncologo all’interno delle Breast Unit e di poter contare sui professionisti dedicati al benessere psicofisico.
  5. L’INVALIDITÀ CIVILE: la richiesta è di accelerare l’iter di accertamento dell’invalidità civile per le persone affette da patologie oncologiche.

I volontari di OCC saranno a P.zza della Repubblica – Orvieto – dalle 9,30 alle 18,00 di sabato 8 ottobre per incontrare i cittadini del comprensorio e, in tale occasione, come gesto tangibile di adesione alla campagna di sensibilizzazione promossa da Europa Donna Italia, verrà benedetto il pulmino dell’Associazione per i pazienti oncologici.  Le sedi istituzionali dei Comuni dell’Orvietano, inoltre, si illumineranno di fucsia dall’8 al 15 ottobre.




Il 16 ottobre la passeggiata di Pittarosso Pink Parade a sostegno della Fondazione Umberto Veronesi

Domenica 16 ottobre 2022 torna a Orvieto per il terzo anno la “Pink Parade”, camminata
organizzata da Pittarosso per Fondazione Umberto Veronesi. La camminata di circa 3 km nasce a sostegno del progetto di ricerca “Pink is Good”, che si pone due grandi obiettivi: raccogliere fondi per finanziare la ricerca scientifica di eccellenza e promuovere la prevenzione, indispensabile per individuare la malattia nelle primissime fasi. È un “evento diffuso” a cui si può partecipare da soli o in compagnia.
Se volete partecipare in compagnia, le volontarie di Fondazione Umberto Veronesi di Orvieto vi danno appuntamento alle ore 10.00 in Piazza della Repubblica. Per chi volesse ricevere il Pink Kit sarà possibile iscriversi attraverso il sito della manifestazione www.pittarossopinkparade.it con le seguenti modalità:
Iscrizione con ritiro in negozio PittaRosso 18 € (entro il 2 ottobre 2022)
 Iscrizione con consegna a domicilio 23 € (entro il 6 ottobre 2022)

L’iscrizione dà diritto a:
 Kit gara: composto da maglia tecnica ufficiale della manifestazione 2022.
 Pettorale di gara digitale personalizzato: (Per la partecipazione con il nostro gruppo
vi chiediamo di scrivere GRUPPO ORVIETO7).

Per maggiori info contattateci per e-mail: grupporvietopink@gmail.com




Al via le iscrizioni on-line per il corso di volontari di “Orvieto Contro il Cancro”

La Scuola di Formazione Permanente dei Volontari, istituita nel 2001 da “Orvieto Contro il Cancro”, ha realizzato in questi anni 7 corsi che hanno formato circa 120 persone al volontariato in ambito socio-sanitario.   Attualmente sono attivi 12 volontari che prestano la loro opera presso il day hospital oncologico dell’Ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto.  Sin dall’origine, l’Associazione ha puntato sulla formazione affinché i volontari impegnati presso il Day Hospital Oncologico, potessero prestare un servizio qualificato ai pazienti.

Quest’anno, l’Organizzazione di Volontariato “O.C.C. – Orvieto Contro il Cancro” ha programmato l’avvio dell’ottavo corso, rivolto a un minimo di 10 e un massimo 20 partecipanti.  Il corsosi svolgerà ad Orvieto nel periodo novembre 2022 – gennaio 2023 con dieci incontri (uno/settimana) della durata di due ore ciascuno e sarà completato poi da un tirocinio pratico in Ospedale. E’ possibile iscriversi “on line” fino al 15 ottobre 2022 al seguente indirizzo: https://www.occorvieto.it/formazione-volontari/ .

La partecipazione al corso è gratuita e comporta, ai fini della copertura assicurativa, il versamento della sola quota d’iscrizione dell’Associazione (€ 12,00).




La Regione Umbria si sta preparando per il via anticipato alla quarta dose di vaccino per over 60

A poche ore dalla comunicazione ufficiale del Ministero della Salute che  estende alla platea degli over 60 e a tutti i soggetti fragili la vaccinazione con quarta dose, la Regione Umbria ha avviato il confronto con i distretti sanitari per predisporre in modo puntuale e rendere in tempi strettissimi operativo il nuovo programma vaccinale: lo rende noto il direttore regionale alla Salute, Massimo D’Angelo, ricordando che l’avvio effettivo della vaccinazione per gli ultrasessantenni sarà possibile dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della determina di Aifa.  “Stiamo organizzando i Servizi sanitari – ha spiegato D’Angelo – per rispondere in maniera efficace a questa nuova esigenza che ha portato ad anticipare i tempi di somministrazione della seconda dose booster anche alle persone che hanno compiuto 60 anni. Visto che le indicazioni di Aifa prevedono che tra la prima dose booster o dall’ultima infezione successiva al richiamo dovranno essere trascorsi 120 giorni, abbiamo attivato le strutture di Punto Zero per avere contezza del numero dei soggetti da vaccinare nella fascia individuata dalla circolare per poi invitarli alla vaccinazione”.

D’Angelo concludendo, ha ricordato che la circolare del Ministero ha dato priorità assoluta di mettere in massima protezione tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto né il ciclo di vaccinazione primaria, né la prima dose di richiamo (booster) e per i quali la stessa è già stata raccomandata. “Invitiamo quindi, tutti i cittadini che non si sono vaccinati, a farlo – ha detto il direttore regionale – Voglio ricordare che la nuova variante Omicron nei soggetti non vaccinati può aprire la strada a forme più gravi di malattia con il rischio di sviluppare  complicanze anche gravi”.




All’assemblea di Cittaslow International, a Orvieto dal 10 al 12 giugno, in anteprima il progetto “Metropolis”

Dal 10 al 12 giugno Orvieto sarà protagonista di Cittaslow con ospiti internazionali che si riuniranno al Palazzo del Popolo dopo due anni abbondanti di riunioni a distanza. Sono quasi 200 gli iscritti di Cittaslow International, una rete che coinvolge 32 paesi, 282 città di cui 10 in Umbria e Orvieto hub di questa rete che promuove il vivere in maniera sostenibile. Non ci saranno i rappresentanti cinesi perché la pandemia ancora si fa sentire con i suoi colpi di coda. Ma ci sarà anche un collegamento via web perché l’occasione è importante, verrà presentato in anteprima mondiale il progetto “Cittaslow Metropolis”, un vero e proprio salto di qualità, una grande scommessa perché entro il 2050 i due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle grandi aree metropolitane e l’emergenza ambientale non può essere combattuta senza la collaborazione e la partecipazione delle città.

Ma cosa significa Cittaslow Metropolis? L’idea è quella di trasferire la sfida del “buon vivere” dai paesi e dalle realtà cittadine di provincia prima nei quartieri per poi entrare nelle grandi realtà metropolitane, lentamente, senza fretta ma costantemente. Cittaslow è uno stile di vita che nelle città significa quartieri dove i bambini possono giocare liberamente, dove i pendolari in massimo 30 minuti possono raggiungere il loro posto di lavoro, i ragazzi le loro scuole, i cittadini tutti i servizi. In questo modo si punta a diminuire la mobilità quotidiana inquinante diminuendo le emissioni di carbonio ma non solo, l’obiettivo è far calare il rumore e lo stress. Spiega Pier Giorgio Oliveti, segretario generale di Cittaslow International, “a Orvieto presentiamo il progetto pilota in corso in tre quartieri di Smirne, in anteprima mondiale, e così si porta il buon vivere dalla piccole città alla metropoli. E’ una nuova sfida che prevede una griglia di valori slow, la partecipazione attiva dei cittadini e di tutti i cosiddetti stakeholders e degli amministratori che devono guidare scelte e progetti”.

L’apertura dell’assemblea è prevista per le 16 del 10 giugno con Mauro Migliorini, sindaco di Asolo e presidente di Cittaslow, con la tavola rotonda dal titolo “Cittaslow Metropolis, il laboratorio del futuro. Una contraddizione che fa scuola: quando e come la metropoli adotta le qualità slow”. Al confronto parteciperanno Tunç Soyer, sindaco di Smirne e vicepresidente di Cittaslow oltre che coordinatore della rete nazionale turca di Cittaslow, Walter Ganapini, docente e ricercatore italiano, membro onorario del Comitato Scientifico dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, Sohn Dehyun, accademico dell’Università di Seoul, coordinatore della rete coreana di Cittaslow, Giacomo Degli Antoni, professore di economia politica e delle relazioni internazionali all’Università degli Studi di Parma e Giuseppe Roma, architetto, membro del comitato scientifico di Cittaslow e presidente della Rur/Rete urbana delle rappresentanze. Alla tavola rotonda la partecipazione è libera fino a esaurimento dei posti disponibili.

L’11 giugno partirà l’assemblea generale dell’associazione. L’ospite d’onore sarà l’architetto e urbanista spagnolo Vicente Guallart, che proviene da Barcellona, una metropoli che si sta trasformando puntando sulla sostenibilità, una sfida difficile soprattutto per un’area vocata al turismo di massa, città portuale, commerciale e industriale con tutti i problemi del caso.

Barcellona è una delle aree metropolitane che ha accettato la sfida di Cttaslow Metropolis. Da circa 5 anni oltre alla città catalana anche a Busan, Bruxelles, Taipei e Smirne si studia, progetta e poi si concretizza l’idea di un modello urbano “lento” . E’ quello che sta avvenendo a Smirne, in Turchia, con il programma “Cittaslow Neighborhood” si lavora seguendo i principi di integrazione sociale, impegno civico, dati scientifici, benefici e interazione sociale.